L'ira di Berlusconi che punta alle elezioni e scrive il programma
Berlusconi ha già pronta la "lenzuolata" di promesse per mimetizzare i veri scopi della sua anormale reazione.
Pretende salvarsi dai suoi reati ed esige l'ancora di salvezza dal PD, dal presidente della Repubblica e dagli elettori, ai quali propinerà le sue promesse, come l'adeguamento delle pensioni minime, argomento che riguarda milioni di elettori, ma che non potrebbe mai mantenere per mancanza di fondi.
Ma all'ex cavaliere non importa la fattibilità delle promesse, importa che gli elettori credano al martellamento mediatico che ne seguirà.
Tra le righe delle promesse inserisce le ipotesi che gli interessano, infatti i punti che prospetterà al popolo ipnotizzato sono ad intercalare:
1) abolizione sic et simplicter, e per sempre, dell'Imu;
2) sterilizzazione dell'Iva;
3) riforma della giustizia, a partire dalla responsabilità civile dei magistrati;
4) riforme istituzionali, a partire dal semipresidenzialismo,
5) rivalutazione delle pensioni, specie le minime, interventi per le imprese e i giovani disoccupati.
Tace sulla riforma della legge elettorale.
All'ex cavaliere interessano solamente i punti 3 e 4, perchè ancora cova la speranza di farsi eleggere al Quirinale, per dare all'Italia il primato mondiale dell'Occidente di un Presidente della Repubblica pregiudicato e condannato alla interdizione dai pubblici uffici, più le condanne che ancora arriveranno.
Rosario Amico Roxas
22/08/2013
