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Lombardi nel Mondo Incontro a Mantova con Flavia Aondio e Cristina Sarzi Amade’ sabato 14 dicembre

L’associazione Lombardi nel Mondo organizza Sabato 14 Dicembre ore 17 presso l ‘ ARCI Salardi in incontro sui migranti. Saranno presenti Lombardi nel Mondo - Flavia Aondio , ultima italiana rientrata dalla Somalia nel 1991 e Cristina Sarzi Amade’ racconterà “ La Americana “ storie di famiglia da Mantova alla Pennsylvania ( USA )

| Scritto da Redazione
Lombardi nel Mondo Incontro a Mantova con Flavia Aondio e Cristina Sarzi Amade’  sabato 14 dicembre Lombardi nel Mondo Incontro a Mantova con Flavia Aondio e Cristina Sarzi Amade’  sabato 14 dicembre




Lombardi nel Mondo Incontro a Mantova con Flavia Aondio e Cristina Sarzi Amade’  sabato 14 dicembre

L’associazione Lombardi nel Mondo organizza  Sabato 14 Dicembre ore 17 presso l ‘ ARCI Salardi in incontro  sui migranti. Saranno presenti  Lombardi nel Mondo - Flavia Aondio , ultima italiana rientrata dalla Somalia nel 1991 e Cristina Sarzi Amade’ racconterà  “ La Americana “ storie di famiglia da Mantova alla Pennsylvania ( USA )

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Video 1° Lombardi nel Mondo - Flavia Aondio , ultima italiana rientrata dalla Somalia nel 1991 come profuga di guerra , racconterà la sua storia di lavoro e di coraggio Sabato 14 Dicembre ore 17 presso l ‘ ARCI Salardi di Mantova . Il rientro fu effettuato grazie all ‘ intervento di due elicotteri militari francesi partiti da una nave da guerra partita da Gibuti su richiesta della Farnesina , essendo Flavia e gli ultimi italiani a 150 km da Mogadiscio presso una piantagione di banane della famiglia  De Nadai , presente da molti anni nel paese .

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Video 2° Lombardi nel Mondo - Cristina Sarzi Amade’ presenta “ La Americana “ storie di famiglia da Mantova alla Pennsylvania ( USA ) ,Sabato 14 Novembre ore 17 presso ARCI Salardi di Mantova .

“ I miei nonni Ginevra e Luigi Terzo vissero con tanti sacrifici, per circa 25 anni in una grande famiglia patriarcale “ad paisan” composta da 21 persone. 

Purtroppo il destino con loro fu molto ingrato poiché mio nonno morì per un incidente stradale nel 1958, dopo soli 4 anni dalla separazione dalla grande famiglia.

Io dalla morte del nonno – avevo due anni - dormii nel lettone con Ginevra fino a poco prima di sposarmi. Fui per lei un aiuto a sopportare il grande dolore che l’aveva colpita. Ringraziò più avanti mia madre per questa “concessione” confessandole che con le mie coccole e con il mio parlottio - ero una bimba molto loquace - le avevo evitato tantissime lacrime.

 Ogni sera, appena coricate recitavamo le preghiere e il segno della croce me lo insegnò oltre che in italiano nel suo inglese “particolare”: “in neim de fader, de son de oli, good iemen”  per cui lo recitavamo insieme in entrambe le lingue.

 “Ini mini maini mo, checcia negar bai di to e flatouer mai can go, uan, tu, tri, for.”

Questi erano i suoni di una breve filastrocca che io ho assimilato e che nonna Ginevra mi recitava, tutte le sere quando andavamo a letto. Io l’ascoltavo incuriosita, non potevo sapere che si trattava di una filastrocca in lingua americana. Quei suoni, cosi come io li avevo imparati, non parevano sottintendere nessun significato, ma la filastrocca esisteva, eccome:

Eeny, meeny, miny, moe

Catch a tiger by the toe

If it hollers let it go,

Eeny, meeny, miny, moe.

 Oppure canticchiava:

Jack and Jill went up the hill

To fetch a pail of water.

Jack fell down and broke his crown,

And Jill came tumbling after.

Pronuncia (Gec end Gill uent ap th ill  -   tu fec a peil of uoter  - gec fell daun end broch is craun -  end Gil cheim tambling after)

Il testo, riprendeva come ho scoperto, una filastrocca in voga nelle scuole materne inglesi già nel Settecento. Evidentemente l’aveva imparata frequentando la scuola elementare in Pennsylvania, nei suoi primi anni di vita.

In questo modo io e le mie cuginette imparavamo da lei, nella maniera più spontaneo, numeri, parole, filastrocche in inglese; ne eravamo molto orgogliose, anche  senza mai capire perché sapesse quelle cose né ci siamo mai preoccupate di approfondire.

La chiamavano tutti  LA  MERICANA, ci avevano detto che era nata in America, ma per noi bambine era la nostra nonna Ginevra, nonna nel senso più completo ed alto che questo termine comporta.

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1° foto Flavia Aondio

2° foto Famiglia Americana



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Lombardi nel Mondo Incontro

14 Dicembre 2019 17:00 - 19:00
Mantova

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