Dodici lavoratori tagiki sono morti nell'incendio che si è svilupato presso il mercato in cui lavoravano. Le vittime dormivano in una baracca di lamiera senza finestre, condizioni di vita diffuse tra i lavoratori migranti in russi
Dodici operai immigrati sono morti nell'incendio di un hangar, alle prime dell'alba di oggi, in un mercato coperto a sud di Mosca, sulla Varshavskoye Shosse. La Protezione civile russa ha spiegato che l'edificio era utilizzato dai venditori del mercato, lavoratori tagiki, molto poveri.
I vigili del fuoco, otto le squadre intervenute, sono riusciti a domare le fiamme dopo circa tre ore. Ma per i lavoratori non c'è stato nulla da fare. La protezione civili ha riferito che le vittime dormivano in una baracca di lamiera senza finestre, “in una situazione di promiscuità terribile, su brande sovrapposte su quattro livelli” e ieri sera per scaldarsi avevano acceso una stufetta elettrica che probabilmente è andata in corto circuito, secondo fonti vicino all'inchiesta.
fonte: http://www.rassegna.it/articoli/2012/04/3/85691/mosca-la-strage-degli-operai-immigrati
