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Resoconto del Consiglio Comunale di Cremona del 13 ottobre 2014

Due temi hanno caratterizzato la seduta: l'autovelox di Via Persico e la richiesta di chiusura del Centro Islamico

| Scritto da Redazione
Resoconto del Consiglio Comunale di Cremona del 13 ottobre 2014

Mozione presentata in data 8 luglio 2014 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Lega Nord (primo firmatario Alessandro Carpani) in merito all'autovelox di via Persico SP 83 sito nel quartiere Maristella.

Premesso che l'installazione di autovelox ha come unico scopo quello di sanzionare l'automobilista indisciplinato. Considerato: che la sicurezza stradale pone le sue fondamenta nella prevenzione e non nella repressione; che l'autovelox posto in via Persico SP 83 è verso la fine del quartiere Maristella dove non ci sono più abitazioni e dove il limite di velocità è 50 Km/h; che nello stesso tratto di strada di via Persico SP 83, sempre nel quartiere Maristella, è già installato un semaforo intelligente la cui funzione è quella di limitare la velocità di percorrenza dei veicoli. Visto: che dal momento in cui l'autovelox è stato messo in funzione ha provocato "stragi" di automobilisti senza risolvere il problema della velocità dei mezzi transitanti nelle zone adiacenti le abitazioni; che il limite di velocità di 50 Km/h del tratto in esame non è coerente con una strada dove non ci sono abitazioni o attività produttive, il Consiglio comunale impegna il Sindaco e la Giunta a far spegnere temporaneamente l'autovelox, trovando soluzioni alternative al luogo di installazione e al limite di rilevazione dell'apparecchiatura stessa.

Dopo l’illustrazione della mozione da parte del consigliere Alessandro Carpani, ha preso la parola l’assessore con delega alla Sicurezza Barbara Manfredini spiegando che già la precedente Amministrazione aveva optato per questa scelta, motivata dalla sicurezza e tutela delle persone, tenendo conto che, con la realizzazione della nuova chiesa, è stato realizzato un nuovo passaggio pedonale: questo ha aumentato la necessità di una tutela ancora maggiore. L’assessore ha aggiunto che il semaforo precedentemente installato non aveva sortito l’effetto di rallentare la velocità degli atutomobilisti, velocità che continuava ad attestarsi sui 90 – 100 km/h. L’Ufficio Mobilità del Comune ha inoltre ritenuto, per la conformazione di quel tratto stradale, opportuno introdurre il limite a 50 km/h, uniformando la situazione a quella in vigore a Persichello. L’assessore Manfredini ha concluso che non vi è alcuna volontà di fare cassa, ma solo di tutelare l’incolumità delle persone, nonché di abituare chi guida a prestare attenzione e rispettare i limiti di velocità. Segnalatori di rallentamento saranno necessari in alcune zone cittadine per motivi di sicurezza.

Messa ai voti, la mozione è stata respinta: su 32 consiglieri presenti, 24 hanno votato contro, 2 a favore (Carpani e Fanti, Lega Nord) e 6 si sono astenuti (i consiglieri Everet, Fasani, Ghidotti, Giovetti, Ventura e Zanardi). 

Mozione presentata in data 9 settembre 2014 dai consiglieri comunali del gruppo consiliare Lega Nord (primo firmatario Alessandro Carpani) in merito alla chiusura del Centro Culturale Islamico "La Speranza".

Premesso che il centro culturale islamico "La Speranza" è arrivato alla ribalta delle cronache nazionali per l'allarme terrorismo; che questo centro culturale è fortemente legato all'Imam estremista Adhan Bilal Bosnic, uomo nel mirino dei servizi segreti internazionali perché considerato uno dei principali rec1utatori dell'Isis; che Bilal Bosnic è stato invitato dal centro culturale per fare prediche e sermoni; che proprio a Cremona già nel 2002, fu scoperta la prima cellula terroristica islamica in Italia legata ad Al Qaeda con l'Imam dell'epoca Mourad Trabelsi e furono accertati in preparazione atti di terrorismo al Duomo di Cremona e alla metropolitana di Milano. Considerato: che il centro culturale islamico è un vero e proprio luogo di culto e quindi una moschea, come dimostrato dalle dichiarazioni pubbliche dei suoi esponenti e di chi lo frequenta; che la costruzione di moschee è regolata dalla Legge Regionale 12/2005 sul "governo del territorio"; che la costruzione di luoghi di culto deve essere fatta nel rispetto dei Regolamenti comunali vigenti; che a Cremona è in atto un elevato controllo anti-terrorismo. Visto: che il Centro Culturale Islamico "La Speranza" è una moschea abusiva; che è in atto una palese violazione della Legge Regionale 12/2005; che non sono rispettati i Regolamenti comunali sui luoghi di culto; che è un luogo che mina la sicurezza della nostra città, il Consiglio comunale impegna il Sindaco ad emettere una ordinanza per l'immediata chiusura del Centro Culturale Islamico "La Speranza".

