Martedì, 14 maggio 2024 - ore 03.32

A 50 anni dall’alluvione del 1966, a Firenze il raduno degli Angeli del fango

Sono tanti gli eventi previsti dal 2 al 6 novembre accanto al raduno: dal vertice dei sindaci delle grandi città di fiume all’analisi del rischio idrogeologico regione per regione, con la presentazione del piano nazionale di opere e interventi del governo con Italia Sicura, alla giornata nazionale del volontariato di protezione civile.

| Scritto da Redazione
A 50 anni dall’alluvione del 1966, a Firenze il raduno degli Angeli del fango

Comune di Firenze, Regione Toscana, Protezione Civile, Italia Sicura e Comitato Firenze 2016 organizzano il Raduno internazionale degli Angeli del Fango, che si svolgerà nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio in occasione del 50° anniversario dell’alluvione di Firenze (4 novembre 1966-4 novembre 2016).

Sono tanti gli eventi previsti dal 2 al 6 novembre accanto al raduno: dal vertice dei sindaci delle grandi città di fiume all’analisi del rischio idrogeologico regione per regione, con la presentazione del piano nazionale di opere e interventi del governo con Italia Sicura, alla giornata nazionale del volontariato di protezione civile.

«Gli Angeli del Fango hanno regalato 50 anni fa una straordinaria lezione di partecipazione civile. Giovani di tutto il mondo si sono mobilitati per recuperare un patrimonio comune di tante opere d’arte di valore storico e sociale incalcolabile», ha affermato nel suo intervento la vicepresidente della Regione Monica Barni. «È importante ricordarlo, soprattutto oggi in una società che sembra caratterizzarsi solo per particolarismo ed individualismo. La Toscana ha una tradizione secolare nel volontariato che continua ancora oggi con caratteri propri di civismo, e di riconoscimento della finalità collettiva di quanto forma il patrimonio comune».





Volontari mettono in sicurezza i dipinti agli Uffizi (foto CC0)

«La straordinaria partecipazione di quei giovani alla salvaguardia di tanti beni culturali, in occasione dell’alluvione ’66, aprì un nuovo capitolo nella storia del volontariato, riconoscendo al contempo alla Toscana il messaggio di universalità del suo patrimonio. Oggi va riconosciuta al volontariato una presenza più forte ed organizzata, anche nei rapporti con le istituzioni; e questo si traduce in cittadini ed istituzioni più attenti alla tutela e alla prevenzione dei nostri territori. Ne offre testimonianza il sito che il comitato ha voluto dedicare all’evento, toscana.firenze2016.it; un luogo sul web per ricordare, ma anche di continuità perché proseguirà nel tempo a essere punto di riferimento e riflessione sulla prevenzione di futuri eventi calamitosi, migliori prassi per la protezione delle persone, dei beni culturali, economici e ambientali».

(aise)

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