Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 18.36

Politica USA: Obama e Boehner evitano lo Shut Down

Il Congresso passa il nuovo bilancio che evita un'impopolare chiusura forzata degli uffici pubblici.

| Scritto da Redazione
Politica USA: Obama e Boehner evitano lo Shut Down

Centristi democratici e moderati repubblicani favorevoli al provvedimento, mentre i liberali del Partito Democratico e i conservatori del Partito Repubblicano si sono schierati contro la misura

Philadelphia - Un accordo bipartisan per evitare una chiusura degli uffici statali avvertita come impopolare. Nella nottata di sabato, 13 Dicembre, il Senato degli Stati Uniti d'America ha approvato il bilancio federale per il nuovo anno.

La misura, precedentemente approvata alla Camera dei Rappresentanti, permette di evitare lo Shut Down, ossia lo stop all'erogazione dei fondi per il funzionamento dei Dipartimenti e degli uffici pubblici.

Il provvedimento, che conferma fino a Settembre gli stanziamenti economici per tutti i Dipartimenti fatto salvo quello della Sicurezza Nazionale, che ha ottenuto una copertura solo fino a Febbraio, è stato supportato al Senato da una maggioranza composta da centristi democratici e moderati repubblicani.

Nello specifico, il budget, opposto da alcuni democratici liberali e dai repubblicani conservatori, prevede una misura di 1,1 trilioni di Dollari, frutto di una mediazione accettata dal Presidente degli Stati Uniti, il democratico Barack Obama, elaborata dallo Speaker della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano John Boehner.

Da un lato, Obama ha ottenuto fondi per la lotta contro ebola, finanziamenti per rafforzare la lotta contro lo stato islamico ISIL e denaro per sostenere lo sviluppo in America Centrale. 

Dall'altro, i repubblicani hanno ottenuto il finanziamento parziale del Dipartimento della Sicurezza Nazionale, dei cui fondi il Presidente intende avvalersi per legalizzare 4,7 milioni di immigrati irregolari.

Oltre a mettere a repentaglio la realizzazione di una delle proposte politiche di Obama, i repubblicani hanno anche ottenuto fondi per incrementare le strutture difensive della NATO in Europa Centro-Orientale dall'aggressione militare della Russia e per supportare la gestione della crisi in Siria.

La corsa alla Casa Bianca importante negli schieramenti

Nonostante la misura sia passata con una maggioranza bipartisan, la votazione sul budget ha comportato fratture notevoli all'interno sia dello schieramento democratico che di quello repubblicano, motivati dal rimescolamento degli equilibri interni ai due schieramenti in vista delle primarie presidenziali. 

Lo scontro interno allo schieramento democratico si è verificato durante la votazione del provvedimento alla Camera dei Rappresentanti, dove la Capogruppo del Partito Democratico, Nancy Pelosi, ha compattato l'ala liberale del suo schieramento nell'opporre la misura perché ritenuta lesiva del ceto medio.

Con la sua strenua opposizione ad un provvedimento supportato dal Presidente Obama, la Pelosi, venendo sostenuta al Senato da Elizabeth Warren, ha effettuato una decisa scelta di campo.

Nelle prossime primarie presidenziali democratiche, la liberale Warren intende infatti contrastare la centrista Hillary Clinton.

Nel campo repubblicano, la divisione interna si è fatta più visibile al Senato, dove il senatore vicino al Tea Party Ted Cruz ha compattato l'ala conservatrice nel contrastare un documento ritenuto insufficiente per frenare l'azione e di Obama sull'immigrazione.

A favore del documento si è però schierato il Capogruppo del Partito Repubblicano al Senato, Mitch McConnel, che sembra essere orientato a supportare la corsa alle primarie presidenziali dei republicans di Jeb Bush al posto di quella di Ted Cruz.

Matteo Cazzulani,Analista Politico di tematiche Trans Atlantiche, Twitter @MatteoCazzulani

 

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