Venerdì, 26 aprile 2024 - ore 20.50

Spino d’Adda (Cremona), P. per Spino: quesito sull’eleggibilità del Sindaco Poli

L’interrogazione proviene dall’ex Sindaco Riccaboni (nella foto)

| Scritto da Redazione
Spino d’Adda (Cremona), P. per Spino: quesito sull’eleggibilità del Sindaco Poli

Il Consigliere di minoranza spinese, Paolo Riccaboni, venerdì sera in Consiglio Comunale ha espresso dubbi sull’eleggibilità del Sindaco Luigi Poli. Infatti, non sono eleggibili a Consiglieri Regionali nel territorio nel quale esercitano il loro ufficio gli ecclesiastici e i ministri di culto che hanno giurisdizione e cura d’anime e coloro che ne fanno ordinariamente le veci. Come noto, il sindaco Poli è ministro straordinario della santa Comunione.

Come ha scritto Stefano Civitelli, «In materia di elettorato passivo, le ipotesi di ineleggibilità e incompatibilità a cariche di rappresentanza politica sono pensate normalmente per risolvere due situazioni che possono creare problemi: proteggere l’elettore da influenze indebite e pressioni e prevenire potenziali condizioni di conflitto funzionale o di interessi. La normativa che in materia regola la figura del ministro di culto è certamente orientata a risolvere situazioni del primo tipo: infatti soprattutto agli albori della democrazia il legislatore nutriva il timore che la genuina manifestazione della volontà dell’elettore potesse venire fortemente influenzata dai ministri di culto i quali, principalmente con riferimento ai rappresentanti della religione cattolica, rivestivano un ruolo assai importante all’interno della società civile. La paura del legislatore nasceva dalla convinzione che gli elettori non riuscissero a distinguere nettamente il messaggio politico del candidato dal carisma su cui questi poteva contare in virtù della sua posizione».

Cosa si intende per ministro di culto? Con questo termine, si vuole indicare la posizione di chi, in una confessione religiosa, si distingua dal fedele comune. E questo è il caso del sindaco Poli. Come spiegato dal prof. Gaetano Locastro, il ministro di culto esercita nella Chiesa la “sacra potestà”, sicché potrebbe legare le coscienze dei fedeli-cittadini nell’espressione del voto, limitando la libertà che deve caratterizzare il loro operato secolare nelle scelte istituzionali.

Progetto per Spino si è chiesto: perché il Legislatore ha voluto che i ministri di culto e chi ne fa le veci non possono essere Sindaci? Perché si ritiene che un ministro di culto, esercitando la sacra potestà, possa avere influenza sui parrocchiani; il rappresentante di un’Amministrazione Comunale non sia influenzato dall’appartenenza a una Confessione, un Culto o una gerarchia. Riccaboni e il suo gruppo hanno chiesto di essere rassicurati dal Sindaco che nell’esercizio delle sue funzioni prevarrà l’interesse di tutti i cittadini e non quello legato alla confessione. Poli ha risposto che lui giurerà sulla Costituzione e a essa si atterrà.

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