CI SONO - Newsletter #121 Lunedi 12 Febbraio |
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PROTESTA MONDO AGRICOLO CARRA E PILONI (PD): “PIENA SINTONIA CON LE RICHIESTE DEGLI AGRICOLTORI. DEMOLITE LE POLITICHE DELLA DESTRA”
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“Dall’audizione con i delegati degli agricoltori che stanno protestando da giorni, sono emerse le richieste che noi abbiamo sostenuto e avanzato in questi mesi: dalla lotta alla Psa, che va combattuta diversamente, al sostegno al credito per i produttori di latte e di carne, fino agli anticipi e ai pagamenti più veloci della Pac. Quindi, c’è piena sintonia con le richieste che gli agricoltori rivolgono alla Regione”, lo dicono Marco Carra e Matteo Piloni, consiglieri regionali del Pd, rispettivamente capodelegazione e segretario della Commissione Agricoltura, dopo l’audizione di stamani con i delegati delle aziende che da giorni protestano anche in Lombardia. |
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Psa“REGIONE SOTTOVALUTA IL PROBLEMA: A RISCHIO LA FILIERA SUINICOLA”
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“Fontana dice che per l’agricoltura non puo' fare di più. Non è vero! Una delle questioni su cui Regione Lombardia potrebbe fare di più, e non fa, riguarda proprio la diffusione della peste suina. Sui cui gli allevatori sono preoccupati, e noi con loro. La situazione si sta aggravando e ogni ritardo rischia solo di facilitare l’estendersi dell’epidemia” i consiglieri del PD Matteo Piloni, Marco Carra e Roberta Vallacchi, fanno il quadro della situazione Psa in Lombardia e lo riportano dentro a una mozione appena depositata che parla di azioni di contrasto alla malattia.
Mozione che impegna la Giunta regionale a “individuare opportune aree di depopolamento da cinghiale su tutto il territorio regionale, in particolare e prioritariamente, nelle province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova e nella Città Metropolitana di Milano; aumentare notevolmente il prelievo di cinghiali selvatici nelle stesse province, come pure il prelievo e l’analisi di campioni sui suini da allevamento, in particolare nelle province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova; installare una segnaletica adeguata che informi sui comportamenti da tenere al fine di limitare il contagio e che dia notizia di quanto si sta facendo nelle quattro province; valutare il divieto al pascolo dei suini e che siano poi sostenute da Regione le spese per l’acquisto di paglia e foraggio per gli allevatori interessati dalla restrizione; riunire urgentemente il Got, il Gruppo operativo territoriale regionale, definendo ruoli e responsabilità; incrementare il numero del personale veterinario e aumentare la dotazione per garantire sicurezza nelle attività di controllo e prevenzione; coinvolgere maggiormente gli Ambiti territoriali di caccia (Atc) nelle azioni di depopolamento, monitoraggio e ricerca delle carcasse; cofinanziare l’installazione in tutti gli allevamenti suinicoli lombardi delle strutture e delle tecnologie di sanificazione e anticontagio; chiedere al Commissario straordinario Vincenzo Caputo l’intervento dell’Esercito al fine di limitare e controllare il contagio e per una campagna di ricerca di carcasse infette nelle province meridionali della Lombardia, come già avviene in Val Trebbia”, elencano Piloni, Carra e Vallacchi. “Ricordiamo che il 50% del patrimonio suinicolo nazionale è allevato in Lombardia e che il solo settore suinicolo nella fase di allevamento genera un valore stimato in oltre 3 miliardi di euro, pari al 5,7% dell’intera produzione agricola, dando lavoro a 70mila addetti. È urgente circoscrivere la Psa ed evitare che si diffonda ancora in altre province della nostra regione, a partire da quelle di Cremona, Lodi e Mantova”, concludono i dem.
