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Milano, giovedì 12 maggio 2016 al MiCo summit sulla Food Innovation

Sal clima che cambia al QrCode: le idee dei giovani per il futuro del cibo

| Scritto da Redazione
Milano, giovedì 12 maggio 2016 al MiCo summit sulla Food Innovation

Innovazione e capacità di adattarsi al mondo che cambia, anche nel settore agricolo. Sono le caratteristiche dei Giovani di Coldiretti, che anche quest’anno prenderanno parte a Seeds&Chips, il Summit internazionale sulla Food Innovation, in programma al MiCo di Milano dall’11 al 14 maggio 2016. “Le imprese agricole sono alla base di un processo di innovazione che rappresenta un’importante opportunità per l’intero settore agroalimentare Made in Italy – dice Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia – Coldiretti Giovani Impresa porta idee ed energie da cui ogni giorno nascono proposte per sviluppare il settore agricolo italiano”. Due saranno gli appuntamenti con Coldiretti Giovani Impresa a Seeds&Chips. Il primo è in calendario giovedì 12 maggio, quando si svolgerà la conferenza “I cambiamenti climatici e l'impatto sul Food System”: alle 12.15 nella Sala Food del Centro Milano Congressi interverranno i primi produttori italiani, presenti in Sicilia, di banane e avocado. Con loro discuterà Maria Letizia Gardoni, Delegata Nazionale di Coldiretti Giovani Impresa. Il giorno seguente, venerdì 13 maggio, alle 14.30 sempre presso la Sala Food del MiCo si parlerà di tracciabilità alimentare con Stefano Ravizza, Delegato Regionale di Coldiretti Giovani Impresa Lombardia che parlerà anche del progetto “TRusT”, piattaforma  grazie alla quale è possibile visualizzare la storia di ogni prodotto agroalimentare dal campo alla tavola semplicemente fotografando un QRcode. “Siamo l’Organizzazione che ha dimostrato la maggiore capacità di rinnovamento a tutti i livelli, consapevoli che dal patto generazionale di collaborazione possono nascere opportunità, idee e proposte per sviluppare il settore agricolo e agroalimentare – dice Stefano Ravizza – Per le nuove generazioni, infatti, fare l'agricoltore non è più una vergogna o un mestiere poco qualificato, ma rappresenta un modo per costruirsi il proprio futuro e trovare una nuova dimensione di vita”. Le aspirazioni dei ragazzi – spiega un sondaggio Coldiretti/Ixè – portano il 57% dei giovani a preferire la gestione di un agriturismo piuttosto che il lavoro in una multinazionale (18%) o all’impiego in banca (18%). E questo – sottolinea Coldiretti Lombardia – anche perché il 78% di chi ha iniziato un’attività agricola è più contento di prima. 

In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale – i giovani agricoltori sono impegnati in particolare nell’allevamento (49%), nella coltivazione dei cereali (38%) e nella coltivazione degli ortaggi e degli alberi da frutto (25%). Oggi le aziende agricole sono in mano a ragazzi sempre più preparati: la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifici (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enologia), ma non mancano meccanici, geometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostante studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”. Un fenomeno che coinvolge le nuove generazioni per passione (36%) o per mantenere in vita l'azienda di famiglia (26%).

Fonte: Coldiretti

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