Il primo firmatario della mozione, Alessandro Carpani, ha illustrato la mozione, dopo di che si è aperto il dibattito che ha visto intervenire i consiglieri Lia a Beccara (Partito Democratico), Alessio Antonioli (Fare Nuova la Città), Federico Fasani (Nuovo Centro Destra), Luigi Lipara (Partito Democratico), Maria Vittoria Ceraso (Obiettivo Cremona con Perri), Giorgio Everet (Forza Italia), Giancarlo Schifano (Partito Democratico),Luigi Amore (Obiettivo Cremona con Perri), Roberto Poli (Partito Democratico) e Filippo Bonali (Sinistra per Cremona Energia Civile). A nome della Giunta è intervenuta l’assessore alla Trasparenza e alla Vivibilità Sociale Rosita Viola

Il Centro culturale Islamico “La Speranza” è attivo a Cremona da diversi anni, e si inserisce pacificamente nel contesto cittadino in un clima di apertura e di collaborazione con le Istituzioni e le realtà del territorio. Basti pensare all’inaugurazione della nuova sede, avvenuta il 22 marzo di quest’anno, cui hanno partecipato anche esponenti della passata Amministrazione comunale e autorità cittadine. I lavori di ristrutturazione della nuova sede in via San Bernardo 47 sono stati seguiti da professionisti locali e presso il Centro è disponibile tutta la documentazione inerente le autorizzazioni e le dichiarazioni di conformità. Il Centro culturale islamico “La Speranza” è un centro di aggregazione per la comunità musulmana di Cremona, al suo interno si svolgono normalmente diverse attività, ad esempio corsi per l’integrazione della comunità, anche con il coinvolgimento di Enti e Istituzioni locali (la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco), incontri con la cittadinanza, feste, attività sociali, culturali e incontri di preghiera. Inoltre il Centro realizza attività in collaborazione con il Centro Interculturale Mondinsieme del Comune di Cremona e il Comitato di Quartiere. E' in rapporto costante con le Forze dell'Ordine alle quali vengono segnalate le visite di ospiti per iniziative, incontri, convegni. Controlli periodici vengono effettuati anche sui frequentatori del Centro Islamico, in particolare la Questura ha sempre vigilato sulle attività del Centro come richiamato e diffuso anche attraverso la stampa locale. Per quanto riguarda le dichiarazioni di Bilal Bosnic: “La Questura ha fatto sapere che la presenza di Bosnic – giunto nel nostro territorio quando ancora non era noto – è stata comunque monitorata e sempre dalla Questura hanno sottolineato che dalle nostre parti l’imam non ha pronunciato discorsi dai caratteri pericolosi”. A fronte di una responsabilità individuale riferibile alle dichiarazioni di Bilal Bosnic, peraltro recentemente catturato a Sarajevo, non è accettabile la criminalizzazione di una intera comunità che da subito, attraverso il suo presidente  Lahacen Maguini ha preso nettamente le distanze dallo stesso. Dice Maguini : “ L’Islam non predica l’odio. Il Corano dice che se uccidi una persona commetti un grande peccato. Quelle persone, invece, lo interpretano come fa comodo a loro. Macché guerra santa, quelli fanno i loro interessi e basta e noi non vogliamo avere nulla a che fare con loro». Dichiarazione riportata dai media locali e nazionali.” Si è infine registrata la volontà dei Centri presenti e attivi nel territorio provinciale di organizzare una manifestazione contro l'ISIS. Tutto ciò premesso, la Giunta comunale non intende procedere con alcuna ordinanza di chiusura del Centro. 

Dopo le dichiarazioni di voto, posta in votazione, la mozione è stata respinta (24 contrari, 2 favorevoli e 7 astenuti (Forza Italia, Gruppo misto e NCD).

Approvazione del Bilancio consuntivo esercizio 2013 dell'Azienda Speciale Comunale per i Servizi alla Persona "Cremona Solidale".

