In questi mesi la Lega ci ha abituati a dire tutto e il suo contrario: esattamente un anno fa sostiene in Consiglio Provinciale la proposta di una gestione interamente pubblica del servizio idrico, tre mesi dopo, con il cambio dei suoi vertici, si accoda alla volontà di Salini per l’ingresso dei privati, oggi invece ritorna a invocare il modello “in house”. Nel corso di questi mesi nulla ha detto sulle pesanti forzature messe in atto dal cda dell’Azienda Speciale a danno dei sindaci del territorio.
Ora, in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, questo silenzio viene interrotto, la Lega si risveglia da un lungo letargo e si accorge che le cose non vanno. Solo adesso, a fronte di una giunta ormai distaccata e dimissionaria, pretende di cancellare anni di subalternità alle scelte del Presidente della Provincia.
La delibera dell’Ato che soltanto oggi la Lega mette in discussione, risale all' 11 ottobre 2012 e dopo ben un mese e mezzo improvvisa una mozione nella quale chiede, con grave ritardo, di rivedere quella scelta senza tuttavia mettere in discussione il modello di società mista.
Il PD voterà sempre per mantenere interamente pubblica la gestione dell’acqua, per questo abbiamo votato contro l’attuale proposta della Lega, perché nella sua formulazione resta ancora aperta la logica della privatizzazione, se la Lega ora ha ribaltato la sua posizione presenti, come ha annunciato in consiglio, una richiesta pienamente coerente all’esito referendario, noi ci saremo nella piena consapevolezza che la sua indignazione è comunque frutto di un semplice istinto di sopravvivenza e di una resa dei conti all'interno di un centrodestra ormai in frantumi.
Andrea Virgilio
(capogruppo PD in consiglio provinciale)