Domenica, 19 maggio 2024 - ore 08.36

Ancora sull'inceneritore Era ovvio che rimanesse acceso fino al 2024 di Elia Sciacca (Cremona)

Sorge spontanea una domanda a cui attendo risposte, siamo sicuri che gli amministratori abbiamo agito per il bene dei condomini? Oppure come si vocifera da più parti abbiano tutelato interessi di natura diversa?

| Scritto da Redazione
Ancora sull'inceneritore Era ovvio che rimanesse acceso fino al 2024 di Elia Sciacca (Cremona)

Egregio direttore, come volevasi dimostrare si sta avverando ciò che scrissi l’anno scorso sul suo quotidiano: affermai che l’inceneritore di Cremona sarebbe rimasto in servizio per almeno altri 10 anni e infatti il ministro Galletti rispondendo a un’interrogazione del parlamentare Bordo ha confermato che l’inceneritore di Cremona resterà in servizio sino almeno al 2024, pertanto sebbene la Regione Lombardia e il Comune di Cremona ne chiedono la chiusura, presumo che alla fine la spunterà il governo. Giova ricordare ai lettori quello che successe il 18 giugno 1994: su iniziativa del sottoscritto, di Melega e di Poli, scomparso prematuramente anni fa, dopo aver raccolto oltre 5000 firme in due mesi circa di banchetti, 35.828 cremonesi si recarono alle urne, pari al 55,8% degli aventi diritto. Il risultato fu inequivocabile, il 58% dei votanti disse «sì» all’abrogazione della delibera comunale riguardante la localizzazione dell’inceneritore. Ma nonostante ciò in spregio alla volontà popolare, si costruì egualmente l’inceneritore seguito anni dopo dalla costruzione di un altro inceneritore. (...) Alle successive votazioni coloro che persero il referendum vinsero le elezioni alla grande: siamo proprio un popolo opportunista che non vuole perdere i propri privilegi vedi le migliaia di assunti tra Comune, Provincia, Asl, Prefettura, partecipate, ecc... che non hanno nessun interesse a mettersi di traverso a chi gli ha procurato un posto di lavoro garantito a vita. E sebbene sia risaputo da oltre 30 anni che gli inceneritori (pardon, termovalorizzatori) sono tra le tecnologie più inquinanti esistenti, al mondo in quanto emettono, molteplici sostanze cancerogene vedi diossine, furani, Pm 2,5 e Pm 0,1 micron che nessun filtro è in grado di trattenere a Cremona, le partecipate sembrano non tenere in dovuto conto i danni alla salute il loro scopo precipuo è incassare incentivi dallo stato e produrre calore per il teleriscaldamento a costi per il cliente molto superiori alle altre tecnologie disponibili, ma che nonostante ciò stranamente in questi anni i lavori per portare il teleriscaldamento ai vari condomini è aumentato, mi piacerebbe che il sindaco rendesse pubblico il dato di quanti amministratori di condominio (...) abbiano convinto i condomini ad allacciarsi al teleriscaldamento che io nella mia relazione tecnica del 2012 consegnata alla stampa definii ‘colabrodo energetici’. Sorge spontanea una domanda a cui attendo risposte, siamo sicuri che gli amministratori abbiamo agito per il bene dei condomini? Oppure come si vocifera da più parti abbiano tutelato interessi di natura diversa? 

Elia Sciacca (Cremona)

 

 

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