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Ugo Mattei a Cremona per discutere su Beni Comuni e modelli alternativi di sviluppo sostenibile

| Scritto da Redazione
Ugo Mattei a Cremona per discutere su Beni Comuni e modelli alternativi di sviluppo sostenibile

E' possibile accettare oggi la sfida che ci invita ad immaginare un mondo in cui i Beni Comuni siano un diritto tutelato della vita dei cittadini e centrali nelle politiche sociali del nostro Paese?
Ugo Mattei, docente di diritto all'Università di Torino e di diritto internazionale e comparato all'Università della California, ospite martedì 4 ottobre della rassegna "Ragionare Stanca" organizzata da LUCI- Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa e dalla Libreria del Convegno, è convinto che ciò sia possibile. Bisogna accettare la sfida della sostenibilità promuovendo modelli alternativi di sviluppo. Bisogna abbandonare le teorie e le programmazioni di crescita di matrice tecnocratica ed economicista e rimettere al centro del discorso politico la vita reale dei cittadini.


I Beni Comuni rappresentano, come ben dimostrato dalla campagna referendaria sull'acqua pubblica, la risposta concreta da cui iniziare una profonda riflessione sulla possibilità di intraprendere strategie diverse dalle anacronistiche posizioni legate alla corsa alle privatizzazioni e alla liberalizzazione prive di strategie di lungo periodo. In modo chiaro ed esaustivo Mattei nella conferenza cremonese (e nei suoi saggi Beni Comuni, Editori Laterza 2011 e L'Acqua ed i Beni Comuni, ed Manifestolibri 2011), ha dimostrato che i movimenti nati attorno al tema dell'acqua hanno lanciato un segno inequivocabile alla classe dirigente: non si può e non si deve consegnare ai partiti o al mercato la delega esclusiva sulle politiche dei Beni Comuni.

La crisi globale conferma che il modello occidentale di sviluppo di matrice USA, basato sul consumo e sul debito è ormai insostenibile e le criticità sono sempre più evidenti. La consapevolezza da parte dei ricercatori del diritto e dell'economia ha aperto un dibattito internazionale di cui Mattei ci ha dato uno spaccato vivo, che ha radici anche nel trattato di Lisbona del 2011 adottato dall'Unione Europea e sulla proposta di Legge Rodotà che giace in Senato, ma i cui principi sono stati comunque ispiratori vincenti nel referendum.

Tuttavia non sono solo i grandi sistemi a dover collaborare all'inversione culturale ma principalmente, in quell'ottica di concretezza che rende possibili le utopie, i cittadini con piccoli cambiamenti nella quotidianità. LUCI ha rilanciato in questa occasione la difesa dell'acqua pubblica ed il valore dell'acqua da bere dal rubinetto proiettando "Dire acqua pubblica" un video autoprodotto come contributo alla qualità dell'ambiente e della salute.

Mattei ha parlato a lungo ed in modo appassionato del tema dei Beni Comuni come la gestione dell'acqua e dei rifiuti, del trasporto pubblico, della cultura e istruzione e delle relazioni sociali portando all'attenzione del pubblico che gremiva la sala la stretta relazione che lega questi aspetti della quotidianità dei cittadini. Il gruppo LUCI e la Libreria del Convegno si dichiarano soddisfatti per la partecipazione dei cittadini e si augurano che questi argomenti di stringente attualità ed importanza trovino sempre più spazio, anche nella fitta agenda degli amministratori che, come sempre, hanno brillato per la propria assenza.

Il prossimo appuntamento della rassegna Ragionare Stanca è fissato per il 18 Ottobre 2011 alle ore 18 presso Spazio Comune con Luca Martinelli su "le conseguenze del cemento", un ulteriore approfondimento sulle complesse questioni della sostenibilità e sul consumo del territorio.

LUCI - Laboratorio Urbano di Civica Iniziativa http://www.lucicremona.it/

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