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A Sochi per i diritti

| Scritto da Redazione
A Sochi per i diritti

Roma, 3 febbraio 2014. Alla vigilia dei Giochi olimpici di Sochi, in Russia, l’ Uisp - Unione Italiana Sport Per tutti, con l’adesione del Forum del Terzo settore, lancia questo appello all’opinione pubblica, al governo italiano, al Parlamento, alle istituzioni locali, al Coni e al Cio, alle associazioni, alle forze sociali e sindacali. I Grandi Eventi Sportivi devono essere una sana occasione di sport, di competizione sportiva leale, ma anche di promozione e affermazione dei diritti, per gli sportivi, i cittadini, gli uomini e le donne dei paesi che organizzano e partecipano ai Giochi. I Grandi Eventi Sportivi possono essere una grande occasione per diffondere una cultura dei Diritti. Per questo diciamo “A Sochi Per i Diritti”, per chiedere che in Russia, così come in altri Paesi, siano affermati i diritti civili e contrastate leggi discriminatorie nei confronti delle donne, degli immigrati, dei disabili, di persone di diverso orientamento religioso. In particolare chiediamo che siano riconosciuti i diritti LGBT, superando leggi omofobe e discriminanti nei confronti degli omosessuali. Chiediamo che anche l’Italia dia segnali diplomatici visibili e significativi, che mettano al centro il tema dei diritti. Così come ha fatto il Presidente degli Stati Uniti d’America, che ha chiesto a Billy Jane King, grande ex atleta dichiaratamente lesbica, impegnata sul terreno dei diritti LGBT, di rappresentare gli Usa nella sfilata di apertura dei Giochi. Le Olimpiadi devono essere una occasione per riaffermare il ruolo dello sport a difesa dei diritti di tutte e di tutti, partendo dai principi fondamentali della Carta olimpica Chiediamo un impegno chiaro al nostro governo affinchè i Giochi Olimpici invernali di Sochi siano l’occasione, anche in Italia, per il riconoscimento dei diritti delle persone LGBT e per superare politiche discriminatorie nei confronti degli omosessuali. L’Uisp – Unione Italiana Sport Per tutti, una delle più grandi e storiche associazioni sportive europee, è da sempre impegnata sul fronte dei diritti e delle pari opportunità, contro ogni forma di discriminazione, violenza e razzismo. Ogni giorno nelle strade, negli impianti sportivi, nelle nostre attività mettiamo al centro l’individuo, la persona con le sue specificità e la sua unicità. La storia dell’Uisp è caratterizzata da innumerevoli, azioni, progetti , documenti che hanno contribuito alle Pari Opportunità in ambito sportivo e non solo, alla lotta alle discriminazioni e alla violenza, per contribuire a diffondere uno sport accogliente, sostenibile, attento alle differenze. Ne è un esempio La Carta Europea dei Diritti delle Donne nello sport. Siamo convinti che questa attenzione possa essere sollecitata con particolare slancio anche in occasione dei grandi eventi sportivi, che costituiscono una grande occasione per la promozione dello sport e dell’attività motoria. Inoltre rappresentano una formidabile occasione per la promozione di messaggi sociali positivi : le Olimpiadi, i Mondiali di Calcio ed altri importanti eventi offrono un grande scenario di visibilità internazionale e sempre più registrano un importante spazio di monitoraggio della società civile, per rendere sostenibile il loro impatto sociale ed ambientale nei Paesi che li ospitano. I Grandi Eventi Sportivi devono essere una sana occasione di sport, di competizione sportiva leale, ma anche di promozione e affermazione dei diritti, per gli sportivi, i cittadini, gli uomini e le donne dei paesi che organizzano e partecipano ai Giochi. I Grandi Eventi Sportivi possono essere una grande occasione per diffondere una cultura dei Diritti. Occorre la collaborazione delle realtà sociali coinvolte per svolgere un’azione di controllo affinché siano occasione positiva di crescita, per il rilancio della sensibilizzazione dell’opinione pubblica, del mondo dello sport, delle amministrazioni e istituzioni coinvolte nella costruzione di tali eventi. Pensiamo alla riqualificazione degli spazi, alla sostenibilità ambientale, al rispetto dei Diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. Occorre fare la nostra parte affinché l’impatto sociale sia gentile e a favore delle popolazioni che vedranno sul loro territorio la realizzazione delle manifestazioni. Un esempio positivo è rappresentato dai Mondiali del 2010 in Sud Africa, in preparazione dei quali, grazie alla mobilitazione sia della società civile dell’Africa Australe, sia di diversi soggetti e associazioni internazionali, tra cui l’Uisp, è stata promosso una campagna per combattere il fenomeno della tratta di donne e di minori in particolare ai fini dello sfruttamento forzata della prostituzione. Un fenomeno che purtroppo accompagna spesso le grandi manifestazioni. L’anno che abbiamo davanti, il 2014, è caratterizzato da diversi Grandi Eventi Sportivi, dai Giochi Olimpici Invernali di Sochi ai Campionati del mondo di Calcio del Brasile, eventi che costituiscono un incredibile impatto sociale ed ambientale in questi Paesi. La Uisp vuole portare la propria voce anche in questi grandi momenti di sport, per chiedere che tutte le istituzioni colgano l’occasione per mettere al centro dell’iniziativa diplomatica il tema dei Diritti di tutti e di tutte. Per questo diciamo “A Sochi Per i Diritti”, per chiedere che in Russia siano contrastate alcune politiche discriminanti. In particolare chiediamo che siano riconosciuti i diritti LGBT, superando leggi omofobe e discriminanti nei confronti degli omosessuali. Crediamo che siano importanti alcune scelte diplomatiche come quella del Presidente degli Stati Uniti d’America di mandare alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi , Billy Jane King grande ex atleta dichiaratamente lesbica, da sempre impegnata per il riconoscimento dei diritti delle comunità LGBT. Crediamo che anche l’Italia debba dare un segnale diplomatico importante, che metta al centro il tema dei diritti. Questa deve essere l’occasione per rilanciare anche nel nostro Paese una iniziativa comune per il riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali. Le Olimpiadi di Sochi, così come i grandi Eventi, devono essere una occasione perché siano superate le politiche discriminanti nei confronti delle donne, degli omosessuali, delle persone disabili, degli immigrati, delle persone di diverso orientamento politico e religioso.

Aderisci alla Campagna “ A Sochi per i Diritti” Informazioni su www.uisp.it

2014-02-05

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