Venerdì, 19 aprile 2024 - ore 02.13

Pianeta Migranti. Tari più alta per chi accoglie i profughi. Per Acli e Anpi è ‘Inammissibile’

Delibera del comune di Turbigo (Milano) su proposta del sindaco Garavaglia. Per il presidente delle Acli, Paolo Petracca, è un provvedimento "inaccettabile", che "getta benzina sul fuoco" e "porta all’aumento del populismo e della xenofobia"

| Scritto da Redazione
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Pianeta Migranti. Tari più alta per chi accoglie i profughi. Per Acli e Anpi è ‘Inammissibile’

Delibera del comune di Turbigo (Milano) su proposta del sindaco Garavaglia. Per il presidente delle Acli, Paolo Petracca, è un provvedimento "inaccettabile", che "getta benzina sul fuoco" e "porta all’aumento del populismo e della xenofobia"

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Il Consiglio comunale di Turbigo, su proposta del sindaco Christian Garavaglia, ha approvato il 31 gennaio una delibera in cui aumenta la Tari a chi accoglie profughi in convenzione con la Prefettura di Milano.

Paolo Petracca, presidente delle Acli Ha così commentato: “E’ un atto grave contro quei cittadini che mostrano attenzione e senso di responsabilità sul tema dell’accoglienza. E’ davvero troppo. Non si può tacere la nostra indignazione per un atto di tale significato. Questo modo di fare politica e campagna elettorale,  accarezzando le paure e la pancia degli elettori e trascurandone il cuore ed il senso di responsabilità civica verso una società sempre più interetnica ed interculturale, porta all’aumento del populismo e della xenofobia che stanno mettendo in seria crisi le democrazie europee. Per un’associazione come le Acli che ogni giorno cerca di fare la propria parte per una società più solidale, più inclusiva e aperta è opportuno prendere la parola anche per denunciare. Non tutto può passare sotto silenzio o nell’indifferenza. La promozione  degli interessi dei ceti popolari alla luce dell’insegnamento sociale della Chiesa - afferma Paolo Petracca -, esclude ogni forma di xenofobia, razzismo e populismo. Siamo consapevoli che non dobbiamo dividere il mondo in buoni e cattivi, giudicare e bollare le persone: sappiamo che solo un’azione profonda, duratura, pluriennale e capace di una grande alleanza tra società civile e istituzioni e capace di un’altra narrazione, aiuterà a cambiare sia la situazione sia il clima, così come ogni altra misura di lotta alla povertà e di dialogo tra le culture e le religioni. Questa è la strada maestra da percorrere con decisione. Quella adottata dal sindaco, ovvero di gettare  benzina sul fuoco, porta solo ad un vicolo cieco o peggio contribuisce nel suo piccolo ad aprire la strada a nuove immani tragedie che l’Europa ha purtroppo già tristemente vissuto".

L’aumento della Tari per chi ospita migranti, minacciato dal sindaco di Turbigo,  deriva dalla incapacità di interpretare i segni dei tempi e ci riporta pericolosamente agli anni tristemente famosi delle leggi razziali in Italia”. Questo il commento del direttivo della sezione Anpi di Turbigo, che “esprime la più ferma condanna» per le affermazioni di Cristian Garavaglia “ritenendole razziste, offensive verso quanti vivono condizioni di estrema difficoltà, lesive del diritto della persona all’aiuto e alla solidarietà e anticostituzionali”. Nella sua nota, l’Anpi spiega di ritenere “che il Sindaco Garavaglia, alla ricerca di una facile notorietà in questa fase preelettorale, offende la società civile di Turbigo che non condivide simili affermazioni”. Anche l’Anpi provinciale di Milano - aggiunge il presidente Roberto Cenati - “ritiene estremamente grave e lesiva dei doveri di solidarietà questa esternazione del sindaco”.

Questo è solo uno dei tanti casi che sono ormai conosciuti come “reati di solidarietà”, ossia provvedimenti che ostacolano l’accoglienza. A mettere i bastoni tra le ruote degli attivisti sono ordinanze dei sindaci o fogli di via dei questori, che cercano di allontanare chi aiuta i migranti dal territorio. Cercare di difendere i diritti dei migranti sta diventando sempre più pericoloso negli ultimi tempi. L’attacco alle ong del mare, alle associazioni che fanno accoglienza, ai privati che offrono cibo e coperte sono modi per criminalizzare chi aiuta, ma soprattutto per criminalizzare la povertà. Restiamo umani e rispettiamo il dovere costituzionale alla solidarietà!

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