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Poli Cremona. Laureati 32 ingenieri.

| Scritto da Redazione
Poli Cremona. Laureati 32 ingenieri.

Oggi 27 Settembre 2011, giornata di sessioni di laurea per il Politecnico di Milano. Anche nel Polo cremonese 32 giovani hanno conseguito il titolo in Ingegneria. A partire dalle ore 14:00 le commissioni di laurea hanno esaminato le tesi e ascoltato le presentazioni dei candidati.
Le discussioni delle tesi sono pubbliche e questa è stata una buona occasione anche per i ragazzi interessati ai Corsi in Ingegneria per valutare dai lavori presentati quali siano le attività richieste agli ingegneri da parte del mondo del lavoro. Infatti, molte delle tesi elaborate partono da una esperienza di stage in azienda. Arvedi Tubi Acciaio, Tamoil, AEM, POL.ME.C, Control System hanno ospitato alcuni dei laureati di questa sessione ed hanno permesso loro di arrivare alla laurea con un curriculum arricchito da una stimolante esperienza lavorativa.
Presso il Polo di Cremona, dal 1994 ad oggi, hanno conseguito il titolo in ingegneria ben 1059 ragazzi che hanno trovato buona collocazione nel mondo del lavoro come ha dimostrato una recente indagine, svolta localmente, che rispecchia a pieno anche l'andamento del mercato del lavoro nazionale rilevato dall'ISTAT.
Come nelle ultime sessioni, durante la cerimonia di proclamazione tenuta nell’Aula Magna Maffezzoni, sono state distribuite le pergamene di laurea ai neolaureati.

Di seguito le interviste ai due neoingegneri Riccardo Ancona e Cristian Sidoti

Intervista a Riccardo Ancona, neolaureato in Ingegneria Informatica

Ciao Riccardo,
eccoti giunto alla conclusione della tua carriera triennale qui a Cremona.

Sei soddisfatto della scelta che hai fatto tre anni fa?
Sono molto soddisfatto: se all'inizio avevo avuto qualche incertezza poiché io vivevo a Palermo, una città molto più grande e movimentata, adesso la rifarei senza pensarci due volte. Ho vissuto davvero tre anni proficui e divertenti. A riprova del fatto che considero il Campus di Cremona molto più adatto a studiare rispetto ad una sede di una grande città, ho voluto provare al terzo anno a frequentare una materia al Campus Leonardo ma le comodità che ho trovato qui a Cremona sono di inestimabile valore.

La vita universitaria è stata come te l’eri immaginata?
No: é andata meglio del previsto! Vivendo in una città piccola e a misura d'uomo pensavo che alla lunga non avrei fatto tante amicizie, invece ne ho fatte tante e ho conosciuto moltissime persone, sia colleghi che professionisti, nei contesti più disparati: devo dire che é stata veramente una bella esperienza, che mi ha dato moltissimi spunti per il futuro.

Hai partecipato attivamente alle attività del Campus di Cremona?
Sì, ho cercato di darmi da fare per essere attivo anche da un punto di vista meno didattico e più pragmatico: ho partecipato anche ad attività sportive, come il torneo intersedi di calcio a 5. Ho inoltre partecipato per due anni consecutivi al bando di collaborazione con il Politecnico per 150 ore, nei quali ho fatto lavori più disparati, dal fare il relatore a sessioni di orientamento per i ragazzi della scuola superiore, fino a servizi di tutoring per le matricole, passando per l'ideazione e lo sviluppo progetti riguardanti ingegneria informatica da mostrare agli studenti in occasione degli Open Day, come un braccio robotico e un videogioco per pc controllabile con il wii nunchuk.

Quali aspetti degli studi in ingegneria informatica ti sono piaciuti di più?
L'Ingegneria Informatica é una tra le branche dell'Ingegneria più interdisciplinari e nella quale é richiesta più creatività: essendo l'informatica al servizio di moltissimi settori, un progetto che includa una parte informatica e che abbia al proprio interno del software deve necessariamente interfacciarsi con hardware più disparato e nel modo più vario. Per questo motivo, in tutti i progetti nei quali mi é capitato di collaborare, ho dovuto attingere alle materie che ho affrontato in questi tre anni, dall'elettronica all'ingegneria del software, passando per automatica e telecomunicazioni, declinandole in maniera creativa e per nulla ripetitiva. Chi pensa che Ingegneria sia un percorso di studi che non dà spazio alla creatività si sbaglia di grosso: essa é presente costantemente in tutti i progetti nei quali é necessario trovare una soluzione brillante e nuova, e molti professori tarano i loro compiti scritti su questo principio, ovvero pochi calcoli ma "creativi" appunto.

