Domenica, 19 maggio 2024 - ore 18.30

Milano, apre Stagione d’Opera 2015 con La Bohème mercoledì 7 ottobre

Fino all'11 ottobre

| Scritto da Redazione
Milano, apre Stagione d’Opera 2015 con La Bohème mercoledì 7 ottobre

Ad inaugurare  la Stagione d’Opera 2015 del Teatro Ponchielli sarà La bohème di Giacomo Puccini mercoledi 7 ottobre (ore 20.30 ed in replica venerdi 9 ottobre ore 20.30 e domenica 11 ottobre ore 15.30), uno dei titoli più amati del compositore toscano. La direzione d’orchestra è affidata a Giampaolo Bisanti, mentre la regia è  di Leo Muscato affermato regista di Prosa e d’Opera vincitore con questo allestimento del Premio Abbiati 2012  come "Miglior regia" .

Biglietteria del Teatro: aperta dal lunedi al sabato  dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 19.30, tel. 0372.022001 e 0372.022002.

Prezzi dei biglietti:  platea/palchi € 55 – galleria  € 35 - loggione € 20 (in vendita dal 19 settembre)

I biglietti si possono acquistare anche on-line su : www.vivaticket.it

mercoledi 7 ottobre, ore 20.30 (turno A)

venerdi 9 ottobre, ore 20.30 (turno B)

domenica 11 ottobre, ore 15.30 (fuori abbonamento)

La bohème

Opera in quattro atti, libretto di Luigi Illica e Giuseppe Giacosa

dal romanzo Scènes de la vie de bohème di Henry Murger

Musica di Giacomo Puccini

Ed. Kalmus

Personaggi ed Interpreti

 

Mimì

Rodolfo

Musetta

Marcello

Colline

Schaunard

Benoît/Alcindoro

Parpignol

Un venditore ambulante

Sergente dei doganieri

Un doganiere

 

Maria Teresa Leva

Matteo Falcier

Larissa Alice Wissel

Sergio Vitale

Alessandro Spina

Paolo Ingrasciotta

Paolo maria Orecchia

Daniele Palma

Mattia Rossi

Eugenio Bogdanowicz

Victor Andrini

maestro concertatore e direttore

Giampaolo Bisanti

 

regia

Leo Muscato

scene Federica Parolini

costumi Silvia Aymonino

luci Alessandro Verazzi

CORO OPERALOMBARDIA

maestro del coro Antonio Greco

ORCHESTRA I POMERIGGI MUSICALI DI MILANO

CORO DI VOCI BIANCHE DELL’ISTITUTO MONTEVERDI DI CREMONA

PROGETTO MUSIKÉ

maestro del coro delle voci bianche Hector Raul Dominguez

BANDA DI PALCOSCENICO “ISIDORO CAPITANIO” DI BRESCIA

Coproduzione dei Teatri di OperaLombardia e Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Forse non tutti sanno che, almeno in teoria, quando si nomina La bohème bisognerebbe specificarne l’autore.

Infatti, un po’ come accaduto per Il barbiere di Siviglia (che per la maggior parte del pubblico è solo quello di Rossini, mentre ne esiste una versione antecedente firmata da Paisiello), anche della vicenda tratta dal romanzo di Murger vi sono due versioni, composte e rappresentate a poco più di un anno di distanza. Alla Bohème di Puccini, che debuttò al Teatro Regio di Torino nel febbraio 1896, fece seguito La bohème di Ruggero Leoncavallo, andata in scena alla Fenice di Venezia nel maggio 1897. E benché Leoncavallo sia stato uno dei massimi esponenti del verismo musicale (basti citare i celeberrimi Pagliacci), la sua Bohème non riuscì mai a competere con quella pucciniana.

Fra i due compositori vi fu un’aspra contesa sulla primogenitura dell’idea di musicare le scanzonate e tragiche vicende dei bohèmiens di Murger: attaccato a mezzo stampa da Leoncavallo, che esigeva una sorta di diritto di prelazione sul testo, Puccini, la cui caparbietà di carattere è ben nota, rispose che accettava volentieri la sfida e che il giudizio finale sarebbe stato quello del pubblico. Il fatto che la Bohème di Puccini sia ancora oggi l’opera più rappresentata ogni anno a livello mondiale, mentre quella di Leoncavallo è pressoché uscita dal repertorio, decreta indubbiamente il trionfo del compositore toscano, sancito persino da quellafurtiva lagrima che spesso scorre sul viso degli ascoltatori durante il finale dell’opera.

Fonte: Fondazione Teatro Ponchielli

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