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Versi e rime sul cibo nella poesia di Cremona, tre appuntamenti

Organizza ASPIM - Associazione di Servizi alla Persona e all’Impresa, nell’ambito delle iniziative verso Expo 2015

| Scritto da Redazione
Versi e rime sul cibo nella poesia di Cremona, tre appuntamenti

Versi e rime sul cibo nella poesia in dialetto cremonese: questo il titolo della rassegna, organizzata da ASPIM, a cura di Agostino Melega, che si svilupperà a Cremona l’11 e il 25 febbraio, e l’11 marzo.

Vita e cibo formano un binomio indissolubile, un asse che sostanzia il cammino dell’uomo. Potremmo anche dire che la vita è cibo e che il cibo è vita. I due termini possono reciprocamente prendersi per mano nell’articolazione della frase, proponendosi ora come il soggetto e ora come l’oggetto dell’espressione stessa. Ciò che non cambia è il processo che permette all’umanità di vivere e di prosperare. A fronte di questo dato di realtà, i segni culturali del rapporto fra cibo e vita sono stati proiettati, lungo i secoli, nel contesto della bellezza artistica, attraverso l’arte pittorica, l’arte musiva, l’arte poetica, senza porre nel dimenticatoio l’arte gastronomica, dove la bellezza s’è andata a coniugare con la bontà dei sapori.

Nell’evidenziare la bellezza estetica del cibo, in chiave pluridisciplinare, ci preme ora sottolineare come tale aspetto estetico e artistico sia stato interpretato pure dai poeti del vernacolo cremonese, i quali non hanno potuto fare a meno, nel corso dell’ultimo secolo e mezzo, d’intingere la loro penna fra le squisitezze del cibo, cantando i sapori della tavola, nel mosaico dell’alimentazione popolare e borghese della città del Torrazzo.

Le serate hanno lo scopo di rivisitare tre poeti che hanno caratterizzato la nascita e lo sviluppo del dialetto d’arte a Cremona, vale a dire Melchiorre Bellini (1841-1917), Giovanni Lonati (1852-1920) e Alfredo Pernice (1871-1944); tre poeti che hanno lasciato segni incisivi del binomio di reciprocità fra vita e cibo e fra cibo e vita. Da qui un trittico d’appuntamenti, in cui verranno ricordati gli autori citati e la “suggestione gastronomica” delle loro poesie. Gli appuntamenti si terranno presso la Sala Riunioni dell’ASPIM, a Cremona, in Via Dante, 57 (alle ore 17:30). Mercoledì 11 febbraio si parlerà di Melchiorre Bellini e la pulèenta sùurda di fine Ottocento, mercoledì 25 febbraio ci si concentrerà su Giovanni Lonati e i bòon bucòon del primo Novecento, mercoledì 11 marzo il trittico si chiuderà con Alfredo Pernice e la rüsümàada degli anni Venti del secolo scorso. La pulèenta sùurda è la polenta senza companatico; i bòon bucòon sono succulenti bocconi; la rüsümàada sono le uova sbattute con zucchero. I tre appuntamenti sono a ingresso libero.

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