Egregio direttore in merito alla dismissione dell’inceneritore di Cremona, quando uno studio è commissionato da una partecipata AEM posseduta al 100% dal comune ma che nella realtà da molti anni gestita da LGH, è lecito supporre che tale studio sia redatto in modo non asettico, in quanto c’è il rischio che lo studio commissionato e pagato da AEM potrebbe giungere alla conclusione che l’inceneritore è indispensabile per l’economia della città poiché con la fermata si perderebbe il 25% del calore fornito al teleriscaldamento cittadino, senza magari specificare che il TLR è una tecnologia altamente energivora, obsoleta con rendimenti bassi, utilizzante fonti non rinnovabili, il classico gas e una quota minima di rinnovabile proveniente dalla combustione dei rifiuti dell’inceneritore, e che la comunità europea tramite direttive ha programmato la fermata degli inceneritori entro il 2020. in Lombardia , diversi studi tra i quali lega ambiente, in merito all’inceneritore di Cremona e quello di Desio, hanno appurato che entrambi sono stati considerati i più inquinanti ed i più inefficienti da dismettere per primi .
Il Teleriscaldamento di cremona ha costi superiori ad almeno il 50% rispetto ad altre tecnologie, tipo caldaia autonoma a condensazione, pompe di calore ecc, inoltre le bollettazioni sono incomprensibili e poco trasparenti, nell’incontro della fine 2013 con i funzionari AEM in rappresentanza di oltre 200 famiglie, delle case popolari ed Aler ebbi la conferma che le avrebbero rese intellegibili ma come ampiamente prevedibile non se ne fece nulla a tutt’oggi non si è fatto nulla, Io penso che per affrontare seriamente lo studio di fattibilità inerente al decommissioning dell’inceneritore, il Comune dovrebbe necessariamente affidare lo studio, a salvaguardia dei cittadini Cremonesi a d uno studio ingegneristico di professionisti esterni ed indipendenti dall’orbita di interessi locali, al fine di valutare, se il progetto che fornirà il consorzio incaricato dall’AEM, corrisponda alla scelta più tecnicamente ed economicamente accettabile tenuto conto delle analisi costi benefici.
Riuscirà il Comune nonostante gli altisonanti proclami ha fare rispettare le sue linee di indirizzo programmatiche , all’AEM, LGH o si adeguerà ancora una volta alle loro pretese economiche ?
Elia Sciacca
Esperto Gestione Energia Uni 11.339