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“MAGGIORATI I CONTRIBUTI PER STUDENTI. POSSIBILI RICADUTE SULLE ISCRIZIONI A LIUTERIA”
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Nella legge di Bilancio 2024 il Governo Meloni ha definito i nuovi contributi minimi per l’iscrizione volontaria al servizio sanitario nazionale, modificando le tariffe per gli stranieri che soggiornano regolarmente in Italia. “Ora, per chi è in possesso del permesso di soggiorno per motivi di studio, cioè studenti e dottorandi, il contributo minimo passa da 149 euro all’anno a 700 euro annui. Non solo: i titolari di assegni di ricerca si vedranno costretti a versare un contributo annuale non inferiore a 2000 euro. Cifre ragguardevoli e significativamente aumentate rispetto a prima. A Cremona rischiamo possibili ricadute sulle iscrizioni ai corsi della Scuola internazionale di liuteria”, lancia l’allarme Matteo Piloni, consigliere regionale del Pd, che ha sottoscritto un’interrogazione in proposito.
“Un simile provvedimento ha ricadute importanti sui costi che già devono sostenere le ricercatrici e i ricercatori internazionali così come coloro che hanno scelto di studiare in Italia, in un momento in cui l’inflazione erode il potere di acquisto dei già ridotti importi delle borse di dottorato e degli assegni di ricerca. Intanto, i costi che devono sostenere gli studenti sono sempre più alti. Di fatto, le nuove norme rischiano di ostacolare l’attrazione di talenti stranieri e l’apertura all’internalizzazione del nostro sistema universitario e delle nostre scuole di eccellenza, come, appunto, quella di liuteria di Cremona”, rileva il dem.
“Per questo con la mia interrogazione chiedo alla Giunta regionale se non ritenga opportuno intervenire con il Governo e il Ministero della Salute al fine di riconsiderare quanto disposto con la legge di Bilancio, considerato che si tratta di una decisione che impatta sul diritto alla salute di studenti e ricercatori internazionali e rischia di ostacolare l’attrazione di talenti che contribuiscono in modo significativo alla ricerca scientifica e all’arricchimento culturale del nostro Paese e della nostra stessa regione, come la scuola di liuteria di Cremona”, conclude Piloni.
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Vandalismo no vax contro la sede de La Provincia di Cremona Majorino e Piloni (Pd): Ferma condanna e solidarietà alla redazione
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“Esprimiamo una ferma condanna dell’atto vandalico alla sede de la Provincia di Cremona e la nostra più viva solidarietà a tutta la redazione. Non tollereremo nessun attacco alla stampa, pilastro della democrazia e saremo sempre al fianco di chi fa ogni giorno informazione libera.”
Dichiarazione del capogruppo del Pd in consiglio regionale e del consigliere regionale Matteo Piloni a seguito dell’attacco vandalico alla sede de La Provincia di Cremona rivendicato da un gruppo novax.
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Lombardia: Piloni (Pd), Regione garantisca codice Stp ai richiedenti asilo in tutte le province
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La Regione “garantisca il codice Stp (Straniero temporaneamente presente) ai richiedenti asilo in tutte le Province, a tutela della salute individuale e pubblica”. A chiederlo e’ il consigliere regionale del Pd Matteo Piloni, che oggi in aula ha presentato un’interrogazione in merito.”I richiedenti asilo – afferma Piloni – una volta presentata domanda alla questura, entrano nello stato di persone in attesa di iscrizione al sistema sanitario e di conseguenza non ricevono il tesserino STP, come invece accade ai cittadini extracomunitari privi di permesso di soggiorno.Senza il tesserino si trovano privi delle cure ambulatoriali urgenti o essenziali, delle cure per malattia e infortunio e dei programmi di medicina preventiva, il che comporta un pericolo per la salute individuale, ma anche per la sicurezza della comunita'”. “L’assessore Bertolaso- continua Piloni- ha dichiarato che ai richiedenti asilo sono assicurate le cure, ma questo in realta’ non accade in tutti i territori. In alcune Asst non viene rilasciato nessun tesserino utile a ricevere le cure necessarie .Abbiamo quindi portato la questione in consiglio regionale per chiedere alla Regione di intervenire per verificare la situazione in ogni Asst e uniformarne il comportamento, ottenendo la disponibilita’ dell’assessore Bertolaso.Abbiamo chiesto infine che sia garantito a tutti i richiedenti asilo il tesserino Stp, come e’ gia’ stato fatto nel 2022 per i cittadini ucraini in fuga dalla guerra”
