Martedì, 23 aprile 2024 - ore 19.58

Riscriviamo il Futuro COVID-19 L’Italia sta vivendo la più grave crisi sanitaria dal dopoguerra | Save the Children

L’impatto del coronavirus sulla povertà educativa La pandemia Coronavirus-COVID19 ha colpito, ad oggi, oltre 210 mila persone e causato la morte di circa 30 mila

| Scritto da Redazione
Riscriviamo il Futuro COVID-19 L’Italia sta vivendo la più grave crisi sanitaria dal dopoguerra | Save the Children

Riscriviamo il Futuro COVID-19 L’Italia sta vivendo la più grave crisi sanitaria dal dopoguerra | Save the Children

L’impatto del  coronavirus sulla povertà educativa La pandemia Coronavirus-COVID19 ha colpito, ad oggi, oltre 210 mila persone e causato la morte di circa 30 mila

Le misure intraprese per bloccare l’espansione della pandemia, la chiusura delle attività economiche, sociali e culturali, ed in particolare della scuola, hanno avuto un grave impatto sulla vita dei bambini, degli adolescenti e delle loro famiglie, con il rischio di aumentare in modo esponenziale la povertà economica e educativa.

La chiusura delle attività produttive e commerciali, imposta per contrastare l’avanzata della pandemia, sta avendo conseguenze economiche drammatiche per il nostro Paese. L’aumento della disoccupazione, stimata dal Fondo Monetario Internazionale per il 2020 al 12,7%, e la conseguente riduzione della capacità economica delle famiglie rischiano di aumentare considerevolmente l’incidenza della povertà materiale tra i minori.

Secondo una ricerca condotta dalla Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro, dei circa 9,5 milioni di lavoratori impossibilitati a lavorare nel mese di marzo, 3,7 milioni vivono in famiglie monoreddito, dove quindi è venuta a mancare l’unica fonte di reddito. La metà di queste famiglie è composta anche da figli a carico. Tra loro sono 439 mila i monogenitori (12%).

Guardando agli ultimi dati disponibili del 2018, erano circa un milione 260 mila i bambini e gli adolescenti che vivevano in povertà assoluta in Italia, il 12.6% (Fig. 1)

Per condizione di povertà assoluta si intende il non avere accesso ad un paniere di beni e servizi essenziali per una vita quotidiana dignitosa. Nel 2008 i bambini in povertà assoluta erano 375 mila e quelli in povertà relativa 1 milione 260 mila (ovvero coloro che vivono in famiglie dove la spesa per consumi è inferiore alla spesa media mensile pro-capite nel Paese). A distanza di circa dieci anni dalla crisi del 2008, una larga parte di questi ultimi (che vivevano in una condizione di deprivazione, ma che potevano comunque acquistare beni e servizi essenziali), è scivolata quindi nella condizione di povertà assoluta. Tornando ai nostri giorni, oltre alla platea di lavoratori precari e instabili duramente colpiti dalle conseguenze delle restrizioni, c’è da osservare che il 47,7 % dei lavoratori dipendenti che non hanno potuto svolgere le proprie attività, guadagnava meno di 1.250 euro mensili, di cui il 24,2% si trovava sotto la soglia dei 1.000 euro

Considerando che di questi, 1,1 milioni erano gli unici lavoratori occupati in famiglia e che la cassa integrazione straordinaria è retribuita all’80% del reddito, appare evidente il rischio di scivolamento nella povertà assoluta di un ulteriore gruppo di quei 2 milioni e 192 mila minorenni oggi in povertà relativa, neutralizzando non solo i miglioramenti stimati per il 2019 dovuti all’introduzione del reddito di cittadinanza, ma portando potenzialmente il tasso di povertà assoluta dal 12 al 20% in poco tempo.                                                      

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