Il Consiglio comunale, dopo l'esposizione dell'assessore Mauro Platè e l’intervento del consigliere Luigi Amore (Obiettivo Cremona con Perri) ha approvato con 25 voti a favore, 1 contrario (Luigi Amore) e 2 astenuti (Giorgio Everet e Maria Lucia Lanfredi) il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2013 quale atto fondamentale dell’Azienda Speciale Comunale “Cremona Solidale” approvato dal Consiglio di Amministrazione con propria deliberazione del 17 aprile 2014 e costituito dai seguenti atti: stato patrimoniale e conto economico; nota integrativa al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013; rendiconto finanziario 2013; relazione di accompagnamento al bilancio consuntivo 2013.

Ordine del giorno presentato in data 6 ottobre 2014 dai capigruppo Rodolfo Bona, Filippo Bonali ed Enrico Italo Manfredini concernente l'adozione delle linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti che il Sindaco intende realizzare nel corso del proprio mandato, ai sensi dell'art. 13, comma 2, del vigente Statuto.

Al termine di un ampio dibattito (che ha visto intervenire i consiglieri Renato Fiamma, Partito Democratico, Luigi Amore, Obiettivo Cremona con Perri, Enrico Manfredini, Fare Nuova la Città, Lia a Beccara, Partito Democratico, Ferruccio Giovetti, Forza Italia, Luigi Lipara, Partito Democratico, Marcello Ventura, Forza Italia, Andrea Sozzi, Obiettivo Cremona con Perri, Michele Bufano, Fare Nuova la Città, Paolo Carletti, Partito Democratico, Luca Burgazzi, Partito Democratico, Alessandro Carpani, Lega Nord, Federico Fasani, Nuovo Centro Destra, Roberto Poli, Partito Democratico, Giancarlo Schifano, Partito Democratico, Alessio Zanardi, Gruppo Misto, Giorgio Everet, Forza Italia, Alessandro Fanti, Lega Nord, ai quali hanno replicato gli assessori, in base alle rispettive deleghe, e infine il sindaco Gianluca Galimberti) il Consiglio comunale, con 21 voti a favore, 7 contrari e 5 astenuti (Luigi Amore, Maria Vittoria Ceraso, Maria Lucia Lanfredi,Andrea Sozzi,Alessio Zanardi),  ha adottato il documento che reca le linee programmatiche, illustrate dal sindaco Gianluca Galimberti il 29 settembre 2014. Le linee programmatiche riguardano le azioni ed i progetti che il sindaco stesso, insieme alla Giunta, intende realizzare nel corso del proprio mandato. Come previsto dallo Statuto del Comune, il documento che reca queste linee è stato adottato con un ordine del giorno sottoscritto dai capigruppo consiliari di maggioranza (Rodolfo Bona per il Partito Democratico, Enrico Manfredini per Fare Nuova la Città e Filippo Bonali per Sinistra per Cremona Energia Civile). Come scritto nell'ordine del giorno, i gruppi di maggioranza apprezzano il lavoro svolto, sottolineano che le idee, le azioni e i progetti proposti esprimono una chiara visione del futuro della città, necessaria per tracciare una direzione di sviluppo di Cremona per tutto il quinquennio 2014-2019; sono inoltre aderenti al programma elettorale presentato dal Sindaco prima delle elezioni del maggio 2014. Vi si possono ritrovare azioni concrete ed attuabili immediatamente ma anche progetti di lungo periodo. I consiglieri di maggioranza ne evidenziano soprattutto i seguenti aspetti: l'Amministrazione, attraverso il particolare approccio descritto nelle linee programmatiche, intende assumere la posizione di vero agente di coordinamento delle varie realtà che operano nella nostra città, nei pieno rispetto della loro autonomia progettuale. A fronte della situazione contingente della città e del quadro socio-economico generale viene suggerita una particolare attenzione ai temi riportati nei capitoli 2 (Una città che genera lavoro e sviluppo) e 7 (Una città che sa farsi carico dei bisogni dei cittadini costruendo comunità e pari opportunità). Nell'ordine del giorno si afferma inoltre che, per attuare più concretamente l'azione di governo della città, il punto 10 (Una pubblica amministrazione efficiente che costruisce partecipazione) può fornire risposte utili a generare le risorse necessarie all'attuazione del programma, contribuendo a razionalizzare ed ottimizzare la struttura. I consiglieri si dicono altresì consapevoli che tutti gli altri punti programmatici sono fortemente correlati e indispensabili per la riuscita del percorso nella sua interezza e che la Giunta ha già dato chiari segnali nella ricerca di interconnessioni e relazioni sinergiche nell'affrontare le varie problematiche della città che, viene auspicato, possano portare nuovi e positivi sviluppi in tale direzione.

