Signor direttore, essendo anch’io rimasto assai negativamente colpito dalla sortita di un vertice Pd che invita a non votare nel prossimo referendum vorrei esprimere piena condivisione con la lettera di Giancarlo Storti (……) Agli argomenti di Storti vorrei aggiungere alcune considerazioni. Invitare a non andare a votare è mossa di sconcertante e autolesionistica miopia. Infatti rafforza una tendenza già in atto di per sé assolutamente preoccupante e la ‘legittima’anche per momenti futuri, con esiti rovinosi per una forza politicamente riformista quale dice di voler essere il Pd. Inoltre il Pd incespica in clamorose contraddizioni. Da una parte dice che questo referendum va respinto perché mette in gioco grandi questioni riguardanti l’approvvigionamento energetico e l’occupazione, dall’altra lo giudica inutile e ininfluente quale sia il suo risultato! Parlando poi delle riforme istituzionali, lo stesso Pd si vanta di inserire per il futuro un abbassamento del quorum attuale dato che troppo spesso non viene raggiunto scoraggiando così la partecipazione popolare e mortificando il democratico strumento del referendum. Ora però lo stesso Pd agisce in modo esattamente opposto volendo strumentalizzare questo quorum giudicato negativo e operando proprio perché non venga raggiunto.
Giuseppe Azzoni (Cremona)