Venerdì, 03 maggio 2024 - ore 23.06

Mettere un tetto alle pensioni alte | Sergio Denti

Mettere il tetto a 3000 euro al mese

| Scritto da Redazione
Mettere un tetto alle pensioni alte | Sergio Denti

Ricordate quei drammatici ultimi giorni del 2011? Il mitico  spread (rapporto fra i tassi dei nostri Bot decennali e i corrispondenti titoli tedeschi – e chi ne aveva mai sentito parlare prima?) saliva vertiginosamente, oltre quota 500. Il governo Berlusconi dovette dimettersi per lasciare il posto al governo “tecnico” di Monti ( nominato a scok Senatore a Vita)che fece qualche riformetta, ma soprattutto ci massacrò di tasse per durare fino al febbraio, e fece un lebbrosaio con la Legge Fornero, e i Sindacati non fecero 1 dico un’ora di SCIOPERO ! Poi venne la volta  Letta. La causa principale di tutto questo, dicevano, è il nostro pauroso debito pubblico, che con Berlusconi aveva superato il 120% del Pil. Ci dicevano che Monti (prima) e Letta (dopo)  avrebbero posto rimedio a questo disastro. Ebbene, ora sappiamo che l’anno prossimo il debito pubblico sarà del 132,2%, lo stato non è riuscito a vendere neanche un box e le mitiche riforme ancora non si vedono.  Ma allora a cosa è servito tutto questo gioco dei quattro cantoni? Solo ad ammazzarci di tasse?

Per fare piacere alla signora Merkel, alla Bce e a Bruxelles, il governo Monti-Tremonti ha imposto il pareggio di bilancio come obbligo costituzionale. Perché, si diceva, “il deficit alimenta l’indebitamento”.  Secondo me un errore perché lega le mani a governi futuri che in particolari condizioni avessero necessità di andare temporaneamente “in rosso”. Comunque, di fatto, quella fu l’unica vera riforma strutturale. Monti e Letta non ne hanno fatte di significative, tranne la legge Fornero, che ha ammazzato le pensioni dei Lavoratori, lasciano intatte tutti i privilegi alle svariate caste !.  Si diceva che un aspetto positivo di questa grave e lunghissima crisi era che, mettendoci con le spalle al muro, ci avrebbe costretto a fare quelle importanti riforme che, ad esempio, la Germania ha fatto più di 10 anni fa. La crisi prima o poi finirà e noi le riforme non le faremo, arrangiandoci come sempre all’italiana, mettendo una pezza qui e un rattoppo lì. Non basterà per reggere la competizione internazionale in tempi di globalizzazione e andremo avanti sulla strada di un lento ma inesorabile declino.

Uno dei cavalli di battaglia di Beppe Grillo e del Movimento a 5 Stelle tutto è il porre un limite massimo all'ammontare delle pensioni erogate al fine di recuperare risorse per poi attuare le riforme in programa. Le cifre date sono molto, ma pare che ora ci sia un accordo sulla cifra: 3000 euro al mese. Quanti soldi risparmieremmo?

Per calcolarli, utilizziamo il rapporto annuale dell'INPS, parte IV "Le Prestazioni Pensionistiche". A pag 69 del documento, trovate la tavola App. 4.32

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Come potete vedere, il numero di pensionati INPS con pensione superiore ai 3000 euro è pari a 403.023 individui, con un reddito mensile di 4.165,46 euro per una spesa totale annua di

403.023€ x 4.165,46€ x 12(mesi) = 20.145.314.226,96 €

Con un tetto di 3000 euro, pagheremmo all'anno:403.023€ x 3.000€ x 12(mesi) = 14.508.828.000 €

Il risparmio sarebbe quindi la differenza fra quei due valore, ovvero poco più di 5.5 miliardi di euro (5.636.486.226,96 € per la precisione).

Sono soldi, è vero, ma non tantissimi. Secondo il programma 5 stelle, andrebbero bene per abolire l'Imu sulla prima casa (anche se spero vengano destinati totalmente ad altri scopi) e poco altro (1.5 miliardi era calcolata la riduzione dell'1% sulle prime due aliquote Irpef ad esempio).

Quando sento dire che i soldi per il reddito di cittadinanza minimo garantito a 1000 euro verranno da qui mi viene da ridere (per questo continuo a pensare che la mia proposta sia migliore). Sicuramente UNA PARTE può venire da qui, ma per raggiungere quell'obiettivo di sicuro non bastano (e ce ne vogliono tanti altri).

Detto ciò, ripeto, è una riforma da fare sia per recuperare risorse, sia anche per unaquestione di moralità (o giustizia sociale, chiamatela come volete), la stessa che deve portare al taglio degli stipendi di politici (a tutti i livelli), personale dell'amministrazione centrale e dei costi del Parlamento. Ora c’è la novità RENZI, con idee chiare, progetti e riforme necessarie che le Vecchie guardie ( ex Comunisti, ex Democristiani, ex grillini-  e ex-leghisti, contrastano inventando nuove strategie, col solo fine di mantenere le loro prerogative e vantaggi a scapito del Nostro Paese.

Sergio Denti (Cremona) 

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