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Manifestazione sindacati europei a Wroclaw (Polonia)

| Scritto da Redazione
Manifestazione sindacati europei a Wroclaw (Polonia)

Wroclaw: contro l'austerita' in 50 mila. Per il lavoro e i diritti.
Cinquatamila persone, uomini e donne arrivate da tutti i Paesi d'Europa in rappresentanza delle organizzazioni sindacali del continente hanno risposto all'appello della Confederazione Europea dei Sindacati e dei sindacati polacchi Solidarnosc e OPZZ (Ogólnopolskie Porozumienie Zwiazków Zawodowych – Alleanza sindacale di tutta la Polonia).
Sono arrivati con decine di pullman, con treni, aerei per dire no all'austerita' imposta dai governi: una grande presenza che ha testimoniato il bisogno di nuove politiche sociali ed economiche e la non rassegnazione dell'Europa del lavoro alle politiche di austerità che i vari governi europei hanno messo in atto in questi mesi. Particolarmente numerose le delegazioni dei Paesi dell'Europa dell'Est, dell'Ungheria, della Slovacchia, Slovenja, Cekia, Romania dei Paesi Baltici e naturalmente Polonia.
Un no alla rassegnazione e al progressivo imbarbarimento di un continente che registra oggi 22,7 milioni di cittadini senza lavoro ed una percentuale del 10% di disoccupati che non comprendono il dato di disaffezione di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici che non si fanno più registrare dalle statistiche.
Nella situazione attuale la crisi economica ha enormi conseguenze sociali: una disoccupazione così grande è il risultato del mercato del lavoro flessibile e precario, generato dalle politiche neoliberiste,
Solamente pochi giorni fa l'Ufficio statistico europeo Eurostat ha pubblicato le cifre relative alla occupazione, mettendo in luce anche significative differenze tra i Paesi membri dell'Unione, con picchi di disoccupazione come Spagna (21,2%), Lettonia (16,2%), Lituania (15,6%) e con altri stati con cifre decisamente pi' basse come l' Austria al 3,7% l'Olanda al 4,3%, il Lussemburgo al 4,6%.
Particolarmente drammatici gli effetti della crisi economica sulla occupazione giovanile.
I giovani senza lavoro sotto i 25 anni superano abbondantemente i 5 milioni nell'Europa a 27 di cui 3,143 milioni nell'area Euro.
La Confederazione Europea dei Sindacati ricorda come la turbolenza e la speculazione sui mercati finanziari stanno minacciando la stabilità dell'economia dell'Unione europea e i leader politici devono svolgere un ruolo di primo piano, assumere decisioni e non permettere i mercati finanziari e le agenzie di rating prendano il comando della situazione.
Le manovre economico-finanziarie che i governi stanno sviluppando in Europa hanno carattere recessivo e non aiutano la crescita.
Il patto Europlus deciso dal Consiglio d'Europa spinge l'economia del continente alla depressione.
Mentre una enorme ricchezza di liquidità non viene investita in attività produttive, e viene consumata nel mercato finanziario con la conseguente speculazione nelle materie prime e sui beni alimentari, determinandone l'aumento dei prezzi.
Ecco la ragione della mobiliazione sindacale europea per unire il movimento che chiede l'uscita dalla crisi e chiede che a pagare la crisi sia chi l'ha generata. Al comizio conclusivo nella grande piazza Rynek i vari oratori hanno ricordato che adesso in Europa la solidarietà è più urgente ancora: “azioni immediate devono essere prese in favore di meccanismi di solidarietà europea sostenendo gli investimenti e scelte di reale ripresa economica. ”

I sindacati europei ribadiscono come siano da rifiutare i diktat dai mercati finanziari e delle agenzie di rating, le scelte di austerità con conseguente drastica riduzione dei salari e delle protezioni sociali, l'insicurezza e la disoccupazione, soprattutto per i giovani. Come vanno respinte la deregolamentazione delle norme del lavoro e la regressione sociale, interventi di indebolimento e di attacco alla contrattazione nazionale collettiva e lo smantellamento del dialogo sociale, la crescita delle disuguaglianze sociali e salariali.

Occorre invece rafforzare la solidarietà ed i modelli di protezione sociale: per questo la Ces ha messo nero su bianco alcuni temi cardine su cui concentrare l'azione sindacale.
In primo luogo servono posti di lavoro stabili e di qualità; l'occupazione giovanile deve essere una priorità; occorre rispetto per l'autonomia delle parti sociali nella contrattazione collettiva e dei salari, occorre un autentico dialogo sociale; la protezione e l'aumento del potere d'acquisto salariale.
E' necessaria la garanzia di retribuzioni decenti, di pensioni migliori. Serva una forte protezione sociale per garantire la coesione sociale, la solidarietà; sono necessari servizi pubblici di qualità, Ecco quindi le ragioni della protesta in terra polacca: affermare la opposizione dei sindacati di tutta Europa all'attacco ai diritti sindacali, alla contrattazione collettiva e alle misure di austerità.

L'Euro-manifestazione a Wroclaw ha coinciso con il semestre della presidenza polacca dell'Unione europea (UE) e con l' incontro tra economisti e Ministri delle finanze (ECOFIN) e la Banca centrale europea (Bce) tenuto nella stessa città il 16 e 17 settembre per esaminare la situazione relativa alla crisi economica e finanziaria.

Nicola Nicolosi - Antonio Morandi
fonte cgil

19 settembre 2011

 

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