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Primarie PD Lombardia: come e quando si vota

| Scritto da Redazione
Primarie PD Lombardia: come e quando si vota

Primarie PD Lombardia: come e quando si vota
Le primarie per la scelta del nuovo segretario regionale del Partito Democratico della Lombardia sono in programma per domenica 16 febbraio. Si vota dalle ore 8 alle ore 20.
Possono partecipare al voto per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea regionale tutte le elettrici e gli elettori che, al momento del voto, dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori.
Ogni elettrice ed elettore, per poter esprimere il proprio voto, è tenuta/o a devolvere un contributo di due euro destinato al territorio. Gli iscritti al Partito Democratico, in regola col tesseramento 2013, non sono tenuti al versamento del contributo di due euro e sono automaticamente iscritti all’Albo delle elettrici e degli elettori.
L'elenco dei seggi può essere richiesto alle Federazioni provinciali e sarà pubblicato su www.pdlombardia.it almeno una settimana prima del voto.

Ecco alcuni documenti utili per saperne di più:
SCADENZIARIO
MAPPA COLLEGI
REGOLAMENTO REGIONALE


I candidati: Alessandro Alfieri e Diana De Marchi

Sono due gli "sfidanti" alla segreteria regionale del Partito Democratico della Lombardia: Alessandro Alfieri e Diana de Marchi.
Ecco in sintesi il loro profilo e la loro proposta.

Alessandro Alfieri: #Lombardia2018
Nato a Varese nel 1972, si è laureato in Economia alla Bocconi e, dopo aver vinto il concorso in Diplomazia, ha lavorato al Ministero degli Affari Esteri, a Roma e nel mondo (Medio Oriente, Balcani e Corno d’Africa). Nel 2002 è stato candidato Sindaco a Varese e per quattro anni ha coordinato l’Ulivo della città. Per la provincia di Milano è stato Responsabile per le Relazioni internazionali, seguendo la promozione all’estero della candidatura di Milano all’Expo del 2015.
Con la nascita del Partito Democratico è diventato vicesegretario in Lombardia e nel 2010 è stato eletto Consigliere regionale. Nel 2013 ha assunto l'incarico di Capogruppo al Pirellone e nel giugno dello stesso anno la Direzione regionale del partito gli ha affidato l'incarico di coordinatore politico.
Vive a Varese con la moglie Raffaella e la loro bambina Asia.

LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
Il Partito Democratico lombardo si pone l’obiettivo ambizioso di vincere le prossime elezioni regionali. E per poterlo fare dobbiamo prendere atto anche degli errori commessi in passato. Nello scorso febbraio abbiamo perso una grande occasione. Non siamo riusciti a capitalizzare la fine, a tratti drammatica, dell’era Formigoni. Un’agonia oscura, piena di ombre e inchieste che hanno minato la credibilità dell’istituzione regionale, per anni orgoglio dei lombardi. Senza dubbio la scelta dell’election day ci ha penalizzato, ma è altrettanto vero che i tempi stretti per la scelta del candidato e della sua squadra ci hanno reso più difficile convincere gli elettori. Soprattutto quelli che mai ci avevano votato. Nelle comunità più piccole e nelle aree periferiche, dove i messaggi di cambiamento vengono recepiti più lentamente, abbiamo ottenuto i risultati più deludenti, allargando ulteriormente la forbic e del consenso rispetto all’area milanese e ai capoluoghi di provincia. Ciononostante, in questi anni è cresciuta una nuova classe dirigente che si è formata assumendosi responsabilità nelle amministrazioni locali e nel partito. E oggi, forti di queste esperienze e consapevoli delle difficoltà incontrate, intendiamo candidarci alla guida del Partito Democratico lombardo. Con il compito principale di costruire per tempo un progetto vincente. Aperto alla grande ricchezza dei movimenti civici lombardi, ma senza per questo rinunciare alla centralità del Partito Democratico. Nelle persone e nelle idee.


- Il suo programma per il PD lombardo per i prossimi cinque anni: #Lombardia2018
- Biografia e candidatura: la sintesi
- L'agenda degli incontri sul territorio
- Il sito, Facebook e Twitter
- Per scrivergli: alessandro.alfieri@consiglio.regione.lombardia.it

Diana De Marchi: Mai più lontani #conDiana
Nata a Milano nel 1959, è docente di tedesco e italiano per stranieri e dal 2005 insegna presso la scuola media statale sperimentale Rinascita - A. Livi di Milano e tiene corsi di italiano per donne straniere. Nel 2006 è eletta consigliera in Zona 7 a Milano occupandosi di scuola, cultura, integrazione, problematiche femminili oltre che di una riqualificazione del territorio che passi attraverso processi non solo urbanistici, ma anche sociali.
Ha partecipato attivamente alla nascita del Partito Democratico venendo eletta nella prima Assemblea nazionale del partito. Dal 2008 è coordinatrice del circolo PD Pio La Torre - San Siro e fa parte della Direzione del PD Metropolitano milanese.
Dal 2010 è Consigliera provinciale a Milano dove continua a occuparsi di servizi pubblici, sicurezza, cultura, integrazione e problematiche femminili. In Consiglio provinciale si è battuta per:
- Garantire un’adeguata rappresentanza femminile all’interno del gruppo di lavoro sulla città metropolitana.
- Sostenere il finanziamento dei centri anti violenza.
- Congedo obbligatorio di paternità ai dipendenti provinciali.
- Preservare le sedi giudiziarie locali.
- Rendere pubbliche e trasparenti le retribuzioni del Cda del Teatro alla Scala di Milano.


LE RAGIONI DELLA CANDIDATURA
E’ passato solamente un anno dalle elezioni regionali lombarde. Un anno che sembra un ventennio, dato che il modello lombardo è rimasto esattamente lo stesso. Modello formigoniano e maroniano, a prima vista differenti, eppure del tutto simili nella sostanza delle scelte. Modello al quale non siamo stati capaci di contrapporre la nostra idea di Lombardia, appiattendoci su una responsabilità istituzionale che ci ha fatto perdere incisività nell'azione politica. Siamo rimasti troppo a lungo nel Palazzo, mentre il nostro elettorato chiedeva cambiamenti radicali nelle politiche del lavoro e della formazione, sulle questioni ambientali, sull’estensione dei diritti a tutti, con formula piena. Abbiamo bisogno di recuperare questa distanza, abbiamo bisogno di un Partito Democratico aperto, capace di relazionarsi con tutte le realtà istituzionali ma soprattutto capace di parlare a tutte le province della nostra Regione, che si faccia promotor e di grandi campagne di mobilitazione, per disegnare il cambiamento possibile.

- Il suo programma per il PD lombardo per i prossimi cinque anni: Mai più lontani #conDiana
- Biografia e candidatura: la sintesi
- Il sito, Facebook, Twitter e YouTube
- Per scriverle: dianademarchi@gmail.com


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