tra i numerosi programmi radiofonici e televisivi in memoria di Pier Paolo Pasolini, nel centenario della sua nascita, riferisco la puntata di Passato e Presente andata in onda su Rai 3 venerdì 4 marzo 2022 e rivedibile (sia lode al servizio) su www.raiplay.it
Condotta da Paolo Mieli ha avuto come ospite in studio lo storico Lucio Villari. Con l’aiuto di alcuni filmati d’epoca, hanno ripercorso le tappe salienti della vita di uno dei maggiori intellettuali del Novecento italiano. Le sue molteplici attività di poeta-romanziere, sceneggiatore-regista, saggista e autore di scritti corsari per il Corriere della Sera, si sono atrocemente interrotte nella notte del
2 novembre 1975 quando, sulla spiaggia dell’idroscalo di Ostia (Roma), fu assassinato.
Per lo scopo di queste poche righe, passo alla commossa lettura che Lucio Villari ha fatto della poesia di Eduardo De Filippo “Pier Paolo”, scritta all’indomani della morte di Pasolini. Nel testo, per “spalliera” di Cristo s’intende la croce all’interno dei diciotto sassi che in origine, prima della costruzione del monumento a lui dedicato, delimitavano in un ovale il luogo della sua fine.
Pier Paolo
Non li toccate
quei diciotto sassi
che fanno aiuola
con a capo issata
la “spalliera” di Cristo.
I fiori,
sì,
quando saranno secchi,
quelli toglieteli,
ma la “spalliera”,
povera e sovrana,
e quei diciotto irregolari sassi,
messi a difesa
di una voce altissima,
non li togliete più!
Penserà il vento
a levigarli,
per addolcirne gli angoli pungenti;
penserà il sole
a renderli cocenti,
arroventati
come il suo pensiero;
cadrà la pioggia
e li farà lucenti,
come la luce
delle sue parole;
penserà la “spalliera”
a darci ancora
la fede e la speranza
in Cristo povero.