Berlusconi: "C'è in giro un matto che pensa di essere Monti. "
(Il Messaggero del 16 gennaio 2013)
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Ci sono tanti matti in giro, colpiti da manie di grandezza, al punto di paragonarsi a Napoleone, nei giorni di modestia, oppure a Gesù Cristo, nei picchi di megalomania. Normalmente si credono superiori a tutti, ritenendo di essere grandi imprenditori, grandi politici, grandi statisti, attenti padri di famiglia, oculati intrattenitori di salde amicizie, generosi e disponibili ad aiutare il prossimo ma solo se di sesso femminile, per evitare che si prostituiscano.
La loro nevrosi ossessiva giunge al punto di ritenersi indispensabile e il solo in grado di salvare la patria, oltre ai cavoli suoi e le sue capre.
Convinto anche di sostenere da solo i governi di molti Stati esteri, che aiuta con ponderati consigli e suggerimenti.
Questi matti, stante la chiusura dei manicomi, si ritrovano a piede libero, senza che nessuno intervenga a ridimensionare le loro presunzioni, anzi, trovano sostenitori interessati che lo incoraggiano, ma solo per sfruttare la sua disponibilità a ben retribuire quanti lo osannano; si tratta dei peones senza arte nè parte, assurti a dignità istituzionale grazie alla costante operazione di bidè orale.
Rosario Amico Roxas