Giovedì, 19 giugno 2025 - ore 08.24

Pianeta Migranti. Perché votare Si al Referendum sulla cittadinanza

I benefici che ne vengono sono importanti per gli stranieri e per il nostro Paese.

| Scritto da Redazione
Pianeta Migranti. Perché votare Si al Referendum sulla cittadinanza

 Pianeta Migranti. Perché votare Si al Referendum sulla cittadinanza

I benefici che ne vengono sono importanti per gli stranieri e per il nostro Paese.

 Il prossimo 8 e 9 giugno si terrà un Referendum che propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale necessario per richiedere la cittadinanza italiana. Attualmente, la legge richiede un decennio di residenza continuativa per poter presentare la richiesata. Se al Referendum passa la modifica alle legge vigente, gli stranieri che diventeranno cittadini italiani possono trasmettere automaticamente la cittadinanza ai figli minorenni. ​

Secondo le stime, circa 2,5 milioni di stranieri potrebbero beneficiare di una cittadinanza ottenuta in tempi più brevi.

Votare "sì" al referendum del 9 giugno rappresenta un passo verso una maggiore inclusione e riconoscimento dei residenti stranieri in Italia, con potenziali benefici sia a livello sociale che economico e culturale.

Ecco alcuni motivi per VOTARE SI al Referendum:

1. Occorre promuovere una integrazione più rapida degli stranieri.

Dare la cittadinanza dopo 5 anni è un atto che riconosce tempestivamente il loro apporto alla società. Le persone possono inserirsi più rapidamente e partecipare pienamente alla vita civile e politica del Paese visto che già lavorano, studiano, pagano le tasse e fanno parte delle nostre comunità. Inoltre, accorciare i tempi per la cittadinanza allinea l’Italia agli altri Paesi europei che prevedono tempi più brevi per ottenerla, e ciò armonizza le nostre leggi a quelle europee con una maggiore coerenza a livello comunitario.​

2. Il nostro Paese vive un forte calo demografico e certi settori lavorativi sono carenti di manodopera. Abbiamo bisogno di lavoratori giovani anche per continuare a finanziare il nostro welfare.

Facilitare l'acquisizione della cittadinanza contribuisce a contrastare il trend demografico, favorendo una fascia di popolazione attiva e diversificata.​

3. C’è bisogno di snellire l’iter burocratico.

Molti stranieri in attesa della cittadinanza devono rinnovare il permesso di soggiorno più volte con procedure complesse e costose. Se la cittadinanza arriva prima, si riducono le richieste di rinnovo, si alleggeriscono le procedure lente e i ritardi burocratici che costringono molti a fare ricorsi al TAR per ottenere la cittadinanza in tempi ragionevoli. Oggi, l’iter di concessione della cittadinanza può richiedere fino a 4 anni solo per la valutazione finale, perché coinvolge più enti (Ministero dell’Interno, Comuni, Prefetture).

4. Va considerato che una società moderna si basa su valori democratici per cui ogni persona ha pari diritti e opportunità, indipendentemente da genere, razza, religione, orientamento sessuale, origine o status sociale. Ciò implica che a ciascuno vengano riconosciuti i suoi diritti e, nello stesso tempo, che tutti adempiano il dovere di contribuire al bene comune come dice anche l’art. 2 della Costituzione.



5. Le differenze culturali, linguistiche, religiose sono da considerare una risorsa che può arricchire il tessuto sociale e non un elemento di divisione o di conflitto. La convivenza con persone di culture diverse aiuta a sviluppare comprensione reciproca e tutto ciò favorisce la tolleranza e il rispetto, valori fondamentali di una società moderna e pacifica.

La varietà di tradizioni, lingue, usanze e credenze porta stimoli nuovi e interessanti dentro il contesto sociale e culturale attraverso una serie di rapporti e scambi (arte, musica, cucina, usanze..) che possono arricchire l’esperienza di tutti e costruire legami empatici umani e di appartenenza al di là delle diversità di ciascuno.

 

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