Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori esprime tutta la sua preoccupazione per il progetto della centrale idroelettrica che si intende realizzare a Castelnuovo Bocca d’Adda e che interesserebbe direttamente il territorio cremonese. Per prima cosa riteniamo inaccettabile che del progetto, presentato nel 2010, le amministrazioni comunali cremonesi interessate siano venute a conoscenza solamente nel settembre 2012. I comuni di Crotta d’Adda e Pizzighettone infatti non sono stati coinvolti nemmeno in sede di conferenze dei servizi.
Le notizie trapelate dalla stampa sono inquietanti: si parla della formazione di un bacino artificiale con un volume di 3 milioni di metri cubi, di un innalzamento del livello del fiume Adda di 3 metri e di un “rigurgito” del bacino che interesserebbe il corso d’acqua per un tratto lungo 14 km. E’ facile immaginare conseguenze devastanti sui terreni agricoli della zona per effetto dell’innalzamento della falda. Ma a pagare un prezzo altissimo sarà l’intero ecosistema: il rallentamento della corrente modificherebbe le caratteristiche dell’habitat della fauna, mentre l’innalzamento delle acque metterebbe a repentaglio il rilevante patrimonio vegetazionale della zona e l’equilibrio dell’assetto idrogeologico della fascia fluviale fino all’abitato di Pizzighettone. Il progetto inoltre interessa da vicino gli Spiaggioni di Spinadesco, area tutelata grazie all’istituzione di una Zona di Protezione Speciale (ZPS) e di un Sito di Interesse Comunitario (SIC).
Come coordinamento locale non possiamo che dare il nostro supporto ai sindaci del territorio che si sono già schierati contro questo progetto devastante, auspicando che si giunga al più presto ad un’opposizione netta e chiara dell’intero territorio cremonese.
Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori
Coordinamento Cremonese, Cremasco, Casalasco
Cremona lì, 24 gennaio 2013
