Martedì, 30 aprile 2024 - ore 07.04

Moto nei boschi Carra e Alloni (pd) : non possiamo discutere una normativa peggiorativa

Siamo fermamente convinti che l’argomento non si debba trattare”, fanno sapere Marco Carra e Agostino Alloni, consiglieri regionali del Pd.

| Scritto da Redazione
Moto nei boschi Carra e Alloni (pd) : non possiamo discutere una normativa peggiorativa

CARRA E ALLONI (PD): “DOMANI, IN AULA, PRESENTEREMO LA PREGIUDIZIALE: NON POSSIAMO DISCUTERE UNA NORMA PEGGIORATIVA” Il Gruppo regionale del Pd presenterà la pregiudiziale di merito domani, martedì 8 aprile 2014, durante la seduta del Consiglio regionale quando si discuteranno le modifiche al testo unico in materia di agricoltura, foreste, pesca e sviluppo rurale. “Siamo fermamente convinti che l’argomento non si debba trattare”, fanno sapere Marco Carra e Agostino Alloni, consiglieri regionali del Pd e componenti della VIII Commissione Agricoltura, dove già hanno votato contro il progetto di legge che modifica il testo unico, nella parte riguardante la viabilità agro-silvo-pastorale. Il motivo è presto detto: “La competenza generale sulla disciplina dei boschi è dello Stato. La Regione può intervenire solo migliorando questa disciplina, come ha sancito una sentenza della Corte costituzionale. Invece, qui ci troviamo in presenza di una proposta che peggiora la legge, in quanto prevede di spostare fino a 30 anni la possibilità di intervenire in un’area a bosco naturale e senza compensazioni”. Insomma, se la proposta originale nasceva per regolamentare il traffico motoristico nelle aree boschive, in particolare le gare di due ruote fuoristrada che spesso si svolgono in montagna, “con gli emendamenti successivi sono stati introdotti elementi che facilitano il taglio dei boschi”, aggiungono Carra e Alloni. Sono tre, dunque, le argomentazioni che stanno alla base della pregiudiziale che verrà posta in Aula, come spiegano i due consiglieri Pd: “La Regione può essere concorrente con lo Stato su questa materia solo per migliorare la situazione esistente e, dunque, per tutelare al meglio un bene primario come il bosco e non per peggiorarlo. Secondo aspetto, in origine la legge regionale 31 del 2008, il testo unico, appunto, che era una buona legge, prevedeva che un bosco è tale dopo 5 anni, per cui non si può tagliare dopo questa data senza adeguate compensazioni – continuano Carra e Alloni –. Già di recente era stata apportata una modifica che spostava il limite a 15 anni. Adesso, i nuovi emendamenti, spuntati nelle more di un altro discorso, quello delle gare motoristiche, portano, appunto, il limite entro il quale si può tagliare il bosco fino a 30 anni, sempre senza compensazioni. Infine, non possiamo accettare nemmeno il motivo vero di queste modifiche, perché non intende solo regolare un’attività già esistente, quella dello sport delle due ruote fuori strada in montagna, ma nasconde la volontà di facilitare l’uso dei motori sui sentieri agro-silvo-pastorali, mettendola in legge e chiedendo norme che in fondo già esistono, per favorire moto enduro, trial e quad”. Oltre tutto, aggiunge il Pd, “un emendamento presentato all’ultimo dal Ncd e approvato dalla maggioranza, ha esteso le stesse regole al bosco in pianura, a condizione che il terreno sia già edificabile per aree produttive”. Ma il punto, insistono Carra e Alloni, è che “questa legge è inutile: esiste già una norma, andava bene e piaceva anche alle associazioni, da quelle ambientaliste al Cai. Non ha senso discutere di queste modifiche che comunque, come primo passo, devono tornare in Commissione”.

Fonte : PD Lombardia Milano

 

 

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