Giovedì, 02 maggio 2024 - ore 22.41

Soncino Il cantore alla luna alla Casa degli Stampatori

Inaugurazione domenica 15 giugno, ore 17.00

| Scritto da Redazione
Soncino Il cantore alla luna alla Casa degli Stampatori

Elena Maria Luce Fodera

testi di Cristian Bono

Il cantore alla luna

- monologhi di un incisore - 

15 giugno – 29 giugno (inaugurazione domenica 15 giugno, h. 17.00)

Verso i (de)sidera, una corda intrecciata a due voci.

DAL BUIO, I COLORI.

Un abisso In cui l'occhio si perde, una segreta germinazione, un cangiante stato di grazia: ecco il colore. Attraverso il segno, l'autrice scava la radice delle cose per poi risalire a colori che quelle cose le inondino di luce. L'incisione è l'esperienza artistica che, sprofondando nel segno grafico, più riemerge al colore. Ogni stampa racconta questa caduta nel mondo infero dell'inconscio, solcato nella fredda lastra, da cui risorgere alle tinte calorose di un io che sa cosa "de-sidera". Così luce ed ombra si rivelano per segno e colore.

DAL SILENZIO, LA PAROLA

Nei pianeggianti dialetti del Nord, il nome della moglie oscilla tra «dona» e «femina». Sincopato, il primo lemma discenderebbe dal latino «domina» (signora); deriverebbe invece da «fe minus» (di poca fede) il secondo, almeno per gli inquisitori che compilarono il «Malleus Maleficarum» (1487). I due termini sanciscono così il margine infimo e supremo della dignità muliebre che, trascritto in astronomia, corrisponde alla luna piena e assente. La contemplazione dei corpi siderali, tra cui giusto la luna, reca il secolare nome di «de-sidereo»: è lo sguardo che, scostato dal cielo, già ne prova nostalgia. La crudele lontananza delle stelle ci impedisce di possederle, costringendoci di rimbalzo al più sospirante desiderio. Come l’astro, femmina o donna, l’Amato/a resta in salvo dalle nostre brame colonizzatrici. Per l’affetto come in astronomia, mai potremo annientare, mangiare il misterioso pianeta che l’Altro è. Gli invieremo carezze pellegrine, visite liriche o carnali. Ma chi è amato porta con sé un segreto, cui la poesia s’inchina solo per rialzarci ogni volta più alti.

Elena Maria Luce: nasce Milanese Nel 1979. La Adotta Bergamo, Dove Consegue Maturitá Artistica Prima Di Ritrovare Il Capoluogo Per Gli Studi In Pittura Presso La " Nuova Accademia Di Belle Arti", Allieva Di Claudio Olivieri. Sfida Fin Da Allora Il Linguaggio Incisorio, Attraverso Gli Insegnamenti Del Maestro Sandro Martini ;Con La Qualifica Conseguita A Firenze Presso La Fondazione Per Lo Studio Dell'arte Grafica "Il Bisonte",Grazie Ai Maestri Manuel Ortega E Vincenzo Burlizzi, Si Addentra Nelle Tecniche Del Bianco E Nero E Si Specializza Anche Nella Stampa A Colori. Negli Anni Matura Ulteriori Competenze, Frequentando Corsi Di Design Del Gioiello Presso Lo I.E.D Milanese E Al Centro T.A.M Per Il Trattamento Artistico Dei Metalli. Alla galleria A+A di Venezia segue corso per curatore di mostre.Dal 2001 Tiene Avamposto Artistico Nella Casa Paterna Di Trezzo Sull'adda: Un Laboratorio I Cui Muri Sono Incrostati Di Luce E Di Tempo. 

Fonte: Casa Stampatori Soncino

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