Mercoledì, 24 aprile 2024 - ore 16.29

Ucraina: Ia lobby di Putin per il Southstream dietro all'esplosione del gasdotto

Un'esplosione ha colpito il gasdotto attraverso il quale il gas russo viene veicolato in UE attraverso il territorio ucraino.

| Scritto da Redazione
Ucraina: Ia lobby di Putin per il Southstream dietro all'esplosione del gasdotto

Tanti i segnali a sostegno della tesi dell'attentato russo per presentare Kyiv agli occhi dell'Europa come partner inaffidabile Il Presidente russo, Vladimir Putin, ci ha provato con le pressione politiche, poi con gli sconti sul prezzo del gas ai Paesi amici, fino ad arrivare all'aggressione militare in Crimea ed Ucraina dell'Est. Ora, sembra essere arrivato persino agli atti di terrorismo.Nella giornata di martedì, 17 Giugno, nella Regione di Poltava, nell'Ucraina centro-orientale, una forte esplosione ha interessato il gasdotto Urengoy-Pomary-Uzhhorod: la principale infrastruttura attraverso la quale il gas russo è veicolato in Europa lungo il territorio ucraino, per una quantità annuale di 32 Miliardi di metri cubi.Pronta è stata la risposta della compagna nazionale ucraina Naftohaz, che in seguito all'incidente ha subito ripristinato il transito del gas russo verso il territorio europeo attraverso gasdotti alternativi.Oltre al danno infrastrutturale, a destare preoccupazione è sopratutto la motivazione che ha portato allo scoppio del gasdotto, che secondo il Premier ucraino, Arseniy Yatsenyuk, e il Ministro degli Interni, Arsen Avakov, sarebbe di origine dolosa.

Nello specifico, Yatsenyuk ed Avakov hanno dichiarato che la Russia ha pianificato l'esplosione dell'Urengoy-Pomary-Uzhhorod per presentare l'Ucraina, agli occhi dell'Europa, come Paese di transito inaffidabile.Lo scoppio dell'Urengoy-Pomary-Uzhhorod arriva infatti a pochi giorni dal congelamento della realizzazione in Bulgaria del Southstream: un gasdotto progettato dalla Russia per inviare 63 Miliardi di Metri Cubi di gas russo supplementare in Europa, bypassando l'Ucraina.Il Southstream, concepito attraverso il Fondale del Mar Nero, Bulgaria, Serbia, Ungheria, Slovenia ed Austria, ha anche lo scopo di incrementare la quantità di gas russo esportato in Europa e, così, aumentare la dipendenza dei Paesi UE dalle forniture di gas della Russia.Per questa ragione, la Commissione Europea ha congelato la realizzazione del Southstream in Bulgaria, questionando la mancata congruenza del gasdotto russo con i regolamenti UE in materia di trasparenza e libera concorrenza.Il Consiglio contro la Commissione sul gasdotto russo in UE. Nonostante la posizione ferma e risoluta della Commissione, il Consiglio Europeo potrebbe prendere una posizione differente sull'argomento.Come riportato da Euractiv, il Consiglio Europeo ha predisposto una bozza di Documento da sottoporre all'approvazione dei Paesi membri, nella quale l'UE sosterrebbe la realizzazione di gasdotti costruiti da Paesi terzi, proprio come il Southstream.Oltre al sostegno al Southstream -un'infrastruttura che de facto annichilisce il tentativo messo a punto dall'Unione Europea di diversificare le forniture di gas per incrementare la sicurezza nazionale dei Paesi membri- l'esplosione dell'Urengoy-Pomary-Uzhhorod potrebbe essere legata anche alla nuova politica energetica dell'Ucraina.

Il Premier Yatsenyuk, assieme al Capo di Naftohaz, Andriy Kobolev, ha infatti dichiarato l'intenzione di rafforzare i legami con le compagnie energetiche dei Paesi UE per l'acquisto di gas russo dalla Germania a basso costo.Il carburante russo, che Kyiv già riceve in piccole quantità da ovest dalla compagnia tedesca RWE, verrebbe veicolato in Ucraina dalla Germania attraverso l'uso invertito dei gasdotti di Polonia, Ungheria e Slovacchia.

Matteo Cazzulani,Analista Politico dell'Europa Centro-Orientale Twitter @MatteoCazzulani

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