Giovedì, 25 aprile 2024 - ore 23.56

BULGARIA E SERBIA AVVIANO UNA PARTNERSHIP ENERGETICA

| Scritto da Redazione
BULGARIA E SERBIA AVVIANO UNA PARTNERSHIP ENERGETICA

Il Governo bulgaro e quello serbo unificano i gasdotti nazionali per garantire ai due Paesi balcanici la sicurezza delle forniture di gas. L'ombra della Russia dietro all'alleanza tra Sofia e Belgrado

 

Garanzia di forniture di gas per il fabbisogno interno e assicurazione delle esportazioni di carburante in Europa Centro-Occidentale sono le due motivazioni alla base del sodalizio energetico stabilito nella giornata di venerdì, 4 Gennaio, tra la Bulgaria e la Serbia.

 

Come riportato dalla Standart, il Ministro dell'Energia bulgaro, Evgenia Haritonova, ha presentato l'avvio della costruzione di un gasdotto per collegare i sistemi infrastrutturali energetici di Bulgaria e Serbia come un'iniziativa finalizzata al rafforzamento della sicurezza energetica nazionale ed europea.

 

Il Ministro Haritonova ha sottolineato come l'unificazione dei sistemi dei gasdotti con la Serbia consenta alla Bulgaria di importare gas dai siti di stoccaggio dell'Ungheria.

 

Nel contempo, Sofia si imporrà anche come il principale Paese di transito del gas russo che dalle coste della Russia meridionale sarà trasportato in Serbia, Ungheria, Slovenia, Italia e Austria attraverso il Southstream.

 

Noto anche come Gasdotto Ortodosso, il Southstream, concepito per rifornire l'Europa di 63 Miliardi di metri cubi di gas all'anno, è un progetto politico di Mosca che mira ad aumentare la dipendenza dell'Unione Europea dalle forniture di gas della Russia - che ad oggi copre il 40% del fabbisogno di gas dell'UE.

 

Nonostante l'opposizione della Commissione Europea al Southstream, il Gasdotto Ortodosso è sostenuto politicamente da Slovenia, Ungheria, Bulgaria e Serbia.

 

La presenza comune di Sofia e Belgrado nel Southstream ha così permesso ai Governi bulgaro e serbo di rafforzare la collaborazione energetica anche a livello bilaterale.

 

La Bulgaria supporta anche l'UE con la partnership con la Grecia

 

Speculare al rapporto con la Serbia è anche quello tra Bulgaria e Grecia. Come evidenziato dal Ministro Haritonova, Sofia ha anche programmato la costruzione di un gasdotto per unire il sistema infrastrutturale energetico nazionale bulgaro con quello greco.

 

Differentemente dall'accordo con la Serbia, la partnership energetica tra Bulgaria e Grecia è pienamente in linea con i principi della politica energetica varata dalla Commissione Europea.

 

Per rafforzare l'indipendenza energetica dell'Europa, ed abbassare il costo del gas per i cittadini europei, Bruxelles ha disposto la messa in comunicazione dei gasdotti dei Paesi della Comunità Energetica Europea - composta dai 27 Paesi UE più Moldova ed Ucraina.

 

La messa in comune dei sistemi infrastrutturali energetici bulgaro con quello greco permette inoltre a Sofia di importare il gas che l'UE trasporterà dal Bacino del Caspio tramite il Gasdotto Trans Anatolico - TANAP: infrastruttura progettata da Turchia e Azerbaijan per veicolare 30 miliardi di metri cubi di oro blu all'anno dalla Georgia al confine tra la penisola Anatolica e la Grecia.

 

Dalla fine della TANAP, il gas azero sarà trasportato in Austria attraverso Ungheria e Romania tramite il Nabucco: gasdotto supportato da Commissione Europea, e dai Governi austriaco, ungherese, polacco, slovacco, romeno e turco, in cui anche la Bulgaria gioca un ruolo di sostegno economico e politico.

 

Matteo Cazzulani

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