Pensioni, una sfregatura per tutti | B.Bettenzoli
Caro Direttore, ho letto l'intervento a firma inozzam@hotmail.it sulle pensioni "Statali dopo 36 anni.E io che ho lavorato di più?" Non commento gli insulti ormai quotidiani contro lo Stato "avvoltoio e ladro",perchè si commentano da soli, non posso però esimermi dall'intervenire su una palese inesattezza, quando nella lettera si afferma che gli statali andrebbero in congedo dopo 36 anni di lavoro.
Ciò non è assolutamente vero, a seguito della controriforma della ministro piangente Fornero, la pensione di vecchiaia, per il settore privato e pubblico è equiparata, viene maturata all'età di 66 anni e 3 mesi negli anni 2013/2014/2015 e a 66 anni e 6 mesi nel 2016.
Anzi, semmai," i favoriti" (si fa per dire)sono i lavoratori del settore privato che possono accedere alla pensione a 64 anni, se al 31.12.2012 avevano maturato i requisiti della previgente normativa (quota 96). Questa possibilità non è prevista per il lavoratore del settore pubblico che è penalizzato rispetto al privato.
Per la pensione anticipata, molto diversa dalla precedente pensione di anzianità, i requisiti per dipendenti privati e pubblici sono identici, 42 anni e 6 mesi di contribuzione, nel 2014 e 62 anni e 3 mesi di età (un anno in meno di contribuzione per le donne).
Come ho spiegato, nessun privilegio per i lavoratori pubblici, bensì una colossale fregatura per tutti e un tappo gigantesco all'ingresso nel mondo del lavoro per i giovani.
Cordiali saluti.
Beppe Bettenzoli
Unione Sindacale di Base
2014-01-22
