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L’origine del mondo ritratto di un interno

| Scritto da Redazione
L’origine del mondo ritratto di un interno

L’Opera galleggiante Festival Sabato 25 agosto 2012 - ore 21.00
Commessaggio (Mn), Casa Studio “La Silenziosa”
L’origine del mondo ritratto di un interno
spettacolo in quattro quadri
scritto e diretto da Lucia Calamaro

I.Donna melanconica al frigorifero
II.Figuranti del dolore al lavatoio

con Daria Deflorian, Federica Santoro, Lucia Calamaro
disegno luci Gianni Staropoli
realizzazione scenica Marina Haas
aiuto regia Francesca Blancato

produzione e comunicazione 369gradi, PAV

prodotto da ZTL_pro con il contributo di Provincia di Roma, Assessorato alle Politiche Culturali
in coproduzione con Armunia‐ Festival Inequilibrio
e Santarcangelo 41 Festival internazionale del teatro in piazza
in collaborazione con Fondazione Romaeuropa, Palladium Università Roma Tre, Teatro di Roma


in collaborazione con Fondazione Romaeuropa, Palladium Università Roma Tre, Teatro di Roma

DONNA MELANCONICA AL FRIGORIFERO
Primo di una serie di schizzi su una personale fenomenologia della crisi indaga la condotta di un animale che si rinchiude nella tana, Daria. Unica uscita, dall’Analista, che in questo interno è incarnato dalla Figlia. Daria che apre un vero frigorifero. Daria che ascoltiamo mentre ne commenta, assaggia, cerca, annusa il contenuto. Daria che mastica ma niente la soddisfa. Poco cambia l’entrata della figlia insonne: conversazioni sovrapposte intorno alla banalità del quotidiano, vestiti da casa e vestiti da fuori, modalità riproduttive degli uccelli, rivendicazione poco sostenibile di poter avere una faccia triste almeno dentro casa propria. La figlia è un atlas domestico che sostiene l’intimità di Daria in doppia veste, dato che si trasforma anche nella sua Analista.
Questo c’e in scena; questi gli unici interlocutori di Daria in un periodo in cui la depressione la porta a non uscire di casa. I loro smozzicati pensieri attraversano le nature morte di Morandi (a cui Daria sente di appartenere), interrogazioni su filogenesi e ontogenesi, descrizioni del complesso psicanalitico e un omaggio alla visione della solitudine del poco conosciuto Juan Carlos Onetti. Madre e Figlia/Analista parlano, straparlano di tutto, in un singhiozzante chiacchiericcio che ritrae un quotidiano sfocato dove entrambe oscillano tra blandi tentativi di contatto e l’irrimediabile rinvio a se stesse.

FIGURANTI DEL DOLORE AL LAVATOIO
Il fuori sbarca di colpo dentro casa incarnato dalla figura meridionale e baccaiona della madre di Daria. Una nonna battagliera che schiaffeggia e brontola, tentando a suon di strilli reiterati e di duro buon senso da persona media, di risvegliare Daria da questo letargo depressivo. La nonna Sofia fa rumore, personaggio di commedia che si infiltra nel dramma psicologico, cercando vanamente di riaccendere l’ ingranaggio vitale dei rapporti tra sua figlia e sua nipote. Ma sciorinare in soli cinque minuti sostenuti i rimproveri che un genitore di solito fa a un figlio in una vita, non basterà. In un secondo momento il fuori si infiltra anche attraverso l’evocazione della figura demonizzata della cameriera-padrona, che gestisce la casa a modo suo, azzerando il ruolo di Daria, che cerca le cose dove non ci sono più, situazione che non fa che aumentare il suo conflitto con il reale.
Questa seconda parte riporta in fondo le soggettive tangenziali del dramma, quelle della nipote e della nonna. Una figlia che pacatamente, muovendo una madre momentaneamente tetanizzata dal dolore, racconta il suo crescere trascurata, adultizzata da una madre assente ed abbandonata a se stessa in tutto dal lavarsi al vestirsi. Una nonna che facilona e cattolica appartiene suo malgrado a una generazione precedente alla psicanalisi, una generazione che reagiva, ed è incapace di compatire l’abbandono di Daria agli stati d’animo bui.
Le accompagna per i cinquanta minuti di durata teatrali, il rumore bianco di una lavatrice vera prima mandata a vuoto, poi aperta troppo presto e senza centrifuga a inondare la scena. In questo interno familiare disfunzionale, anche gli elettrodomestici sono fuori controllo.


Il Distretto culturale della provincia di Cremona sostiene il festival L’Opera galleggiante nell’ambito del progetto Distretti culturali, ideato e realizzato da Fondazione Cariplo per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale in una logica di sviluppo del territorio


Prossimo appuntamento
domenica 02 settembre, ore 21.00 – Piadena (Cr), Cascina “Rosetta”
Romeo e Giulietta -  di William Shakespeare
Factory Compagnia Transadriatica


Direzione Artistica Giuseppe Romanetti
www.terredacquafestival.it - info@terredacquafestival.it

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