Che talvolta sia necessario fare di necessità virtù anche trovando una debole giustificazione sul fatto che il fine giustifica i mezzi non mi pare risponda ad etica, né nei confronti dei cittadini e tanto meno nei confronti delle istituzioni. Oggi infatti, con il governo Renzi, stiamo assistendo ad un continuo “mediare” attraverso cui ci si prefigge di riformare lo stato e, a furia di limare di qua e di là, si ritorna al punto di partenza, magari ancora con l’ex-Cav. al comando, atteso che quest’ultimo, malgrado .il vento non gli soffi proprio in poppa, fa pur parte di quelle intese che con il Patto del Nazzareno, gli danno pieno titolo per cambiare la costituzione in veste di pregiudicato.. Il guaio è che altre strade per fare le riforme non ce ne sono se non attraverso squalificanti accordi con il predetto che, in questo momento, per salvare capra e cavoli in relazione al suo difficile status, soprattutto con la giustizia, sarebbe capace anche di accordarsi con …Grillo, oltre che con Renzi. Ed intanto i mesi passano, l’inconcludenza è totale, e gli annunci sembrano avere solo la funzione di darla a bere agli inetti, se è ben vero che l’Italia sarebbe un paese da commissariare, come ormai si sente spesso dire in giro: ogni giorno, come si evince anche dall’ultimo bollettino Bankitalia, il debito cresce, la povertà aumenta in maniera vertiginosa, i prezzi ormai vengono fatti ad…occhio a seconda dell’acquirente, si vuol trasformare il senato in maniera tale da lasciar intravvedere che, come si dice in Veneto, “el tacon xe pexo del sbrego”. Renzi, a seguito di questi miei ragionamenti, mi ha annoverato fra la schiera dei…gufi, ma io non mi offendo e gli mando a dire che è meglio essere etichettati gufi piuttosto che imbonitori stile ex-Cav. Chi vivrà vedrà, ma non vedo nessuna soluzione che non sia all’insegna di una sorta di “ OUT LET” come più volte ha detto anche Grillo, personaggio che, al di là delle sue poco edificanti performances, è l’unico che dice la vera verità, seppur non indicando rimedi. A scanso di equivoci, come dico spesso, ripeto di non essere un suo fan, avendo votato da sempre Pd, ma mi ritengo un osservatore onesto ed oggettivamente concreto, purtroppo costretto a seguire Renzi. Altra via non c’è. Ma questa non è l’Italia dei veri Padri Costituenti
ARNALDO DE PORTI
