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Occupazione stabile nel Lodigiano, ma in salita rispetto ad un anno fa.

Previsione relativa al secondo trimetre 2014 nel Lodigiano

| Scritto da Redazione
Occupazione stabile nel Lodigiano, ma in salita rispetto ad un anno fa.

L’indagine del Sistema Informativo Excelsior, realizzata da Unioncamere e Ministero del Lavoro sulle previsioni occupazionali per il 2014, prevede circa 250.000 nuovi contratti di lavoro, sia dipendenti, sia atipici, numero che risulta in aumento del 35%, dovuto per lo più alla domanda di lavoro legata alla stagione estiva. È invece importante evidenziare che, per la prima volta dopo 5 trimestri, i contratti mostrano una variazione tendenziale di segno positiva, attorno all'8%. Il saldo, a livello nazionale, è dunque positivo e dovrebbe attestarsi intorno alle 72.000 unità, il doppio rispetto alle 36.000 di un anno fa.

Anche nel Lodigiano è previsto un incremento tendenziale di contratti attivati nel secondo trimestre 2014. I nuovi contratti previsti saranno quasi 600, in aumento del 25% rispetto allo stesso trimestre del 2013. Questo aumento deriva da incrementi sia delle assunzioni dirette effettuate dalle imprese (+38%) sia dei contratti atipici (+1%). In termini assoluti, le assunzioni previste dalle imprese lodigiane saranno circa 410 (70% dei contratti totali) e i contratti atipici saranno circa 180 (30%). In particolare, il 61% delle assunzioni di lavoratori dipendenti sarà a tempo determinato e le assunzioni si concentreranno per il 79% nel settore dei servizi. Nel 59% dei casi saranno rivolte a candidati in possesso di esperienza lavorativa e il 34% interesserà giovani sotto ai 30 anni.

Tra aprile e giugno quindi, diversamente da quanto accade a livello nazionale, in provincia di Lodi è prevista una sostanziale "stabilità" dell'occupazione. Il saldo atteso è nullo, con altrettante uscite rispetto alle entrate, ma è comunque in miglioramento rispetto a un anno fa, quando registrava una prospettiva di -340 unità. Nel dettaglio, il saldo occupazionale dovrebbe essere negativo per quanto riguarda le assunzioni di lavoratori dipendenti (-40 unità), ma positivo (+50) per i contratti atipici. A livello regionale, spiccano i saldi positivi di Milano, Brescia, Como e Varese.

Per quanto riguarda la tipologia dei contratti proposti ai nuovi assunti, il 61% del totale provinciale riguarderà assunzioni a tempo determinato (250 unità), che andranno a coprire la domanda di lavoro legata alle attività stagionali, mentre le assunzioni stabili (a tempo indeterminato o con contratto di apprendistato) saranno il 32% (130 unità).

Il 79% dei nuovi contratti si concentrerà nel settore dei servizi (commercio, turismo, ristorazione), mentre diminuisce il peso dell'industria e delle costruzioni. 

I profili professionali richiesti dalle aziende saranno in 80 casi alti, ossia dirigenti, specialisti e tecnici, pari al 18% delle assunzioni, percentuale inferiore alla media regionale del 24%. Il gruppo professionale più numeroso risulta essere quello delle professioni qualificate nelle attività commerciali, con 170 assunzioni (il 42% del totale), seguito da operai (60 unità) e profili generici e non qualificati (60 unità). Le figure impiegatizie invece saranno circa 40, pari al 10.

Aumentano anche i problemi delle imprese nel reperire i profili desiderati. La quota di assunzioni difficili passa dal 15% dello scorso trimestre al 19%, in controtendenza rispetto ai dati regionali. Rispetto allo scorso trimestre risulta invece in aumento la quota di assunzioni rivolte ai giovani, che si attesta attorno al 34% del totale. In aumento anche le opportunità per le donne, che dovrebbero essere pari al 51%.

“L’andamento occupazionale, sia sul fronte nazionale che locale, consente qualche timida previsione positiva per il secondo trimestre dell’anno, che si conferma all'insegna della stabilità e comunque in miglioramento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Può essere considerato utile lo sgravio fiscale recentemente approvato dal governo, che ha consentito una maggiore disponibilità di liquidità in busta paga, ma si confermano sempre più necessarie misure di sostegno all’occupazione, volte soprattutto a ridurre in modo consistente il cuneo fiscale. È necessario agire in tempi rapidi in questa direzione, per ridare ossigeno all’economia”, ha dichiarato Alessandro Zucchetti, Presidente della Camera di Commercio di Lodi.

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