Definizione, ai sensi dell'articolo 42 - comma 2 - lettera m) - del D.Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, degli Indirizzi Generali per la nomina e la designazione, da parte del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso Aziende, Istituzioni, Fondazioni ed Enti (comprese le Società).

Il Consiglio comunale, con la sola astensione del consigliere Federico Fasani (Nuovo Centro Destra), ha approvato il nuovo testo degli Indirizzi generali per le nomine e le designazioni, di competenza del Sindaco, dei rappresentanti del Comune presso Aziende, Istituzioni, Fondazioni ed Enti (comprese le Società). Rientra nell'ambito del Consiglio comunale la "definizione degli indirizzi per la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni". E' sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio comunale che il Sindaco provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni. L'articolo 12 dello Statuto comunale prevede inoltre che il Sindaco, in quanto organo responsabile dell'Amministrazione comunale, provvede, "sulla base degli indirizzi consiliari, alla nomina, designazione e revoca dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni, garantendo, nell'ambito della nomine e delle designazioni di competenza, ove possibile, la rappresentanza di genere". L'attuale Amministrazione ha ritenuto opportuno rivedere il testo vigente non solo per armonizzarlo con le nuove disposizioni in materia di trasparenza e anticorruzione, ma introducendo alcune significative modifiche ed integrazioni, in linea con i principi che hanno ispirato le linee programmatiche di mandato, volte ad una maggiore efficienza e controllo.

Rispetto al testo precedente, il nuovo prevede alcune significative novità. Innanzitutto, per quanto riguarda i requisiti, viene stabilito che “per la nomina nell’ambito del consiglio di amministrazione dell’A.E.M. Cremona S.p.A., è richiesto, preferibilmente, il possesso di conoscenze giuridiche, economiche e tecniche, nonché esperienza maturata in ambito pubblico o privato, di adeguata dimensione, di gestione di risorse umane e finanziarie”. Per incompatibilità e limiti alla nomina “È incompatibile con la posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni, Fondazioni, Enti (comprese le Società) la condizione di coniuge, parente o affine sino al terzo grado civile con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali. È, altresì, incompatibile con la posizione di rappresentante del Comune in Aziende, Istituzioni, Fondazioni, Enti (comprese le Società) la conservazione delle funzioni di sindaco, presidente o assessore in altri Enti Locali. Sono, infine, incompatibili con la nomina alla presidenza o in seno al consiglio di amministrazione di Società partecipate dal Comune di Cremona l'appartenenza agli Organi (ad esclusione degli organi di revisione) di altra Società partecipata dal Comune di Cremona, la designazione, la nomina o la conservazione di cariche in Istituzioni, Fondazioni od Enti (comprese le Società) partecipate da questo Comune o per i quali al Comune stesso competa la nomina/designazione di componenti dei relativi Organi.

Altra importante novità da segnalare è rappresentata dal fatto che non possono essere nominati o designati coloro che svolgano attività concorrenti o connesse con gli scopi e gli interessi dell'Azienda, Istituzione, Fondazione o Ente (comprese le Società); i consiglieri comunali e i consiglieri regionali; i parlamentari, i membri del Governo e i componenti del Parlamento Europeo; coloro che siano stati revocati da precedenti nomine/designazioni del Comune di Cremona.

Inoltre, e questo è un articolo completamente nuovo, non possono essere immediatamente rinominati o nuovamente designati nella stessa Azienda, Istituzione, Fondazione o Ente (comprese le Società), anche per un organo diverso, coloro che, alla scadenza della durata prevista dallo statuto per la carica rivestita, sono già stati nominati/designati per due volte consecutive. La nomina/designazione può essere effettuata solo dopo che sia decorso almeno un periodo equivalente alla durata statutaria della carica precedentemente rivestita. Novità sono quindi previste anche per la documentazione a corredo della segnalazione.

Nell'ambito delle procedure per le nomine o designazioni viene stabilito, tra l'altro, che il Sindaco esamina le segnalazioni pervenute valutandone l'ammissibilità; al termine di tale esame, procede alla relativa nomina o designazione, garantendo che nessuno dei due sessi possa essere rappresentato in misura inferiore ad 1/3 (un terzo), con arrotondamento all’unità superiore per il genere meno rappresentato. La rappresentanza, così come prevista dalle leggi vigenti, va perseguita anche all’interno dell’organo oggetto della nomina/designazione. In mancanza di presentazione di candidature, o quando queste siano numericamente insufficienti, o risultino, a giudizio del sindaco, inadeguate rispetto alla nomina/designazione da effettuare, il sindaco, con atto motivato, provvede direttamente alla nomina, fermo restando il possesso, da parte del/la nominato/a/designato/a dei requisiti prescritti.

