Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 08.24

Lo scambio di opinioni fra Venturelli e Carletti Due visioni sul ruolo dei socialisti oggi

Venturelli: Dopo la dissoluzione dello storico Partito Socialista, tutte le formazioni createsi nel suo nome, si sino sono poste una sola questione, quella di garantirsi una presenza nelle istituzioni, nascondendosi in altre liste. Carletti: Ricordo che non siamo più quelli del 15% ma che qualcuno cerca comunque di far sentire forte e libera la voce socialista e lo fa attraverso uno strumento che Venurelli nemmeno cita nel suo intervento: il Partito

| Scritto da Redazione
Lo scambio di opinioni fra Venturelli e Carletti Due visioni sul ruolo dei socialisti oggi

Volentieri pubblichiamo le opinioni di   Virginio Venturelli e Paolo Carletti sul ruolo dei socialisti oggi.

red/welcr/gcst                                                  

La nota di Virginio Venturelli: Dopo la dissoluzione dello storico Partito Socialista, tutte le formazioni createsi nel suo nome, si sino sono poste una sola questione : quella di garantirsi una presenza nelle istituzioni,  nascondendosi in altre liste.Oggi qualcuno che continua a dichiararsi “socialista” è rimasto,  ma del tutto scomparse e ignote a buona parte degli elettori,  sono  l’identità, i principi  ed i valori  dei socialismo italiano che tanti meriti ha avuto nello sviluppo del nostro Paese.Credo sia giunto il momento di dire basta e senza ulteriori indugi uscire da tale contesto invitando  i  “compagni”  di  ieri  ed i  socialisti di oggi,  a misurarsi insieme nella capacità di disseminare la cultura e la visione delle migliori tradizioni  socialiste, in ogni settore della società, finalizzando il tutto  alla ricostituzione di un nuovo soggetto politico della sinistra , chiaramente alternativo al centro destra e autonomo nello schieramento del centro sinistra.Per tale obiettivo occorre che i socialisti  ritornino  a  sostenere più decisamente  le  loro ragioni  sui  principali  temi politici, che si facciano più attivi e fermi portatori di proposte e soluzioni coerenti con il loro patrimonio ideale.Necessita dare credibilità a quanto appena annunciato innanzitutto prendendo  atto della impossibilità di continuare a  sostenere l’azione del Governo Renzi,  per  la sua oggettiva lontananza dalla visione democratica, sociale ed economica della sinistra socialista. Cosi come bisogna  cessare di essere passivi, ai margini del dibattito,  intorno ai  problemi  amministrativi e territoriali che stanno affrontando gli Enti Locali, decisamente penalizzati  rispetto alle crescenti  aspettative delle rispettive comunità.A quest’ultimo proposito, mi piacerebbe veramente molto che i socialisti cremonesi cominciassero  ad intervenire nel deludente e rassegnato  confronto in corso  attorno alla formazione della futura “area vasta”  Di fronte agli accorpamenti ipotizzati ( Cremona, Mantova, Lodi ) è assai grave  che  le rappresentanze  economiche, sociali ed istituzionali della nostra provincia non abbiano finora mostrato alcun segno di coordinamento tra di loro, demandando,  senza alcun positivo condizionamento, in sostanza alla Regione Lombardia  ogni  decisione al riguardo. Sull’argomento, prima di ogni disputa sulla futura  città  capoluogo dell’area vasta,  bisognerebbe invece  in modo trasparente,  concorrere alla decisione sul nostro futuro assetto, impegnandoci  a creare i presupposti essenziali per giungere ad una scelta il più possibile condivisa. Ai socialisti, ovunque si trovino nelle istituzioni,  mi permetto quindi di suggerire allo scopo, la  proposta della costituzione di una consulta provinciale, dedita specificatamente alla formulazione di una ipotesi aggregativa che faccia coincidere, in modo ottimale, la maglia amministrativa a quella economica, sociale, infrastrutturale ed ambientale del territorio.In un contesto normativo grandemente contradditorio e lacunoso, che non sta per nulla facendo risparmiare, come propagandato,significative risorse pubbliche, si faccia almeno ogni sforzo per contenere ulteriori disservizi  e disagi ai cittadini, facilmente prevedibili alla luce di quanto già avvenuto in questi anni in conseguenza delle razionalizzazioni effettuate.

Virginio Venturelli *

(*esponente storico dei socialisti cremonesi , già sindaco di Madignano)

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Le riflessioni di Paolo Carletti .Ho letto l'accorato appello del compagno Venturelli affinchè i socialisti si facciano sentire nelle istituzioni e si oppongano all'attività del governo Renzi, la quale viene giudicata contraria ai principi della sinistra socialista. Ora, se il compagno Venturelli non ha notato quanto si faccia sentire questo consigliere comunale socialista è un problema suo e non certo dei socialisti, dacché non c'è settimana in cui il PSI non prenda posizione su temi amministrativi. Ricordo che non siamo più quelli del 15% ma che qualcuno cerca comunque di far sentire forte e libera la voce socialista e lo fa attraverso uno strumento che Venurelli nemmeno cita nel suo intervento: il Partito.Se per qualcuno è ancora di moda la contrapposizione ideale tra massimalisti e minimalisti ne prendo atto e lascio a questi la cura amorevole di stereotipi risorgimentali, io preferisco che il PSI a Cremona continui a lavorare su altri binari: quelli della critica e della proposta amministrativa quotidiana. Sorprende poi che Venturelli si lamenti della mancanza di analisi sul tema area vasta visto che, anzitutto è stato invitato qualche mese fa quale relatore di un convegno su Area Vasta organizzato dall'associazione Zanoni in cui questo segretario del PSI moderava la discussione, poi sorprende perché il PSI cremonese ha preso posizione chiara e forte  nei confronti di una riforma che ha ritenuto inutile, populista e caotica per mille motivi che non sto ad elencare. Faccia pertanto il compagno Venturelli le valutazioni che ritiene, il segretario provinciale del PSI fa le sue, anche riguardo chi  negli ultimi 15 anni, non ha dato il minimo contributo operativo alla crescita della comunità socialista nella provincia.

Paolo Carletti segr. prov. PSI Cremona

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