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Acqua.aumento delle tariffe fuori luogo | UDC

| Scritto da Redazione
Acqua.aumento delle tariffe fuori luogo | UDC

Servizio idrico intergrato: un aumento della tariffa fuori luogo e una concreta proposta sulla gestione.
Quello che è successo nella Conferenza dei Sindaci dell’altro giorno ha del surreale: un aumento della tariffa dell’acqua con effetto retroattivo, conseguenza delle disposizioni dell’Authority dell’Energia e del Gas, approvata a maggioranza e una proposta concreta per superare l’impasse in cui si trova l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato fatta dal Presidente del CdA dell’Ufficio d’ambito Pietro Denti caduta pressoché nel vuoto. – dichiara il Segretario provinciale dell’UDC Giuseppe Trespidi – Il primo appuntamento che i Sindaci hanno avuto dopo le accese discussioni dello scorso anno non ha lasciato margini discrezionali riguardo alla tariffa da applicare: o si applica la formula dell’authority o si incorre in una penale del 10% che sarebbe ricaduta sulle società di gestione. Per fortuna ha prevalso il buon senso dei Sindaci che a maggioranza hanno, obtorto collo, accettato l’aut aut dell’authority con l’impegno di intervenire sulle società di gestione, di cui i Sindaci sono soci con potere di intervento, per evitare questo aumento retroattivo. Non sono da giustificare e neppure sono da comprendere le motivazioni dei diversi Sindaci che hanno votato contro la delibera oppure si sono astenuti.
L’UDC valuta positivamente – continua Trespidi – l’apertura fatta dal Presidente dell’Ufficio d’ambito Gianpietro Denti che ha proposto un percorso credibile per arrivare all’affidamento in gestione diretta (in house providing) del servizio idrico integrato ad una Società pubblica con quote azionarie interamente detenute dai Comuni. È senz’altro un’occasione che non va perduta soprattutto da coloro che l’hanno teorizzata e sostenuta in questi anni. Un’altra proposta concreta, sempre fatta da Denti, – conclude Trespidi – riguarda gli interventi che i Comuni devono ma non possono fare per effetto del Patto di stabilità su fognature e depuratori. Si tratta di quantificare tali interventi e indire una gara pubblica per la loro realizzazione. I finanziamenti e i mutui che si rendono necessari per la loro realizzazione farebbero capo all’Ufficio d’ambito anziché ai Comuni. Credo che si possa affermare che finalmente qualcosa si muove nella direzione auspicata.
 
Cremona 20 aprile 2013
 
Giuseppe Trespidi
Segretario Provinciale UDC Cremona
Cell. 335/8306343 - E-mail g.trespidi@gmail.com

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