Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 07.32

Ristrutturazione ex Soldi : si parte. Soddisfazione di Uliana Garoli Presidente della Fondazione Città di Cremona.

Lo scorso 7 marzo nella riunione della Commissione welfare del comune di Cremona, fra le altre questioni che riguardano la definizione del Piano Triennale di Azienda Cremona Solidale, è stato presentato il progetto, parziale, di ristrutturazione l’ex Palazzina Storica ex Soldi.

| Scritto da Redazione
Ristrutturazione ex Soldi : si parte. Soddisfazione di Uliana Garoli Presidente della Fondazione Città di Cremona.

Ristrutturazione ex Soldi : si parte. Soddisfazione di Uliana Garoli Presidente della Fondazione Città di Cremona.

Lo scorso 7 marzo nella riunione della Commissione welfare del comune di Cremona, fra le altre questioni che riguardano la definizione  del Piano Triennale di Azienda Cremona Solidale, è stato presentato il progetto, parziale, di ristrutturazione l’ex Palazzina Storica ex Soldi.

Soddisfazione di Uliana Garoli, Presidente della Fondazione, che ha ricordato il lungo lavoro di analisi che ha portato alla definizione del progetto che recupererà circa un terzo dell’intera palazzina storica.

La minoranza in consiglio comunale si astenuta sull’intero Piano Triennale di Azienda Cremona Solidale.

E' pronto e sta per essere inviato alla Soprintendenza il progetto esecutivo di ristrutturazione dell'ala sinistra della palazzina storica Soldi di via Brescia all'interno del centro geriatrico gestito da Cremona Solidale. Il progetto è stato realizzato dallo studio di architettura Beltrami; l'impresa edile Beltrami lo scorso anno si era aggiudicata i lavori commissionati da Fondazione Città di Cremona, proprietaria dell'intero complesso.

Un'elaborazione progettuale lunga a causa della complessità dell'edificio, quella che si sta completando e che porterà entro l'anno all'avvio dei lavori. Si è infatti trattato di mettere mano ad un immobile che è il frutto di successive aggiunte: dall'iniziale villa padronale risalente alla fine del XVIII secolo, dove le modifiche sono state state necessariamente minime,  fino alle aggiunte degli anni Venti e Settanta del Novecento.

Dopo anni di attesa, dunque, ed una serie di idee naufragate (si parlò anche di attivare qui i corsi universitari in materie sanitaria), verranno finalmente messi a norma i grandi stanzoni che un tempo ospitavano il 'soch', come i cremonesi chiamavano l'ospizio Soldi e più di recente il centro diurno Alzheimer.

Cambia l'ingresso: sarà dall'ala nord (quella laterale rispetto all'ingresso principale) e consentirà un accesso autonomo alla Chiesa, che non sarà interessata ai lavori.  Il  piano terra sarà suddiviso tra centro diurno Alzheimer e Centro diurno integrato; il primo consisterà in ampi spazi per il soggiorno e il pranzo, una palestra, un ambulatorio – infermeria, bagni, un'ampia sala per il riposo quotidiano. Inoltre: una stanza dedicata alla terapia occupazionale, una per il porzionamento dei cibi e un ufficio.

Locali completamente rinnovati anche per il centro diurno integrato, che si sviluppa   nella parte centrale più antica (dove saranno realizzati spazi per ufficio e reception con soluzioni interne  che consentono la posa delle reti tecnologiche senza intaccare le strutture murarie) e si amplia fino alla zona adiacente alla Chiesa, dove si trovava l'ex cinema: qui è previsto un locale per le terapie occupazionali, la palestra con spogliatoio, ambulatorio e stanze di servizio per ospiti e personale.  Nel vano dove attualmente si trova l'ascensore sarà ricavato un montalettiga anticendio, che potrà essere isolato dalla zona circostante in caso di emergenza.

Al piano superiore sorgerà invece una nuova unità di offerta, una comunità alloggio per 24 persone, suddivise in stanze da tre o due letti dotate di bagno. Un tipo di offerta che risponde ad un crescente bisogno di differenziare l'offerta socio sanitaria rispetto alla tradizionale Rsa, per le persone la cui autonomia non è ancora compromessa. Anche la comunità alloggio sarà completata con locali accessori, infermeria, un ampio soggiorno e tre stanze da pranzo.

I serramenti saranno tutti cambiati e sul lato dove non esistono persiane ci sarà un sistema di oscuramento a tendine. A completare l'intervento,  la sistemazione delle facciate, mantenendo una differenziazione dei colori (più chiaro nella parte storica, più scuro in quelle novecentesche) che rispecchierà la situazione originaria.

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