Aria Calda d’estate sopra le nostre teste e Bunga Bunga di Metano sotto i nostri c(…)alli
anche nel sottosuolo di Bordolano (e di altri 15 Comuni), di Romanengo (e di
altri sei Comuni), di Sergnano (e di altri 17 Comuni)
Lo stoccaggio di metano è: “attività a rischio di incidente rilevante con obbligo
di Piano di Emergenza Esterna” (Delibera Giunta Regione Lombardia n. 9604
del 11 giugno 2009): perché lo stoccaggio viene fatto nelle zone sismiche del
cremonese, nelle aree naturali protette della Palata del Menasciutto, del Pianalto
della Melotta, del Parco Oglio Nord senza informare e chiedere il parere
preventivamente ai cittadini? Pianura Padana come il negletto Delta del Niger?
La popolazione di Bordolano, Corte de Cortesi con Cignone, Castelvisconti, Azzanello, Olmeneta,
Robecco d’Oglio, Casalbuttano, Casalmorano, Soresina, Quinzano d’Oglio, Borgo San Giacomo,
Verolavecchia, Verolanuova e Pontevico (135 kmq, 55.000 abitanti), come le altre popolazioni
delle zone dell’ alto cremonese e del cremasco, sono tenute, da anni, all’oscuro (fate personalmente
una rapida indagine per rendervene conto) dell’intensa attività sviluppata da società private per
l’attivazione di stoccaggi di gas (artificials BungaBunga) nel sottosuolo e dei relativi impianti di
superficie con fumi a 550° responsabili di notevoli condizionamenti ambientali (artificials
flatulens): non si parla delle tubazioni, ma, nel caso di Bordolano & Co., degli immagazzinamenti
sotterranei di 1miliardo200milionidimetricubi-anno di metano e di 3.000 ton-anno di metanolo.
Un gruppo di cittadini volontari ha, con notevoli sacrifici, informato in questi mesi, della futura
attivazione di uno stoccaggio particolarmente grande a Bordolano. Si è constatato pubblicamente
che nessuno sapeva nulla prima di allora. Ora le popolazioni locali dovrebbero essere informate di
una realtà che purtroppo li toccherà ancora più da vicino: una società privata vuole attivare un altro
stoccaggio di 200milioni di metricubi di metano-anno nel sottosuolo del Pianalto della Melotta di
Romanengo e dei Comuni di Soncino (distrutto dal terremoto del 12 maggio 1802), Casaletto di
Sopra, Ticengo (tutti Comuni dichiarati ufficialmente “sismici”), Salvirola, Izano e Offanengo
(con 20.700 cittadini abitanti in totale).
A Sergnano vengono stoccati 2miliardi400milioni di metricubi di metano con sovrapressione del
105% e fumi fra 200°-500° e 700°, in un’area che interessa i Comuni di Camisano, Campagnola
Cremasca, Capralba, Cremosano, Crema, Casale Cremasco, Casaletto Vaprio, Castel Gabbiano,
Offanengo, Pianengo, Quintano, Ricengo, Sergnano, Trescore Cremasco, Caravaggio, Isso, Misano
di Gera d’Adda, Mozzanica (in tutto 86 kmq e 85.000 cittadini abitanti), in località dove già si
trovano industrie a rischio di incidente rilevante...
Oltre allo stoccaggio di Ripalta Cremasca e al “Trattamento” di Ripalta Guerina…
In tutto: 43 Comuni, 350 kmq di territorio interessato ed oltre 160.000 cittadini coinvolti,
senza Piano di Emergenza per il territorio! E nei piani delle società private si prevede il
futuro stoccaggio di Piadena…
Per non essere tacciati di “terrorismo”, tecnica mediatica utilizzata per screditare qualsiasi
opposizione al “Mercato”, traggano le persone le proprie conclusioni sui seguenti punti:
• Costante inquinamento dovuto alla combustione ed agli scarichi dei compressori per almeno
VENTI - VENTICINQUE anni (durata della concessione);
•Applicazione della Direttiva Seveso (rischio di incidente rilevante - esplosione, incendio, etc - con
conseguenti adeguamenti normativi da parte dei privati cittadini in ambito edili, civile, etc.);
• Rischio di inquinamento delle falde freatiche;
•Rischio sismico e subsidenza (natural tremor & artificial tremor);
•Nessun vantaggio per la popolazione locale ma solo oneri;
•Distruzione del territorio.
Cremona, 19 luglio 2011 Coordinamento Comitati Ambientalisti Lombardia
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