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Nuove competenze e opportunità nel settore Bioenergy

| Scritto da Redazione
Nuove competenze e opportunità nel settore Bioenergy

Cremona, 7 Febbraio 2014. "Il problema energetico ha un ruolo cruciale nello sviluppo globale, soprattutto in relazione alla sostenibilità ambientale e alla compatibilità con lo sfruttamento delle risorse naturali. L'ingegnere energetico si trova quindi a operare come tecnico in un settore che ha grande importanza strategica, in accordo con gli obiettivi delineati dai programmi nazionali e europei. Grazie alla sua formazione, l'ingegnere energetico può occuparsi di ricerca avanzata di tipo applicato e industriale, lavorando negli ambiti dell'innovazione tecnologica e della ricerca scientifica, ambiti di notevole rilievo nel settore energetico”. Così si legge nel paragrafo titolato “Aspetti qualificanti” inserito nel sito del Politecnico di Torino relativamente al Corso di laurea in Ingegneria energetica, all’interno del quale sono previsti numerosi indirizzi: dal fotovoltaico al solare termico e termodinamico, dall’eolico all’utilizzo delle biomasse tanto per citarne alcuni.

Il corso di laurea sull’utilizzo delle biomasse nella produzione energetica registra il più alto numero di iscritti. In crescita la presenza femminile

Ed è proprio in quest’ultimo che nell’anno accademico in corso si conta il numero più numeroso di studenti iscritti. “In questi ultimi anni – spiega Alberto Poggio, docente e ricercatore presso l’ateneo torinese – abbiamo assistito a una crescita esponenziale di iscritti  al corso sull’utilizzo delle biomasse nella produzione di energia termoelettrica. Quest’anno ne contiamo circa 200, con una presenza in costante aumento di quote rosa, a dimostrazione che il tema della produzione di energia rinnovabile interessa e coinvolge in maniera davvero trasversale tutti gli studenti i quali, vantando una pregressa buona preparazione didattica, intravvedono in questo indirizzo una valida opportunità in termini di sbocco occupazionale”. In effetti, conferma il professor Poggio, quasi tutti i laureati che escono dall’ateneo torinese con una laurea in Ingegneria energetica e nucleare trovano in breve tempo lavoro nel settore in cui hanno studiato.

Conseguita la laurea, la percentuale di studenti che trovano sbocco occupazionale nel settore di competenza è molto alta

Il corso prevede la laurea triennale e quella magistrale. “E’  soprattutto per quest’ultimo biennio che registriamo un numero sempre crescente di iscrizioni – dichiara ancora il docente universitario – da parte di studenti che arrivano da diverse città italiane e estere. L’imprenditoria agricola sta vivendo un’evoluzione molto marcata, le cui dinamiche nei prossimi anni dovranno essere tenute in osservazione. La possibilità di formare professionisti in grado di contribuire con le competenze acquisite all’evoluzione di questo settore è una sfida da cogliere. Anche per questo – conclude – nel rispetto del budget disponibile il Politecnico è impegnato a rafforzare l’offerta formativa da proporre agli studenti che intendono diventare ingegneri energetici”. La prossima edizione di Bioenergy Italy (CremonaFiere 5-7 marzo 2014) aprirà un focus specifico sugli sbocchi occupazionali che il comparto delle energie rinnovabili riserva, soprattutto in un momento di grave crisi occupazionale come quello che purtroppo il nostro Paese sta attraversando.

 

Fonte: Cremona Fiere

2014-02-10

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