Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.16

No Tav Di Pietro risponde a Vacchelli

| Scritto da Redazione
No Tav Di Pietro risponde a Vacchelli

Gentile Amico,
scusandomi per il ritardo, rispondo alla sua mail.
La ringrazio per il contributo che ha voluto farci pervenire.
La Tav in Val di Susa è un progetto di rilevanza europea che permette all'
Italia di rimanere agganciata al resto d'Europa. Le infrastrutture sono
fondamentali per il futuro stesso dell'Europa, ma è necessario ascoltare le
legittime istanze delle comunità locali e fornire adeguate opere di
compensazione. Quello che è accaduto in Val di Susa non ha nulla a che
vedere con la manifestazione organizzata domenica scorsa dai cittadini, a
cui hanno partecipato famiglie con bambini e i sindaci delle valli. Chi è
sceso in piazza con i caschi, le bottiglie incendiarie, le maschere antigas,
è un delinquente che approfitta del dissenso per sfogare i suoi istinti
violenti. Ribadisco che la concertazione con la popolazione locale va fatta
con forte senso di responsabilità. Le infrastrutture e l'intermodalità sono
fondamentali per l'Italia, ma riteniamo altrettanto fondamentale e
prioritario che le infrastrutture non si costruiscano con il manganello.
Nella scelta tra fare le infrastrutture e farle a manganellate stiamo sempre
senza se se senza ma dalla parte del  rispetto dei diritti fondamentali
delle persone.
La ringrazio per l'attenzione.
Antonio Di Pietro
----------------------
La lettera di Cesare Vacchelli ad Antonio Di Pietro
Caro Di Pietro,
faccio parte del coordinamento dei comitati antinucleari casalasco/viadanese
e del comitato acqua pubblica di Cremona.
Ti/vi ringrazio molto per i referendum sul nucleare e
sul legittimo impedimento, sui quali, oltre a quelli sull'acqua,
anche noi abbiamo lavorato molto per il loro successo.

Non posso assolutamente condividere le vostre posizioni sulla
TAV in Val di Susa.
Con queste dichiarazioni (sotto ti trascrivo quella di oggi di Donadi)
e posizioni non si va nella direzione del reale cambiamento
chiesto dalla gente con lo straordinario risultato dei referendum.
Basta con le grandi opere e la cementificazione dei territori, perchè questo
fa solo
l'interesse dei soliti pochi, ormai noti, che mirano solo a spartirsi
la torta dei finanziamenti pubblici.

Abbiate il coraggio di cambiare rotta anche su questo,
e potrete veramente ambire a rappresentare politicamente quella
parte di italiani, la maggioranza (il partito degli astenuti è al 40%),
che ora ha abbandonato i partiti.
saluti.
Cesare Vacchelli

"Adesso basta scontri. Le opere strategiche per l'Italia si devono
relizzare, con il consenso delle comunità locali e senza inutili prove di
forza. Ora che i cantieri sono aperti, ci si sieda attorno a un tavolo per
trovare un accordo, per garantire il minor impatto ambientale possibile per
la Val di Susa nonché per individuare tutti i possibili interventi a favore
dei residenti". Lo afferma il capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi


7 luglio 2011


 

1911 visite
Petizioni online
Sondaggi online

Articoli della stessa categoria