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Nuova emigrazione italiana in Bassa Sassonia

| Scritto da Redazione
Nuova emigrazione italiana in Bassa Sassonia

Il 28 novembre scorso il Console Generale, il Presidente del COMITES di Hannover, Giuseppe Scigliano e la Sig.ra Todescato responsabile del settore culturale e scuola del Consolato Generale sono stati ricevuti dal Sindaco della Citta' di Hannover, Stephan Weil, per discutere sui seguenti argomenti:
- la nuova emigrazione italiana in Bassa Sassonia;
- l'assistenza alla nuova emigrazione;
- l'integrazione;
- la disoccupazione;
- attivita' culturali;
- corsi di lingua e cultura nelle scuole primarie della Citta' di Hannover e nella Bassa Sassonia;
- corsi di formazione;
- corsi per Anziani;
- l'introduzione della lingua italiana tra le lingue opzionali dell'Universita';
- la riapertura della Cattedra di italianistica in Hannover.
Temi importanti ma che travalicano sicuramente le attuali competenze del Sindaco Weil ma che il Console Generale ha voluto affrontare in previsione di un possibile cambio della guardia al comando del governo regionale.

Con un caloroso benvenuto il Sindaco Weil ha ricevuto nella Ratthaus di Hannover i suoi ospiti abbracciando in particolare il Presidente del Comites al quale lo lega una lunga amicizia, sottolineando i suoi studi di lingua italiana ed il suo amore per il nostro Paese dove si reca in vacanza quasi ogni anno.
Sulla nuova emigrazione italiana in Bassa Sassonia, l'assistenza alla nuova emigrazione e l'integrazione, il Console Generale ha detto al Sindaco Weil che dalla fine del 2010 ad oggi sono immigrati in Bassa Sassonia ben 1310 cittadini italiani di cui 566 in Hannover e distretto. Di questi circa 250 sono nuclei familiari con bambini di diversa età, cosa questa che comporta il loro inserimento sia nelle scuole, sia nel mondo del lavoro visto che buona parte dei Capi famiglia, qui giunti alla ricerca del lavoro non sempre trovano l'attività sperata anche e soprattutto per la scarsa conoscenza della lingua tedesca.
Gli stessi dati forniti dal Kultusministerium evidenziano ad esempio che nella Oberschule i corsi di italiano sono assenti e nella 10-12 classe dei gymnasium la mancanza di docenti ha decretato la chiusura dei corsi.
Il Presidente Scigliano ha ribadito l'importanza di sostenere la riapertura di questi corsi pregando il Sindaco, se eletto presidente della regione, di voler ripristinare l'insegnamento della lingua materna fino alla decima classe, cosi' come avveniva fino al 2007. Tale esigenza , ha detto, e' ancor piu' necessaria per i nuovi arrivati che eviterebbero di subire un pregiudizio da questa evidente carenza. Ha ribadito infatti che questi corsi, ridotti fino alla quarta classe, sono stati decimati specialmente nei piccoli paesini del distretto - e non solo- dove non si raggiunge il numero legale per poterli istituire.
Weil ha chiaramente condiviso queste richieste impegnandosi a convocare i rappresentanti italiani ed anche quelle di altre etnie per affrontare e risolvere questa specifica esigenza della collettività non solo italiana.
Sulla disoccupazione e sui corsi di formazione anche per gli anziani il Console Generale ha fatto presente al Sindaco che buona parte dei giovani che concludono gli studi secondari (12 classe) non sempre riescono a trovare lavoro. Tra questi ci sono inoltre molti laureati recentemente arrivati che a causa della scarsa conoscenza della lingua tedesca non riescono a trovare lavoro adeguato alle loro professionalità. Il sindaco  Weil ha condiviso l'esigenza di incrementare i corsi presso la VHS di Hannover e nelle sezioni distaccate per favorire  l'apprendimento delle lingua tedesca da parte di questi giovani in cerca di lavoro.  Ha poi fatto presente che sarebbe interessante se si potrebbero avviare una serie di corsi di formazione per apprendisti al fine di dare loro una specializzazione utile a migliorare la ricerca di lavoro.
Sulle attivita' culturali, con particolare riguardo all'introduzione della lingua italiana tra le lingue di studio dell'Universita', la Sig.ra Todescato ha illustrato come a fronte di una richiesta crescente di studio della lingua italiana presso le Universita' di Hannover e della Bassa Sassonia, proveniente sia dalla nostra Collettivita' studentesca, sia dalla numerosa utenza tedesca, diversamente da altri Laender proprio per l'impostazione data ai corsi di laurea ove la scelta sul piano linguistico la si e' voluta indirizzare escludendo la lingua italiana tra le opzioni suggerite anche in violazione dell'Accordo italo-tedesco dell'8.2.1956 e del Protocollo esecutivo del 2002.
Il Presidente del Comites ha ribadito che per introdurre la lingua italiana quale quarta lingua di scelta nelle universita' di Hannover e della Bassa Sassonia c'e' da fare la scelta prioritaria di portare la nostra lingua come terza lingua opzionale fino alla dodicesima classe dei ginnasi affinche' si possano avere i requisiti successivi per l'Universita'.
Sulla riapertura della Cattedra di italianistica in Hannover.
Il Console Generale ha affrontato anche la questione della riapertura di una Cattedra di italianistica in Hannover che aveva funzionato fino al 2002 e della quale ora si sente una forte necessita'. La Sig.ra Todescato ha illustrato brevemente  come fu chiusa e le forti discussioni che ne derivarono nonostante fosse assai elevata l'utenza che frequentava i corsi (circa 330 allievi).
Il Sindaco Weil ha ricordato che fu una decisione politica a decretare la fine di questo Istituto. Ha condiviso tuttavia l'esigenza che esso venga quanto prima riaperto essendo una importante istituzione sul piano della cultura della quale Hannover non si deve privare.
A chiusura dell’incontro il Sindaco Weil, rivolgendosi al Presidente Scigliano, quale membro della Consulta del governo tedesco, gli ha fatto presente che i nostri allievi sono scarsamente integrati nelle scuole. Il Dr. Scigliano gli ha fatto presente che la percentuale va letta molto attentamente, perche' essa non rispecchia la realta' in quanto nelle statistiche non risultano i bambini nati dai matrimoni misti che rientrano nella voce 'studenti tedeschi' questo comporta che la percentuale reale e' molto piu' bassa. Molti italiani ormai in possesso di soli passaporti tedeschi (quelli fino al 1983) e quelli con doppio passaporto mostrano che la collettivita' italiana e' piu vasta ed integrata di quello che si pensa.

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