Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 10.11

Mattarella Presidente. Disegno centrista di Renzi | V. Montuori

Può darsi, come ama dire il premier che «ce ne faremo una ragione

| Scritto da Redazione
Mattarella Presidente. Disegno centrista di Renzi | V. Montuori

Egregio direttore, forse sarò un ‘gufo’incorreggibile ma non riesco ad esultare per l’elezione di Sergio Mattarella a Presidente della Repubblica. Per carità, il neopresidente è una degnissima persona, mai coinvolto in storie di corruzione (e ci mancherebbe!); ha ricoperto negli anni vari incarichi, forse non di primissimo piano e, comunque, la sua ‘visibilità’ internazionale è abbastanza modesta, perché evidentemente ciò conviene a Renzi; non sembrerebbe il candidato del patto del Nazareno, considerate le recriminazioni, non si sa quanto sincere o meno, e i mugugni di Berlusconi; ma certamente è espressione del disegno del premier di trasformare il Pd in un partito moderato neocentrista, che è altra cosa dal partito a vocazione maggioritaria di veltroniana memoria. Infatti, Mattarella, sia pure in tempi diversi, ha compiuto lo stesso percorso di Renzi: dall’Azione Cattolica ai Popolari, alla Margherita fino al Pd. E’ probabile che il presidente del Consiglio riesca nel suo intento, grazie anche all’oggettivo declino politico di Berlusconi e alle conversioni improvvise della sinistra, da Fassina a Vendola, subito pronti ad allinearsi sulla scelta di Mattarella. Ma per chi, come tanti milioni di elettori, aveva creduto in una democrazia dell’alternanza, dove si confrontassero due opzioni di governo per una guida del Paese, una soluzione del genere, per di più segnata da diffusi fenomeni di trasformismo dell’ultim’ora, non è proprio il massimo. Può darsi, come ama dire il premier che «ce ne faremo una ragione»; ma questo non è il film per cui si era pagato il biglietto né l’indirizzo cui si era bussato per trovare casa.

Vincenzo Montuori (Cremona)

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