Sabato, 04 maggio 2024 - ore 15.48

Spino d’Adda (Cremona), Martinenghi: ‘Nostro bilancio più sano di quello ereditato’

Ecco quanto emerge dalla discussione del conto consuntivo

| Scritto da Redazione
Spino d’Adda (Cremona), Martinenghi: ‘Nostro bilancio più sano di quello ereditato’

Durante la discussione del conto consuntivo, l’Assessore al Bilancio di Spino d’Adda Luca Martinenghi ha fatto il quadro del bilancio 2015 con le entrate tributarie pari a 7 milioni 960 mila € e con 8 milioni 90 mila € di spesa. «Si tratta di un bilancio nato ben strutturato, che non ha avuto variazioni escluso l’assestamento e che ha retto senza prelievi dal fondo di riserva», ha detto Martinenghi. «Soddisfa tutti gli equilibri, per primo il patto di stabilità, e si dimostra essere il bilancio di un comune virtuoso. Si tratta di un bilancio in equilibrio, che ha saputo tradurre scelte importanti in linea politica. Il Comune è stato pensato e in parte trattato come in azienda. Consegniamo un bilancio più sano di quello che abbiamo ereditato, senza debiti fuori bilancio, con molti meno mutui e con qualche tariffa ridotta. Un bilancio in pareggio da ente virtuoso. Abbiamo affrontato in modo positivo tutto quello che è cambiato. Il bilancio del Comune di Spino è più forte, più sano, il che va a favore di tutti i cittadini. Si è poi mostrato dove abbiamo lavorato per arrivare a questi risultati. L’indennità annua del sindaco è passata da 33.470 € a 27.300 €, i rimborsi da 1.876 € a zero, le spese di trasferta da 1.200 € a zero, i gettoni di presenza dei consiglieri da 1.500 € a zero, le spese di rappresentanza da 1.815 a 200 euro, quelle del presidente del consiglio da 3.380 € a zero. Nel 2010, i mutui residui erano pari a 2.604.476 € e la spesa per il personale 835 dipendenti) di 1.238.743 €; nel 2015, con 30 dipendenti, “si danno gli stessi servizi” e i mutui residui sono di 1.774.571 € con una spesa del personale di 1.062.830 €».

«Tra i modi in cui migliorare c’è la riduzione dei residui attivi (per rendere il bilancio più reale) e fare il fondo cassa (ora ci sono 30 mila €, nel 2010 zero)», aggiunge Martinenghi. «Il Comune inoltre non ha debiti fuori bilancio (ma l’Amministrazione in carica ne ha trovato uno da oltre 80 mila euro al momento dell’insediamento). I trasferimenti statali sono passati da 996.497,43 € del 2010 a 37.276,64 € del 2015. Le entrate tributarie nel 2011 pesavano sulla popolazione per 267,17 €, e nel 2015 per 381,16 €, ma la pressione delle entrate proprie rapportate sulla popolazione era nel 2011 di 656,60 € e oggi di 594,22 €, questo vuol dire che la pressione complessiva è leggermente diminuita. Gli indici di indebitamento sono passati dal 52% al 42%, con un minore indebitamento pro capite. Abbiamo poi una maggiore risorsa gestita per dipendente, passando da 82 mila € a 92 mila €, con una buona ridistribuzione del carico della gestione. Ma i trasferimenti pro capite sono crollati», conclude l’Assessore al Bilancio.

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