Oggi, oltre alla pergamena di laurea, hai ricevuto anche la terza ed ultima rata della borsa di studio legata ai Percorsi di Eccellenza di cui sei stato assegnatario fin dal primo anno. Quali vantaggi ti ha dato l’essere uno dei vincitori?
Mi ha permesso, oltre a fornirmi un tangibile sostentamento economico di 5000 euro, di avere degli incontri con personalità di spicco del settore imprenditoriale, come Arvedi e Barilla (l'incontro con Barilla sulla cultura aziendale é stato a dir poco sensazionale), di potere assistere a dei corsi e workshop riguardanti tematiche di stampo manageriale, che mi hanno permesso di poter sviluppare meglio il mio lato manageriale e alcune tra le soft skills più importanti, come il lavoro in gruppo e le capacità direzionali.

Ora cosa farai? Proseguirai gli studi a Milano?
Proseguirò i miei studi in Ingegneria Informatica per la Laurea Magistrale a Milano, e al tempo stesso inizierò a partecipare ai seminari del Politecnico alla ricerca di un posto in una azienda.

Cosa ti mancherà di Cremona?
La fidanzata, gli amici e un ambiente favorevole allo studio e al divertimento.

Se dovessi descrivere questi tre anni con tre parole?
Studio, Passione e Divertimento.


Intervista a Cristian Sidoti, neolaureato in Ingegneria Gestionale

Ciao Cristian,
110 e Lode, congratulazioni per l’ottimo risultato!!!

Un commento a caldo dopo la discussione della tua tesi?
L’ansia era inferiore a quanto non mi aspettassi. E’ stata una grande emozione, sono soddisfatto!

Guardando indietro, rifaresti la stessa scelta che hai fatto tre anni fa?
Certo, senza ombra di dubbi. In questi due mesi ci ho pensato veramente tanto e mi rispondo sempre sì. L’esperienza che ho vissuto qui mi è servita molto; l’ambiente “Politecnico” mi ha formato e mi ha dato tante opportunità. Qui ci sono servizi utili come la biblioteca, le aule studio, un campus accogliente, ma devi essere tu a cogliere le opportunità che ti vengono date, tutto dipende da te.
 
Cosa ti ha spinto a trasferirti da Capo d’Orlando a Cremona?
La possibilità di avere un appoggio famigliare (sono stato ospitato da mia sorella) mi ha dato sicurezza nello scegliere la sede in cui frequentare, anche se la scelta di iscrivermi al Politecnico l’avrei fatta a prescindere.

Hai dovuto superare molti ostacoli durante il tuo percorso universitario?
Non molti. Gli ostacoli diventano tali quando non ti senti sicuro nell’affrontarli, tutto dipende dalle motivazioni, dagli obiettivi che ti poni. Infatti io ragiono per obiettivi cioè mi prefiggo un traguardo più importante che si può suddividere in tanti obiettivi più piccoli che cerco di raggiungere quotidianamente.

L’aspetto più impegnativo e quello più divertente dello studiare ingegneria?
Il più impegnativo: ci vuole metodo di studio; non serve solo averlo ma riuscire ad utilizzarlo con continuità. Il mio personale metodo di studio, che posso consigliare agli altri, è seguire con assiduità le lezioni, ascoltando il docente e rielaborando ogni giorno quanto appreso a lezione, non limitandosi ad uno studio individuale ma dando spazio ad un confronto critico con i propri colleghi.
Il più divertente invece: individuare e capire i problemi di varia natura (matematici, economici, scientifici in generale), circoscriverli e sfruttare tutte le tue conoscenze per trovare una soluzione.

Hai partecipato ai progetti di formazione avanzata legati ai Percorsi di Eccellenza; cosa ti ha arricchito maggiormente ai fini della tua crescita personale e professionale?
Gli stage sono stati fondamentali. In gran parte dei casi ti permettono di mettere a confronto mondo lavorativo e mondo universitario dandoti soddisfazioni personali che integrano le soddisfazioni che ti può dare il buon esito di un esame.
I corsi brevi mi hanno dato nozioni in più rispetto a quanto previsto dal piano di studi, soprattutto quando hanno incluso gli incontri con i manager.

Cosa ti mancherà di più del Campus di Cremona?
La gentilezza e la disponibilità del personale del Campus, ma proprio di tutto il personale!
E naturalmente sentirò la mancanza di tutti i colleghi, compagni e amici con cui ho condiviso ansie e divertimenti.

Ed ora cosa ti aspetta?
Una nuova esperienza che va oltre le porte di Cremona, a Milano dove intraprenderò un nuovo ciclo di studi frequentando il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Gestionale.


Noi vi ringraziamo per la serietà e l’impegno che avete dimostrato non solo nei confronti dello studio ma anche della vita universitaria e vi auguriamo un brillante futuro lavorativo!!!

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