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PROTESTA AGRICOLTORI, CARRA E PILONI (PD): “FRATELLI D’ITALIA LA SMETTA DI PRENDERLI IN GIRO”
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Gli esponenti di Fratelli d’Italia la devono smettere di prendere in giro gli agricoltori, che sono persone serie e rispettabili e non meritano questo trattamento cialtronesco. Se c’è un soggetto che sta mandando a picco il settore agricolo è proprio la destra, in particolare modo FdI. Ci sono due cose da fare subito: rimuovere il commissario all’agricoltura, il polacco Janusz Wojciechowski che, per inciso, è un esponente del gruppo dei conservatori di cui Meloni è presidente. Ripristinare tutti i soldi tagliati agli agricoltori dalla finanziaria del governo Meloni, che sono agevolazioni fiscali e misure di sostegno introdotte dal ministro Maurizio Martina, del Pd. Ci riferiamo all’abolizione dell’esenzione Irpef, allo stop dell’esenzione contributiva per gli agricoltori under 40, alla rivalutazione delle rendite catastali in senso peggiorativo, all’esclusione dalle agevolazioni del reddito agricolo di quelle provenienti dai canoni delle rinnovabili e all’assicurazione obbligatoria a carico degli agricoltori per gli eventi meteorologici estremi. L’inasprimento delle tasse a carico degli agricoltori è responsabilità del ministro Lollobrigida e dell’intero governo Meloni. Infine, chiediamo che domani in Consiglio regionale si approvi la nostra mozione che prevede lo stanziamento immediato di 30 milioni di euro per il sostegno al credito dei produttori di latte e di carne, che sono i settori centrali del nostro sistema agricolo, e di assumere mercoledì, in occasione dell’audizione dei manifestanti in commissione agricoltura, le proposte che verranno avanzate, ma non a parole, come la destra è solita fare. È bene ricordare a proposito che il tavolo carne e il tavolo latte, istituiti dall’assessorato regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi, anch’egli di Fratelli d’Italia, sono un totale fallimento, un disastro che dimostra l’incapacità assoluta di affrontare i temi del comparto agricolo da parte della destra.” Lo dichiarano i consiglieri regionali del Partito Democratico Marco Carra e Matteo Piloni
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"Il Cremasco avrà la sua terza casa di comunità"
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Il cremasco avrà la sua terza casa di comunità. E sarà a Castelleone. A prevederlo è il piano delle regole del servizio socio-sanitario di Regione Lombardia che contiene, nella parte finanziaria, il cofinanziamento per la realizzazione di una casa di comunità a Castelleone. Una decisione attesa per la quale insieme ai sindaci, abbiamo lavorato in questi anni. Infatti ad oggi sono state previste solo due case di comunità – a Crema e Rivolta d’Adda – su un territorio di oltre 160mila abitanti e, la terza casa di comunità era necessaria per rispettare le prescrizioni che vedono una struttura ogni 50mila abitanti (a livello nazionale se ne prevedono una ogni 25mila, ma in Lombardia…). Ora attendiamo la delibera definitiva con le risorse ma è comunque una buona notizia il fatto che il piano delle regole la preveda.
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Qui puoi trovare il resoconto settimanale attraverso i video della "Settimana in Consiglio", con i quali ogni settimana racconta il lavoro, i temi, le proposte che porto avanti in Regione.
CLICCA QUI. QUI la Settimana in Consiglio n. 239 |
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A questo link puoi trovare i bandi aperti dalla Regione:
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