Per quanto concerne la relazione sull'attività svolta, l'elemento nuovo rispetto al testo precedente è rappresentato dal fatto che i rappresentanti nominati o designati sono tenuti ad inviare al Sindaco una relazione semestrale (prima era prevista solo una relazione sintetica annuale) sull'attività svolta dall'organismo in cui sono stati nominati/designati e sulle iniziative assunte al suo interno. Nei casi in cui i nominati/designati siano più di uno, la relazione potrà essere unica e sottoscritta da ognuno di essi. Tale relazione deve evidenziare la situazione economico patrimoniale utile per un inquadramento generale dell’Ente in questione, desunta dagli atti ufficiali del relativo Ente, e gli indirizzi strategici. Ogni rappresentante nominato o designato è inoltre tenuto a rispondere alle richieste di chiarimenti e a presenziare agli incontri convocati dal Sindaco e/o dall’Assessore e/o dagli Assessori di riferimento, alle sedute dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Commissione di Vigilanza, delle Commissioni Speciali e delle Commissioni Speciali d’Indagine e alle audizioni in Consiglio Comunale, su convocazione del Presidente del Consiglio, così come previsto dal Regolamento del Consiglio Comunale.

Nell'ambito dei doveri inerenti la carica, è stata introdotta la norma in base alla quale i nominati o designati sono tenuti ad assicurare la corretta rappresentanza degli interessi del Comune di Cremona ed a conformare il proprio comportamento alle norme di legge, alle Linee Programmatiche e ai provvedimenti comunali relativi all’Ente di esercizio della carica stessa. Ogni rappresentante nominato o designato è tenuto a comunicare tempestivamente e ufficialmente al Sindaco e all’Ente di esercizio della relativa carica il sopravvenire di qualsiasi circostanza o conflitto inerenti la carica stessa che possono avere ricadute nei confronti di tale Ente o del Comune di Cremona. Infine, nell'ultimo articolo, è specificato che la revoca o la sospensione, con provvedimento motivato e previa contestazione, può avvenire, non solo per motivi di particolare e specifica gravità, ma anche per il verificarsi di almeno tre assenze ingiustificate alle riunioni dell’organo di esercizio della relativa carica e per il rifiuto, senza giustificato motivo, a fronte di formale invito, di presenziare ad incontri con il Sindaco, l’Assessore e/o gli Assessori di riferimento, alle sedute dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio, delle Commissioni Consiliari Permanenti, della Commissione di Vigilanza, delle Commissioni Speciali e delle Commissioni Speciali d’Indagine e alle audizioni in Consiglio Comunale, su convocazione del Presidente del Consiglio, così come previsto dal Regolamento del Consiglio comunale.

Espressione del parere di competenza inerente la compatibilità urbanistica dei lavori di manutenzione straordinaria e potenziamento della cabina primaria "Cremona ovest" (in via Castelleone) ed opere accessorie, presentata da AEM Gestioni s.r.l.

Il Consiglio comunale, dopo l'esposizione dell'argomento da parte dell'assessore Andrea Virgilio, con voto unanime, ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, in merito alla conformità urbanistica del progetto per la manutenzione straordinaria e potenziamento della cabina primaria “Cremona Ovest” ed opere accessorie, da realizzarsi in via Castelleone, presentata da AEM Gestioni s.r.l.

La Provincia di Cremona ha convocato la Conferenza di servizi relativa ad un’istanza finalizzata all’autorizzazione alla manutenzione straordinaria e potenziamento della cabina primaria “Cremona Ovest” e dichiarazione di pubblica utilità delle opere, e relative opere accessorie, presentata da AEM Gestioni s.r.l. In Conferenza di servizi i Comuni devono esprimersi con deliberazione del Consiglio comunale. L’intervento è necessario per migliorare il servizio di trasporto e distribuzione dell’energia elettrica attraverso il potenziamento dell’impianto ed una sua maggiore affidabilità dovuta all’installazione di nuove apparecchiature. L’intervento non contrasta con le indicazioni del Piano di Governo (PGT) vigente.

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