Pavia, il M5S chiede trasparenza e partecipazione sul rinnovo del CDA di APOLF

Da tempo il M5S denuncia la spartizione partitica delle nomine nelle Aziende ed Enti partecipati dal Comune di Pavia: ora che siamo entrati in Comune proponiamo ai cittadini e alle forze politiche un diverso modello di governance delle società partecipate a partire proprio dalle nomine. A breve il Sindaco sarà chiamato a rinnovare il cda di APOLF, azienda speciale partecipata al 70% dal Comune che opera nel campo della formazione. Il Consiglio comunale, tramite la Commissione nomine, vaglierà i curricula presentati direttamente dai cittadini, tramite le procedure comunicate sul sito del Comune, o presentati dai Consiglieri comunali, e in seguito il Sindaco procederà a nominare su base fiduciaria i nuovi Consiglieri di Amministrazione. Il Consigliere M5S Giuseppe Polizzi avrà facoltà di indicare un nome all’interno della rosa dalla quale il Sindaco sceglierà i nuovi consiglieri di amministrazione. Storicamente, tali nomine sono avvenute più sulla base di criteri di affiliazione partitica che in base ai curricula e all’effettiva capacità di governare le società partecipate: dietro il paravento delle procedure della Commissione nomine e delle scelte del Sindaco non era difficile intravedere la spartizione partitocratica delle poltrone. Il M5S Pavia intende quindi introdurre in questo meccanismo alcuni basilari principi di trasparenza, meritocrazia e partecipazione: chiediamo pertanto a tutti i cittadini in possesso dei requisiti (segnalati sul sito del Comune e su quello di Apolf) di inviare il proprio curriculum all’indirizzo giuseppe.polizzi@consiglio.pv.it, entro il 19 Settembre. Il M5S Pavia vaglierà tutti i curricula ricevuti direttamente dal Consigliere Polizzi, o comunque pervenuti alla Commissione nomine, e deciderà quale nome presentare, e quale supportare, per il rinnovo del CDA di APOLF: i criteri di selezione del M5S Pavia saranno unicamente meritocratici, e completamente svincolati dall’orientamento politico dei candidati. Non chiediamo tessere di partito né voti di scambio: chiediamo invece che i cittadini si riapproprino delle Istituzioni e dei beni comuni. I partiti facciano un passo indietro e rinuncino alle poltrone in APOLF e nelle società partecipate: la società civile sa governarsi da sola senza bisogno di foraggiare ulteriormente la macchina partitica e le sue clientele.

La libertà è partecipazione!