Sabato, 18 maggio 2024 - ore 18.12

Olio, raddoppia produzione in Lombardia: 750 mila litri per dimenticare il crollo 2014

Già spremuto il 65% delle olive da piante sparse nella regione

| Scritto da Redazione
Olio, raddoppia produzione in Lombardia: 750 mila litri per dimenticare il crollo 2014

Raddoppia la produzione di olio in Lombardia, mentre aumento del 30 per cento si registra nel resto d’Italia. La spremitura 2015 dalle Alpi al Po marcia verso i 750 mila litri, recuperando il crollo dell’anno scorso quando, in molti casi, parassiti e funghi resero persino inutile la raccolta. I circa 30 frantoi in attività– spiega Coldiretti Lombardia – hanno già spremuto più del 65% per cento dei frutti nati dalle 700mila piante sparse fra le province di Brescia, Bergamo, Como, Lecco e in alcune zone di recente produzione come Varese, la Valtellina e il Mantovano.

“E’ una buona stagione, con olive molto sane che stanno dando un olio di alta qualità: con bassa acidità, alti polifenoli e sentori di mandorla fra l’amaro e il piccane” spiega Silvano Zanelli, produttore del Garda e presidente dell’Aipol (associazione degli olivicoltori lombardi). La Lombardia – spiega la Coldiretti – può contare su due Dop (Laghi Lombardi e Garda), 7 varietà autoctone e una produzione in 1.936 aziende che è tutta di olio extra vergine. Oltre che sul mercato italiano, viene venduto anche in Germania, Francia, Finlandia, Stai Uniti, India, Giappone ed Emirati Arabi.

“L’Italia – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia - è il secondo produttore mondiale dopo la Spagna ma è anche il primo importatore mondiale di oli di oliva che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Un comportamento dietro il quale si possono nascondere piu’ facilmente le frodi e le sofisticazioni a danno del vero Made in Italy”.

Il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette ed acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti solo da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica. Nelle etichette sono poi indicati alcuni parametri qualitativi importanti come l’acidità massima che non deve superare lo 0,8%, i perossidi che devono restare sotto il 5% mentre i polifenoli, potenti antiossidanti, meglio se vanno dai 300 in su. Inoltre è fondamentale che l’olio venga conservato lontano dalla luce e in ambienti temperati, lontani da fonti di calore o, al contrario, troppo freddi. Per imparare a riconoscere i grandi oli – spiega Coldiretti Lombardia - Aipol organizza ogni anno a Puegnago del Garda (Brescia) dei corsi per sommelier dell’olio che durano una settimana con appassionati che arrivano anche dal Giappone.

Fonte: Coldiretti

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