Domenica, 12 maggio 2024 - ore 10.05

L’INFINITO |M.Superti

| Scritto da Redazione
L’INFINITO |M.Superti

La  sola parola ci fa ritornare alla mente la poesia , la religione e ciò che la scienza tenta inutilmente di “definire”:  il creato.
Se è “infinito” non si può definire, cioè delimitare:  è un ossimoro, come dire che il ghiaccio è bollente.
Quindi  “l’infinito” è una convenzione,come spesso accade, solo per poter parlare di ciò che non conosciamo.
Ma la mente umana tenta in ogni modo di affrontare un problema che da sempre la affascina, la perseguita e spesso la condiziona, a vari livelli o discipline.

La poesia ci offre un rifugio temporaneo ma la mente ne esce quasi sconsolata anche se volta , ma non sempre, alla speranza.

La scienza , nel corso della sua ormai lunga storia, ha fatto passi da gigante, ma , per ammissione dei suoi maggiori esponenti, ogni volta che svela qualche dettaglio ammette che sorgono sempre più infinite domande( questa  volta si infinite !).

Non è che la scienza si ferma, anzi, le maggiori conquiste della stessa ci hanno permesso di usare le nuove scoperte per migliorare la nostra vita , soprattutto nel campo della salute o della cura del corpo in senso generale.

Le  scoperte della scienza ci hanno permesso di vivere una vita di relazione molto più continuativa ed efficace.

Tutti ormai siamo in relazione ininterrotta  con i nuovi mezzi di comunicazione  anche interattivi.

Tutti usufruiamo  degli studi di Einstein sulle proprietà dell’effetto fotoelettrico della luce: studi chi gli hanno fatto assegnare un “Nobel” nel 1921.

Tanto per fare un solo esempio, quando davanti a noi si apre una porta, automaticamente, solo per il fatto che attraversiamo una soglia nessuno pensa ad Einstein: ma è così  che  dovrebbe essere.

Da poco gli esperimenti al CERN hanno potuto certificare l’esistenza  di una particella “ detta bosone di Higgs” ,e già prevista nelle equazioni dello “scienziato”,  circa   40  anni fa.

Da tempo se ne cercava l’esistenza  e si pensava che potesse risolvere almeno in parte i problemi che la scienza si pone: l’inizio del tempo e dello spazio.

Ma non è proprio così: per ammissione di Fabiola Giannotti , si sono aperte nuove incognite e la ricerca deve continuare,  all’ininito.

A proposito : il merito  di Higgs , premiato dal  Nobel, è fuori discussione, ma   molti non pensano all’imponente lavoro fatto dalla equipe  della Giannotti  che  ha permesso di rilevare  e rivelare l’esistenza di tale particella.

Lo scienziato all’annuncio del “premio” si è  commosso : ma ha detto anche  che per Lui  la fatica della ricerca teorica gli è costata solo tre settimane  di lavoro.

Al  CERN di Ginevra hanno lavorato per anni con investimenti molto elevati  in termini di lavoro  e denaro.

Qualche personaggio della stampa ha  chiesto alla Giannotti quali saranno  le ricadute  positive  sulla vita  sociale.

La risposta è stata molto semplice:   molte , ed ha richiamato l’assegnazione del Nobel  ad Einstein per lo studio sull’effetto fotoelettrico  della luce , fatto  che  non sembrava  avere ricadute immediate sulla qualità della vita.

Al  comune   mortale tuttavia  non resta che prendere atto ,che , se adottiamo la definizione  di  infinito come “creato”, rendiamo  la nostra vita molto più semplice, anche in termini di fede:  ringraziamo  il Creatore.

E la ricerca può andare avanti.

Cordialità e buon lavoro.

MARIO SUPERTI

(CREMONA )

2013-12-13

 

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