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Uisp e CECILE KYENGE, HANNO PREMIATO A ROMA I LIBERI NANTES

| Scritto da Redazione
Uisp e  CECILE KYENGE, HANNO PREMIATO A ROMA I LIBERI NANTES

LA UISP E IL MINISTRO PER L'INTEGRAZIONE, CECILE KYENGE, HANNO PREMIATO A ROMA I LIBERI NANTES CON LA COPPA INVISIBILI DEI MONDIALI ANTIRAZZISTI

Apriamo questo numero di Uispress con la solidarietà e la vicinanza dell'Uisp nei confronti della ministro per l’Integrazione, Cécile Kyenge, oggetto di inqualificabili frasi shock da parte di una consigliere di quartiere della Lega Nord a Padova. "E' istigazione alla violenza, è un reato contro le donne, è un insulto alla convivenza civile - dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp - la ministro Kyenge è protagonista di una campagna senza eguali in Italia, per i diritti delle persone migranti e contro il razzismo. Grazie a lei il nostro paese può dirsi più civile. Cécile Kyenge è come il numero 10 in una squadra di calcio, insostituibile. L'Uisp le è vicina, allo stesso modo in cui lei ha dimostrato in questi giorni di essere vicina all'Uisp e ai nostri valori di integrazione attraverso lo sport".

Martedì 11 giugno, la ministro Kyenge e l'Uisp sono stati protagonisti di una giornata importante per lo sport contro tutte le discriminazioni, con la consegna della Coppa Invisibili ai Liberi Nantes e la presentazione dei Mondiali Antirazzisti 2013. Raccontiamo la giornata attraverso questo articolo di Marzio Cencioni sull'Unità di mercoledì:

La rosa è composta da 26 giocatori di 13 nazionalità diverse. Non è l’Inter, sono i Liberi Nantes, squadra di calcio nata a Roma nel 2007 con l’obiettivo di promuovere il diritto allo sport tra i cosiddetti migranti forzati, ovvero profughi e richiedenti asilo. Il pallone, a volte, fa miracoli. Fabrice ne sa qualcosa, attraverso lo sport ha trovato lavoro ed oggi collabora con gli educatori della scuola Di Donato, a piazza Vittorio. Lui, di origini centroafricane, spiega ai ragazzini di tutto il mondo che il calcio può essere comprensione reciproca, rispetto e sorriso. Fabrice è il capitano della squadra, quello che ieri in piazza Montecitorio ha sollevato al cielo la Coppa ricevuta dalle mani della ministro all’Integrazione, Cécile Kyenge. Si trattava della Coppa Invisibili che l’Uisp assegna alla squadra a cui è stato negato un diritto. Quest’anno la consegna è stata anticipata di tre settimane visto che i Mondiali Antirizzasti si terranno dal 3 al 7 luglio a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Ma ne valeva la pena. I Liberi Nantes hanno partecipato al torneo di calcio di terza categoria, sono arrivati secondi con 61 punti ma non hanno vinto niente perché hanno partecipato ‘fuori classifica’. “Nonostante il ruolo positivo che ha svolto la Figc, che ha accordato loro la possibilità di giocare nel torneo, c’è qualcosa che non va – dice Carlo Balestri, responsabile dei Mondiali Antirazzisti – l’Uisp chiede che questa positiva eccezione possa diventare presto un diritto”.
Ci sono poi i diritti civili, quelli fuori dal campo. Anche in questo caso lo sport può giocare un ruolo positivo. Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp, è esplicito: "I confini del diritto allo sport in Italia vanno estesi alle cosiddette seconde generazioni, alle persone migranti in regola che risiedono nel nostro Paese e ai migranti forzati. Per il livello amatoriale, chiediamo che vengano trovate modalità di partecipazione che possano consentire a tutti gli sportivi di essere coinvolti con pari dignità e in maniera visibile".
"Le regole si possono cambiare, noi vorremmo non essere l'unica realtà in Italia", ha affermato la presidente della squadra, Daniela Conti. In questo, lo sport può essere precursone dei tempi, "spesso anticipa i problemi sociali ma allo stesso tempo può facilitarne la soluzione", ha aggiunto il deputato del Pd, Filippo Fossati, seguito dal collega Khalid Chaouki, convinto che "l'Italia debba sbloccare talenti ed energie di cui ha bisogno", invece di "negarsi l'opportunità" che questi rappresentano.
“Lo sport è uno strumento fondamentale per diffondere la cultura della convivenza – dice la ministro Kyenge mentre premia i Liberi Nantes - Il gioco ci può aiutare, quando non guarda all'origine delle persone ma riconosce il merito, le competenze e le capacità cementando le amicizie e diffondendo valori positivi. Noi dobbiamo lavorare molto su questo aspetto se vogliamo ottenere il diritto alla cittadinanza". Fabrice ascolta, riceve la Coppa, la bacia e la solleva insieme ai suoi compagni come fosse la Rimet. Questa Coppa Invisibili è dedicata a chi chiede di non nascondersi più.

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