La nuova tendenza descritta dal New York Daily News: dopo l'università molti giovani tra 18 e 35 anni tornano a vivere con i genitori. Nella Grande Mela i salari sono troppo bassi e il costo medio dell'affitto è arrivato a 3.442 dollari al mese
Non accade solo negli Stati europei colpiti dalla crisi economica: anche a New York i giovani tornano a vivere con i genitori, nella casa di famiglia. E' quanto scrive oggi (20 agosto) il New York Daily News, citato a sua volta dall'agenzia TMNews.
A dimostrare la tendenza del "ritorno a casa" è uno studio dell'agenzia immobiliare Coldwell Banker, pubblicato nei giorni scorsi. A Manhattan il costo medio dell'affitto è arrivato a 3.442 dollari al mese: così, dopo l'università, i ragazzi decidono di tornare tra le mura domestiche anche quando hanno un lavoro. Un fenomeno vasto - secondo il quotidiano - che ha ottenuto il nome di "boomerang kids", ovvero i "bambini" (in realtà ragazzi) che come un boomerang finiscono per tornare nel luogo da cui sono partiti.
I giovani 18 e i 34 anni vedono come accettabile vivere in casa con i genitori fino a cinque anni dopo il compimento della maggiore età, che nello Stato di New York si raggiunge all'età di 18 anni. Per gli Usa è "una vera e propria rivoluzione culturale", dato che fino a poco tempo fa restare a casa dopo i 21 anni era considerato un tabù.
Da parte loro - conclude la ricerca - i genitori sono preoccupati e fissano le regole: chiedere un contributo finanziario per le spese ai propri figli e stabilire un tempo limitato per la loro permanenza in casa.
