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Baha'i riuniti ad Haifa

| Scritto da Redazione
Baha'i riuniti ad Haifa

In un incontro globale sono stati discussi piani per il futuro
Alti dirigenti della Fede baha’i provenienti da tutto il mondo si sono
riuniti a Haifa nel Centro Mondiale Baha’i per discutere i futuri sviluppi e
attività della comunità mondiale.
Il convegno dei Corpi continentali dei Consiglieri ha avuto inizio il 28
dicembre. Alle sessioni plenarie, proseguite fino al 1° gennaio, seguono ora
ulteriori consultazioni fra gruppi geografici.
Vi hanno partecipato 79 di 81 Consiglieri, da circa 58 paesi. La Casa
Universale di Giustizia li ha nominati per un periodo di cinque anni il 26
novembre 2010. 33 di loro sono Consiglieri per la prima volta.
Il tema principale delle consultazioni dei Consiglieri è stato descritto in
un documento della Casa Universale di Giustizia, presentato durante
l’incontro. Il messaggio fornisce una dettagliata analisi delle attività
svolte negli ultimi anni per costruire la comunità e chiare direttive per la
loro futura evoluzione.
Fra gli sviluppi illustrati c’è la crescita delle capacità di circa 350.000
persone in tutto il mondo, in seguito alla loro partecipazione a un
programma di formazione, per «sviluppare un modello di vita che si distingue
per il suo carattere devozionale».
Fra le altre  caratteristiche del processo di apprendimento attualmente in
atto in tutto il mondo nella comunità baha’i vi sono regolari classi di
educazione spirituale «per i membri più giovani della società, gruppi molto
uniti per i giovanissimi e circoli di studio per giovani e adulti». A queste
attività sta ora partecipando ben mezzo milione di persone.
Questo processo educativo, descritto dalla Casa Universale di Giustizia come
un «un potente strumento per dare alle masse dell’umanità il potere
spirituale di prendersi cura del proprio destino», contribuisce a creare un
tipo di vita comunitaria caratteristico che, a sua volta, offre un modello
per lo sviluppo spirituale, sociale e materiale della società.
L’ulteriore rafforzamento di questo processo è stato uno dei principali temi
di discussione durante l’incontro. Nel corso di sessioni di consultazione e
di conversazioni informali, i Consiglieri hanno parlato delle loro
esperienze e idee e hanno esplorato metodi per portare le attività ancora
più avanti.
Nel suo messaggio, la Casa Universale di Giustizia parla anche della
rettitudine di condotta, della spiritualità e della libertà da pregiudizi
che deve caratterizzare la vita delle persone e il loro servizio alla
società.
Queste qualità, che devono essere costantemente coltivate, accompagnate da
un profondo spirito di amore e di unità fra i partecipanti, sono requisiti
fondamentali per il successo di tutte le iniziative baha’i.
«Resta il fatto che pregiudizi di ogni tipo – di razza, classe, etnia,
genere, credo religioso – continuano a imperversare fra gli uomini», afferma
la Casa Universale di Giustizia.
Gli approcci e i metodi della comunità baha’i cercano «di costruire capacità
in ogni gruppo umano, senza considerare la classe o la provenienza
religiosa, senza curarsi di etnie o razze, senza tener conto del genere o
dello stato sociale, perché tutti possano contribuire al progresso della
civiltà».
Un altro tema di discussione del convegno è stato il rapporto fra individui,
istituzioni e comunità. La Casa Universale di Giustizia scrive: «In tutta la
storia umana, le interazioni fra questi tre elementi sono state volta per
volta caratterizzate da varie difficoltà, con l’individuo che chiede
libertà, l’istituzione che esige sottomissione e la comunità che invoca la
precedenza».
«Sta emergendo un nuovo concetto di ciascuno di essi, adatto a un’umanità
divenuta maggiorenne», dice il messaggio, che ha stimolato la consultazione
su come la cooperazione e la reciprocità possono sempre più caratterizzare i
rapporti fra questi tre elementi della società.
In una successiva lettera indirizzata ai baha’i del mondo, in data 1°
gennaio alla chiusura del convegno, la Casa Universale di Giustizia ha
scritto che la consultazione dei Consiglieri «è stata ricca di idee e
chiaramente orientata, fondata su solide basi e fiduciosa».
Dopo quasi dieci intensi giorni di studio, riflessione e consultazione i
Consiglieri ritorneranno nei loro paesi col chiaro mandato di comunicare
alle comunità baha’i locali e nazionali le idee che ne hanno tratto.
Per leggere l’articolo in inglese e vedere la foto ufficiale del Convegno si
vada a:

http://news.bahai.org/story/804

 

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